Oratorio San Giacomo Forlì
Voce narrante Mago Antonio Casanova
Conductor Paolo Olmi
Young Musicians European Orchestra
Eun Sun Kim conductor
voci recitanti di Giovanni Storti & Giacomo Poretti
Concerto per clarinetto
Mozart
solista Fabrizio Meloni
Favola in musica per voce recitante e orchestra, Op. 67
Orchestra del Teatro La Fenice
Direttore Alvise Casellati
Voce recitante Sonia Bergamasco
Illustrazioni Chiara Tronchin
Animazioni Heads Collective
nuovo allestimento Fondazione Teatro La Fenice
con il sostegno di Generali Valore Cultura
Sergei Prokofiev
Peter and the Wolf
symphonic tale for narrator and orchestra
The Narrator Sergey Bezrukov
The Mariinsky Orchestra
Conductor Ivan Stolbov
© 2016 Mariinsky Theatre
Auditorium Gaber Milano 2006
PerformingArts
Accademia delle Opere
voce recitante Angelo Branduardi
Pir?ta e ? Lopp debutta al Teatro Comunale di Cesenatico
Ivano Marescotti ci riprova al Teatro di Cesenatico nella prima di sabato 20 novembre con ?Pir?ta e ? lopp?, traduzione in romagnolo verace di ?Pierino e il Lupo? di Prokofiev rinunciando all’orchestrazione tradizionale che lo aveva accompagnato nel 2009. Questa volta al suo fianco ci sono i Quintorigo, con una versione arrangiata in chiave jazz, rock, reggae della composizione russa datata 1936. Quasi settantacinque anni portati splendidamente, che il tempo non ha minimamente scalfito per la genialit? di questa composizione creata a scopo didattico per un pubblico di bambini (e di adulti) in cui la personificazione strumentale degli animali interpreti della favola fa s? che venga focalizzato il ruolo orchestrale di ciascuno di essi. Perfino Walt Disney volle farne un cartone animato per veicolare ai bambini lo straordinario connubio linguaggio parlato ? note musicali. Nella favola sonora Pierino ? il quartetto d’archi, il Nonno ? il fagotto, il Gatto ? il clarinetto, l’Uccellino il flauto, l’Anatra l’oboe, il Lupo i tre corni e i Cacciatori i timpani e la grancassa. Premesso che Marescotti ? insuperabile nell’interpretazione del nonno romagnolo, di cui ha accentuato i caratteri e la mimica, va osservato che il contrasto del testo in dialetto con la musica arrangiata modernamente ? pi? smorzato rispetto alla versione precedente. I Quintorigo non sono nuovi a interpretare liberamente i classici. I cesenati Andrea e Gionata Costa rispettivamente al violino e l violoncello, Stefano Ricci al contrabbasso e Valentino Bianchi al sassofono e all’oboe sono quattro musicisti di formazione classica che hanno perduto di recente il cantante del gruppo Luca Sapio, qui rimpiazzato dalla voce recitante di Marescotti. Il gioco di trasformazione post-moderna della partitura ? gi? stato sperimentato con Mozart e Rossini e nella differenza resta fedele al modello originale di cui riprende il motivo attualizzato in sound post-moderno. Anche a Prokofiev sono stati applicati i principi fondanti dei Quintorigo: eclettismo, contaminazione, sperimentazione, fusione del classico con il nuovo che avanza, armonia di intenti e di risultato. Dunque la portata innovativa dello spettacolo ? tutta nella performance del collaudato gruppo musicale. Marescotti non pu? pi? spendere il fattore sorpresa con chi lo ha gi? visto all’opera in questo racconto (insuperabile la ninna nanna della Dirindind?na), ma certamente divertir? il pubblico che lo segue da sempre con affetto. Per finire a grande richiesta due bis: la ripetizione di un brano di Prokofiev per i Quintorigo suonato alla loro scoppiettante maniera e uno spaccato di umorismo romagnolo per Ivano Marescotti incentrato sulla rivalit? Ravenna ? Forl? con aneddotica connessa per finire in bellezza con la poesia di Nino Pedrotti ?E’ vec? dove l’artista si muove nell’ambito del lirismo dialettale che gli ? congeniale.
Attilia Tartagni 22.11.2010