Torna a colpire Gian Burrasca e ha le fattezze di Elio
E? andato in scena il 28, 29 e 30 novembre al Teatro Alighieri senza l?intermediazione televisiva che lo rese celebre nel 1964 Giannino Stoppani, il discolo italiano per antonomasia, materializzatosi dal libro per ragazzi ?Il giornalino di Gian Burrasca ? di Luigi Bertelli, in arte Vampa, edito nel 1907-1908. Veste i panni di Gian Burrasca l?irriverente e anticonvenzionale Elio, musicista italiano di formazione classica (? diplomato nel flauto traverso) e dalla caleidoscopica carriera, affiancato dalla band formata da Corrado Giuffredi al clarinetto, Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica, Giampaolo Bandini alla chitarra, Enrico Fagone al contrabbasso, Danilo Grassi alle percussioni. Insieme alle irresistibili bravate del nostro giovane eroe nella pi?ce vengono riproposte le canzoni scritte per lo sceneggiato televisivo del 1964 da Nino Rota che abbracciano sia temi melodici che motivetti briosi negli intelligenti arrangiamenti di Giacomo Scaramuzza che ne ha potenziato gli aspetti ritmici e dinamici senza trascurare le melodie. Elio sostiene di essersi buttato in questa avvenuta spinto dalla regista Lina Wetmuller con cui collabor? per ?Storia d?amore e di anarchia? e dal desiderio di riproporre le belle musiche originali di Nino Rota. Infatti, se le situazioni paradossali e i testi possono apparire un po? datati, la musica ? sempre attuale. Come nel 1964 la regista ha puntato su un cantante-attore per coniugare le due anime di quello che pu? definirsi l?antesignano dei musical italiani. La pi?ce propone in chiave vagamente futurista le malefatte di un ragazzino pestifero, che con le sue azioni mette in luce l?ipocrisia degli adulti in uno spettacolo sicuramente divertente che si pu? dire riuscito. Del resto Elio ? un vero ragazzaccio e i suoi compari musicisti non sono da meno, al punto di lanciarsi con i monopattini verso gli spettatori o invadere festosi la platea. Giannino ha anche il registro melodico, quello che gli fa cantare ?Sei la mamma?.?e forse in questa veste si rimpiange un po? Rita Pavone, non fosse altro perch? ? colei che ha aperto la strada a tutti gli interpreti di Giannino Stoppani a venire. Sabato mattina, dopo la recita per le scuole, Elio, la band e il direttore artistico di Ravenna Festival Angelo Nicastro hanno incontrato un pubblico formato soprattutto da giovanissimi che hanno tempestato il cantante-attore di domande preferibilmente sullo spettacolo RAI ?X Factor?, facendo emergere per? anche altre esperienze di Elio come lo spettacolo con musiche del compositore futurista Campogrande messo in scena con quello stesso gruppo musicale e l??Opera da due soldi? di Kurt Weill, nonch? il doppiaggio del cartone animato ?Terkel in Trouble.? ?Sostanzialmente?, ha detto Elio, ?non ci sono comportamenti stagni nella musica e spesso approfitto della mia notoriet? per proporre brani di musica classica che non ? affatto incomprensibile al pubblico contemporaneo n? tantomeno ai giovanissimi, a cui deve essere presentata nel modo giusto.?. Il M? Carusi, presente in sala, ? intervenuto ricordando che a Zelig ha concluso il suo numero comico suonando un brano di Scarlatti. E i programmi per il futuro? ?Portare questo spettacolo che in qualche modo rappresenta un certo mondo adolescenziale in giro per l?Italia e produrre musica insieme alle Storie Tese?, sempre ricercando la qualit?.
Attilia Tartagni 27.11.2010
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Torna a colpire Gian Burrasca e ha le fattezze di Elio
E? andato in scena il 28, 29 e 30 novembre al Teatro Alighieri senza l?intermediazione televisiva che lo rese celebre nel 1964 Giannino Stoppani, il discolo italiano per antonomasia, materializzatosi dal libro per ragazzi ?Il giornalino di Gian Burrasca ? di Luigi Bertelli, in arte Vampa, edito nel 1907-1908. Veste i panni di Gian Burrasca l?irriverente e anticonvenzionale Elio, musicista italiano di formazione classica (? diplomato nel flauto traverso) e dalla caleidoscopica carriera, affiancato dalla band formata da Corrado Giuffredi al clarinetto, Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica, Giampaolo Bandini alla chitarra, Enrico Fagone al contrabbasso, Danilo Grassi alle percussioni. Insieme alle irresistibili bravate del nostro giovane eroe nella pi?ce vengono riproposte le canzoni scritte per lo sceneggiato televisivo del 1964 da Nino Rota che abbracciano sia temi melodici che motivetti briosi negli intelligenti arrangiamenti di Giacomo Scaramuzza che ne ha potenziato gli aspetti ritmici e dinamici senza trascurare le melodie. Elio sostiene di essersi buttato in questa avvenuta spinto dalla regista Lina Wetmuller con cui collabor? per ?Storia d?amore e di anarchia? e dal desiderio di riproporre le belle musiche originali di Nino Rota. Infatti, se le situazioni paradossali e i testi possono apparire un po? datati, la musica ? sempre attuale. Come nel 1964 la regista ha puntato su un cantante-attore per coniugare le due anime di quello che pu? definirsi l?antesignano dei musical italiani. La pi?ce propone in chiave vagamente futurista le malefatte di un ragazzino pestifero, che con le sue azioni mette in luce l?ipocrisia degli adulti in uno spettacolo sicuramente divertente che si pu? dire riuscito. Del resto Elio ? un vero ragazzaccio e i suoi compari musicisti non sono da meno, al punto di lanciarsi con i monopattini verso gli spettatori o invadere festosi la platea. Giannino ha anche il registro melodico, quello che gli fa cantare ?Sei la mamma?.?e forse in questa veste si rimpiange un po? Rita Pavone, non fosse altro perch? ? colei che ha aperto la strada a tutti gli interpreti di Giannino Stoppani a venire. Sabato mattina, dopo la recita per le scuole, Elio, la band e il direttore artistico di Ravenna Festival Angelo Nicastro hanno incontrato un pubblico formato soprattutto da giovanissimi che hanno tempestato il cantante-attore di domande preferibilmente sullo spettacolo RAI ?X Factor?, facendo emergere per? anche altre esperienze di Elio come lo spettacolo con musiche del compositore futurista Campogrande messo in scena con quello stesso gruppo musicale e l??Opera da due soldi? di Kurt Weill, nonch? il doppiaggio del cartone animato ?Terkel in Trouble.? ?Sostanzialmente?, ha detto Elio, ?non ci sono comportamenti stagni nella musica e spesso approfitto della mia notoriet? per proporre brani di musica classica che non ? affatto incomprensibile al pubblico contemporaneo n? tantomeno ai giovanissimi, a cui deve essere presentata nel modo giusto.?. Il M? Carusi, presente in sala, ? intervenuto ricordando che a Zelig ha concluso il suo numero comico suonando un brano di Scarlatti. E i programmi per il futuro? ?Portare questo spettacolo che in qualche modo rappresenta un certo mondo adolescenziale in giro per l?Italia e produrre musica insieme alle Storie Tese?, sempre ricercando la qualit?.
Attilia Tartagni 27.11.2010