ROMA ? La stagione 2009/2010 del Teatro Brancaccio si apre col fischio-botto partenopeo, migliore auspicio sotto la luna calante dell?estate di San Martino. Biagio Izzo e il 10 novembre: la comicit? dello scugnizzo cresciuto e la premi?re dei volti nuovi che son sempre gli stessi. Raffaella palma di Fico vergine senza il Ronaldo pallone d?oro scaricato da buon Cristiano; Maurizio Battista con la sua comicit?? protestante. E molti altri, senza aver rigorosamente, Izzo ricorda a fine spettacolo, pagato il prezzo del biglietto. Una farsa fashion condita dall?insapore della volgarit? (eppure, perch? no, ogni tanto ci sta bene, ok il prezzo ? giusto?) frizza e annulla il sapore dell?aglio in bocca: il Teatro Costanzo dei sogni (da non confondere col ben pi? altolocato e puzzoso sotto le nari Teatro Costanzi, alias dell?Opera) scaccia gli incubi della noia del marted? vespero. Timido, affetto da una strana sindrome che gli impedisce di comunicare con le donne, Michele lo stilista, alias Michel Gripot, le ha provate tutte. Ha consultato vari manuali di autostima e si ? sottoposto a ogni possibile terapia pur di superare il grave disturbo che lo rende infelice. Circondato com?? da splendide modelle e da collaboratrici avvenenti, il suo equilibrio ? messo a dura prova continuamente per il posto che occupa nell?atelier di alta moda di cui ? titolare. La timidezza ? un?esperienza che interessa tutti, chi pi?, chi meno. Forse non ? nemmeno una patologia ma una caratteristica della personalit?, che pu? raggiungere, in certi casi, livelli inimmaginabili. Per una strana coincidenza, il protagonista della storia viene in possesso di una confezione di pastiglie prodigiose che lo fanno apparire pi? bello e sicuro di s?? Una cosa ? certa, quella pillola che frizza cambier? la vita a Michel Gripot. E anche a Izzo Carluciello, per fargli esclamare: cambiare si pu?, basta che si creda ?ca dintr?.Commedia sapientemente urlata, meno banale e berluscoide del previsto. Anche se con una puntina (-ona) di omofobia che guasta la sensibilit? dello spettatore un po? diverso. O forse ? bene accolta dal suo humour, la reazione che conta ? la sola individuale.
LA BATTUTA ? Michel Gripot a Carlo ??a zecc??, che si finge fattorino toscano: Ma dica un po?, lei di che parte della Toscana ?? Interviene Izzo ?Carluciello?: ? di Firenze Sud? Un po? pi? a sud di Firenze per?? diciamo Caserta Nord?
LA SCENA ? Biagio Izzo e il monologo dell?aglio: il piccoletto di casa che ammorba i nostri focosi t?te-?-t?te.
LA COMPAGNIA ? Porta il tuo vecchio a farsi qualche risata, iamm? bell?.
IL VINO ? Ironia della sorte ciuccia: vino Aglianico. ? il vitigno rosso pi? antico per nascita. ? anche presente in uvaggio con Piedirosso o Sangiovese. ? vino a denominazione di origine controllata se prodotto del Taburno (BN).
Federico Ligotti
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ROMA ? La stagione 2009/2010 del Teatro Brancaccio si apre col fischio-botto partenopeo, migliore auspicio sotto la luna calante dell?estate di San Martino. Biagio Izzo e il 10 novembre: la comicit? dello scugnizzo cresciuto e la premi?re dei volti nuovi che son sempre gli stessi. Raffaella palma di Fico vergine senza il Ronaldo pallone d?oro scaricato da buon Cristiano; Maurizio Battista con la sua comicit?? protestante. E molti altri, senza aver rigorosamente, Izzo ricorda a fine spettacolo, pagato il prezzo del biglietto. Una farsa fashion condita dall?insapore della volgarit? (eppure, perch? no, ogni tanto ci sta bene, ok il prezzo ? giusto?) frizza e annulla il sapore dell?aglio in bocca: il Teatro Costanzo dei sogni (da non confondere col ben pi? altolocato e puzzoso sotto le nari Teatro Costanzi, alias dell?Opera) scaccia gli incubi della noia del marted? vespero. Timido, affetto da una strana sindrome che gli impedisce di comunicare con le donne, Michele lo stilista, alias Michel Gripot, le ha provate tutte. Ha consultato vari manuali di autostima e si ? sottoposto a ogni possibile terapia pur di superare il grave disturbo che lo rende infelice. Circondato com?? da splendide modelle e da collaboratrici avvenenti, il suo equilibrio ? messo a dura prova continuamente per il posto che occupa nell?atelier di alta moda di cui ? titolare. La timidezza ? un?esperienza che interessa tutti, chi pi?, chi meno. Forse non ? nemmeno una patologia ma una caratteristica della personalit?, che pu? raggiungere, in certi casi, livelli inimmaginabili. Per una strana coincidenza, il protagonista della storia viene in possesso di una confezione di pastiglie prodigiose che lo fanno apparire pi? bello e sicuro di s?? Una cosa ? certa, quella pillola che frizza cambier? la vita a Michel Gripot. E anche a Izzo Carluciello, per fargli esclamare: cambiare si pu?, basta che si creda ?ca dintr?.Commedia sapientemente urlata, meno banale e berluscoide del previsto. Anche se con una puntina (-ona) di omofobia che guasta la sensibilit? dello spettatore un po? diverso. O forse ? bene accolta dal suo humour, la reazione che conta ? la sola individuale.
LA BATTUTA ? Michel Gripot a Carlo ??a zecc??, che si finge fattorino toscano: Ma dica un po?, lei di che parte della Toscana ?? Interviene Izzo ?Carluciello?: ? di Firenze Sud? Un po? pi? a sud di Firenze per?? diciamo Caserta Nord?
LA SCENA ? Biagio Izzo e il monologo dell?aglio: il piccoletto di casa che ammorba i nostri focosi t?te-?-t?te.
LA COMPAGNIA ? Porta il tuo vecchio a farsi qualche risata, iamm? bell?.
IL VINO ? Ironia della sorte ciuccia: vino Aglianico. ? il vitigno rosso pi? antico per nascita. ? anche presente in uvaggio con Piedirosso o Sangiovese. ? vino a denominazione di origine controllata se prodotto del Taburno (BN).
Federico Ligotti