Serra Yilmaz

Posted by on January 13, 2025

STAGIONE DI PROSA 24/25 Dal 15 al 19 gennaio 2025 MAGNIFICA PRESENZA di Ferzan Ozpetek con Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli e con Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, Fabio Zarrella regia Ferzan Ozpetek scene Luigi Ferrigno costumi Monica Gaetani luci Pasquale Mari produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione

STAGIONE DI PROSA 24/25
Dal 15 al 19 gennaio 2025
MAGNIFICA PRESENZA
di Ferzan Ozpetek

con Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli

e con Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, Fabio Zarrella

regia Ferzan Ozpetek
scene Luigi Ferrigno
costumi Monica Gaetani
luci Pasquale Mari

produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana

durata 1 ora e 30 minuti

Il quarto degli otto spettacoli della stagione di prosa dello Stignani porta la firma di Ferzan Ozpetek, che torna a teatro con l’adattamento di uno dei suoi successi cinematografici: Magnifica presenza sarà a Imola dal 15 al 19 gennaio. Nel cast la sua attrice icona Serra Yilmaz insieme a Tosca D’Aquino. Prevendita da sabato 11 gennaio.
Ferzan Ozpetek, regista tra i più amati del nostro cinema, prosegue il percorso inaugurato con Mine vaganti (allo Stignani di Imola nel 2022) e fa rivivere in teatro un altro suo film cult, Magnifica presenza, portando con sé una compagnia esplosiva – tra le attrici Serra Yilmaz e Tosca D’Aquino – per una commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto. Lo spettacolo di Ozpetek andrà in scena con sei repliche: da mercoledì 15 a venerdì 17 gennaio alle ore 21, sabato 18 gennaio sia alle ore 15.30 sia alle 21, domenica 19 gennaio alle ore 15:30.

La storia

Pietro ha un grande sogno, vuole diventare un attore. Con la speranza di incontrare l'occasione della vita, il giovane si trasferisce a Roma e comincia a lavorare in un panificio. Dopo aver passato un breve periodo in casa della cugina Maria, il ragazzo affitta un appartamento da solo e presto si rende conto di essere finito in una casa infestata dai fantasmi. La sua esistenza nella nuova abitazione viene infatti turbata da strane presenze, che solo lui può vedere; si tratta di una bizzarra compagnia teatrale. Compatito dalla cugina Maria, che cerca di guarirlo da queste continue allucinazioni, Pietro tenterà di andare a fondo nella storia, cercando di capire le ragioni che trattengono nel presente questi insoliti fantasmi.

Il cast

Serra Yilmaz, attrice, regista e traduttrice nata a Istanbul, debutta nel 1977 con la Compagnia Dostlar e da quel momento non smette più di fare teatro. Nel 1998 partecipa ad Harem Suaré, il secondo film di Ferzan Ozpetek, regista del quale diventa attrice e icona. Nella stagione dello Stignani 2022/23 ha interpretato Sancho Panza nello spettacolo Don Chisciotte.
Tosca D’Aquino, attrice di teatro, cinema e televisione, diplomata all’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico, raggiunge la notorietà negli anni ‘90 partecipando a due popolari film di Pieraccioni: I laureati e Il ciclone. Per la televisione è stata conduttrice di programmi Rai e
interprete in famose serie televisive come Il Maresciallo Rocca e I Bastardi di Pizzofalcone.

TEATRO MASINI

ESTATE 2021

Sabato 17 luglio 2021 ore 21.15 al MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche

Faenza

Culturale La Casa Rossa di A. Panzini

Domenica 18 luglio 2021ore 21,30

Bellaria

Corvino Produzioni
SERRA YILMAZ

Il Ballo

di Francesco Niccolini dall’omonimo romanzo di Irène Némirovskj

e con Maria Giulia Cester (pianoforte)
regia di Roberto Aldorasi

Sarà la nota attrice Serra Yilmaz, musa del regista Ferzan Ozpetek, a inaugurare con la pièce Il Ballo il cartellone dedicato al Contemporaneo di Teatro Masini Estate 2021.
Lo spettacolo, adattamento di Francesco Niccolini dell’omonimo romanzo di Irène Némirovski con la regia di Roberto Aldorasi, andrà in scena al MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza sabato 17 luglio alle ore 21,15. Ad accompagnare il monologo della Yilmaz sarà la pianista Maria Giulia Cester.
Il Ballo è una storia perfetta: pochi personaggi, disegnati in un lampo e con brevi tratti, eppure perfettamente riconoscibili, e un incedere di eventi che precipitano in pochi giorni verso una fine inattesa e tragicomica, stupida, piccola eppure enorme, per le conseguenze sulle persone coinvolte.
Una famiglia di arricchiti, provinciali e ignoranti, una moglie che non vuole invecchiare e che sa di potersi finalmente godere la vita. Un marito che pensa solo agli affari e non riesce a porre argine alle volontà smodate e ai dispetti della consorte. Una figlia quattordicenne che sta abbandonando il corpo di ragazzina crisalide per diventare femmina e donna, con tutto il caleidoscopio di sentimenti, desideri e sofferenze della sua età. Intorno un mondo di “nemici”, secondo la gretta e sprezzante filosofia della padrona di casa: una istitutrice inglese, una maestra di pianoforte, un maggiordomo e una servitù buona solo a rubare pane e stipendio. Tutti insieme vivono l’attesa del grande ballo, una
festa danzante che la “signora” vuole offrire a tutti i nobili e ricchi della città – qualunque essa sia – per affermare ricchezza e strapotere della famiglia. Ha pensato a tutto, e tutto trasuda arroganza ed eccessi. Ha solo trascurato un dettaglio, un piccolo dettaglio: la sua adorata bambina…
“Il Ballo” è il romanzo breve attraverso il quale la giovanissima scrittrice russa trapiantata a Parigi si affermò in Francia nel 1930: una carriera folgorante, con romanzi strepitosi, ricchi di una umanità complessa e spesso ributtante, volgare, pronta a tutto per la ricchezza e per soddisfare le proprie voglie. Figlia di un banchiere russo che sopravvive alla Rivoluzione d’Ottobre, e di una donna in tutto e per tutti identica alla protagonista di questo romanzetto geniale, Irina (poi Irène) Némirovsky attraversa in prima persona la grande storia della prima metà del Novecento, pagandone le conseguenze: morirà ad Auschwitz, da sola, nel 1942, un mese dopo essere stata internata. I suoi romanzi sono rimasti per molti anni in una valigia. (Francesco Niccolini)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *