Paganini

Posted by on October 1, 2010

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  1. Il mitico concerto di Paganini del 1810 rivive ogni anno a Piangipane

    Ogni paese costruisce l?identit? sulla propria storia e quella di Piangipane ? contrassegnata dal passaggio dal celeberrimo violinista e compositore Niccol? Paganini che vi tenne un concerto l?ultima domenica di settembre del 1810 in occasione della celebrazione della festa della Madonna Addolorata. Il musicista che di l? a breve sarebbe stato acclamato come il pi? grande violinista del mondo aveva allora ventisette anni. I fatti, riportati dalla cronaca dell?epoca, sono i seguenti. Il violinista Niccol? Paganini nato a Genova il 27 ottobre 1782 (mor? a Nizza nel 1840) tenne un concerto al teatro di Forl? il 18 settembre 1810 ottenendo un successo strepitoso. Questo lo motiv? a replicare il concerto nel prestigioso teatro di Lugo a cui avanz? richiesta scritta in tal senso. La direzione rispose dapprima negativamente, poi acconsent? a condizione che Paganini si fosse pagato tutte le spese, cosa che ovviamente l?artista rifiut?. Deluso per il trattamento riservatogli il violinista sarebbe ripartito dalla Romagna se non fosse intervenuto il conte Pietro Cappi. Questi lo invit? nella sua villa di Piangipane dove ebbe luogo un concerto eccezionale, che pare sia stato ripetuto anche nella chiesa condotta allora dall?arciprete don Giovanni Battista Melandri. Questo evento storico ha segnato il destino della comunit? di Piangipane gi? naturalmente orientata alla musica per la presenza del prestigioso Teatro Socjale attivato da un folto gruppo di animatori locali. Anche quest?anno, per il sesto consecutivo, l?Associazione Angelo Mariani, con il sostegno di Acmar, Fondazione Cassa di Risparmio e Pro Loco di Piangipane. ha organizzato un concerto con tre prestigiosi musicisti della Scala di Milano che si sono esibiti nella chiesa Parrocchiale di Piangipane la sera del 1? ottobre, nel bicentenario del concerto tenuto da Paganini nel 1810. Si tratta di Francesco Manara con un violino Giovanbattista Guadagnini del 1773, Danilo Rossi con un viola Maggini del 1604 e Luisa Prandina con l?arpa, strumento imponente e fascinoso che ha liberato sotto le dita esperte della musicista le note dolcissime di ?Passacaglia per arpa sola? di Handel e quell?alternanza di sonorit? spiritose e liriche del tema di C.Salzedo, dando il massimo risalto alle arie prescelte. In programma c?era il Duo in sol maggiore K. 423 di Mozart per violino e viola, appassionato confronto a suon di musica fra due strumenti, e ?Pavane pour une infante d?funte? di M. Ravel per viola e arpa, un connubio particolarmente riuscito per una sorta di triste ballabile ninna nanna. Fra i diversi brani di N.Paganini in programma, una parte del ?Terzetto in do? ? stato eseguito in via straordinaria da Francesco Manara suonando un violino fabbricato dal ravennate Tullio Bassi, organizzatore e presentatore del concerto e apprezzato liutaio per passione. L?alto livello stilistico dei musicisti e la raffinata sonorit? degli strumenti di pregiata manifattura hanno fatto onore al mitico concerto di Paganini di duecento anni fa di cui si intendeva rievocare la grazia e l’armonia nonch? l’eccellenza del suono. Il numeroso pubblico che gremiva la chiesa ha ringraziato gli artisti per la performance d?alta classe con fragorosi lunghissimi applausi.

    Attilia Tartagni 2.10.2010

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