FESTA PER I PREMI UBU 40
Saranno svelati sabato prossimo 16 dicembre dalle 15.00
– al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano e in diretta su Rai Radio3 –
i nomi dei vincitori della quarantesima edizione del Premio Ubu per il teatro.
Ovunque si può creare un gruppo d’ascolto e registrarsi per la partecipazione all’ascolto.
E poi tutti in festa al TeatroLaCucina presso l’ex O. P. Paolo Pini.
UNA PREMIAZIONE DAL VIVO, TRASMESSA IN DIRETTA RADIOFONICA CON IL COINVOLGIMENTO DEI GRUPPI D’ASCOLTO.
Ricco di novità, il Premio Ubu 2017 festeggia la quarantesima edizione con una festa che unisce artisti, critici e spettatori al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano sabato 16 dicembre alle 15.00 precise. Promosso dall’Associazione Ubu per Franco Quadri – volta a valorizzare l’opera del grande critico e editore milanese – il riconoscimento più ambito del teatro italiano sarà protagonista della trasmissione radiofonica “Piazza Verdi”, a cura di Elio Sabella che trasmetterà in diretta l’intera premiazione. Il Premio Ubu 2017 è realizzato
con il patrocinio del Comune di Milano-Assessorato alla Cultura, Moda e Design, con il contributo della Fondazione Cariplo e del Consiglio Regionale della Lombardia, in collaborazione con Ateatro e Il tamburo di Kattrin. L’ingresso a teatro è gratuito e aperto a tutti fino a esaurimento posti.
Per chi non potrà essere presente, c’è la possibilità di partecipare a distanza creando un gruppo d’ascolto in spazi pubblici o nelle proprie case, intervenendo attraverso i canali social della Rai. I gruppi registrati e i loro interventi web verranno citati nel corso della trasmissione.
La premiazione sarà seguita da una festa al TeatroLaCucina, dalle 19.00, presso l’ex O. P. Paolo Pini in via Ippocrate 45 a Milano, con musica dal vivo a cura di Bluemotion, guest Roberto Dell’Era, djset Mirto Baliani, buffet a cura di Olinda catering. Ingresso gratuito, buffet a pagamento (prenotazioni presso premioubu@ubuperfq.it). Si ringrazia per questo Olinda.
LE NOMINATION 2017 E LE NOVITÀ DEGLI UBU 40 (in rosso i vincitori)
Quindici categorie, dallo Spettacolo dell’anno ai Premi Speciali, con l’inserimento per la prima volta di un Premio alla carriera e di un premio al Migliore spettacolo di danza per il quale sono stati invitati a votare critici del settore. Particolare attenzione ai giovani con le categorie del Miglior attore o performer e Miglior attrice o performer under 35, ai percorsi progettuali con il premio al Migliore progetto curatoriale, e alla drammaturgia, con una doppia categoria per premiare i testi o le scritture drammaturgiche sia italiane che straniere.
La quarantesima edizione del Premio Ubu – un riconoscimento realizzato completamente in forma di referendum – ha registrato la partecipazione al voto di 66 i referendari che, attraverso un processo di rinnovamento mediante consultazione, hanno preso parte alla votazione, come sempre svoltasi in due fasi: dapprima l’invio delle preferenze da parte di ogni votante, cui seguirà nei prossimi giorni il ballottaggio che decreterà i vincitori. Gli esiti del ballottaggio includono per ogni categoria i tre lavori che hanno totalizzato il maggior numero di voti (si registrano più titoli in caso di parità di voti al terzo posto). Le nomination riportano i candidati in rigoroso ordine alfabetico.
Le nomination, pubblicate già da qualche settimana, danno il segno di un uno sguardo ad ampio raggio che questo riconoscimento esercita, facendosi testimonianza di una scena nazionale dai molti volti.
Risultano in lizza spettacoli corali e visionari come Inferno del Teatro delle Albe e Macbettu di Alessandro Serra, al fianco di pièce essenziali e poetiche come Il cielo non è un fondale di De Florian e Tagliarini e Assassina di Vetrano e Randisi. Vengono segnalate molte giovani attrici (da Silvia Calderoni a Federica Fracassi, dalla stessa De Florian a Monica Demuru e Paola Roscioli), insieme con una signora della scena italiana come Giulia Lazzarini, e registi e scenografi dai linguaggi più diversi (da Emma Dante a Massimo Popolizio, da Antonio Latella a Massimiliano Civica fino ad Alessandro Serra, con Romeo Castellucci, Edoardo Sanchi e Gianni Staropoli in ambito di scene e ideazione luci). Tra gli stranieri: Jan Fabre, Milo Rau, Dimitri Papaioannu, Oskaras Koršunovas, Alain Platel, Thomas Ostermeier. Questi sono solo alcuni degli artisti in nomination: si rimanda all’elenco allaegato per la completezza dell’informazione.
LE COLLABORAZIONI
Allo scopo di tenere vivo lo spirito del premio, ideato e realizzato da Franco Quadri dal 1978, l’Associazione lavora – in collaborazione con ateatro e Il tamburo di Kattrin – documentando la stagione di riferimento in un nutrito database che raccoglie più di 700 spettacoli prodotti in Italia tra il 1° settembre 2016 e il 31 agosto 2017 (l’elenco è disponibile online al link ateatro.org/premioubu.asp e contribuisce ad aggiornare l’archivio del Patalogo/Ubulibri).
La stretta collaborazione con Rai Radio3 – con cui il Premio Ubu intrattiene una relazione storica, intensificatasi dall’anno scorso con esiti di grande ascolto e partecipazione del pubblico social – permette a questa festa unificante del teatro italiano di farsi anche occasione di approfondimento e riflessione e, insieme,
di “gioco”, come è nella natura del Premio, come era nella linea editoriale e critica del Patalogo. Ed è un modo per raccontare a un pubblico più ampio che cosa sono stati, che cosa sono e che cosa potranno essere in futuro questi Premi che rappresentano un patrimonio nazionale.
Lo svolgimento delle votazioni è stato coordinato dalla segreteria dell’Associazione Ubu per Franco Quadri – composta da Alessandra Farneti con la supervisione di Leonardo Mello. Al web Ilenia Carrone.
Grafica di Andrea Lancellotti.
Si ringraziano per la generosa ospitalità del Premio Ubu 2017 Sergio Escobar e il Piccolo Teatro di Milano. Si ringrazia per la collaborazione Rai Radio3.
PREMI UBU 2017
Risultati della prima votazione
I candidati al ballottaggio (in rigoroso ordine alfabetico)
Spettacolo dell’anno
Assassina di Franco Scaldati (regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi; produzione ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione)
Il cielo non è un fondale di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini (regia Daria Deflorian e Antonio Tagliarini; produzione Sardegna Teatro, Teatro Metastasio di Prato, Emilia Romagna Teatro Fondazione; coproduzione A.D. Odéon – Théâtre de l’Europe, Festival d’Automne à Paris, Romaeuropa Festival, Théâtre Vidy-Lausanne, Sao Luiz – Teatro Municipal de Lisboa, Festival Terres de Paroles, Théâtre Garonne, scène européenne – Toulouse)
Inferno. Chiamata pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri ideazione di Marco Martinelli e Ermanna Montanari (regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari; produzione Ravenna Festival; coproduzione Ravenna Teatro/Teatro delle Albe)
Macbettu di Alessandro Serra (regia Alessandro Serra; produzione Sardegna Teatro, Teatropersona)
Miglior spettacolo di danza
And It Burns, Burns, Burns. Quadro finale del Prometeo di Simona Bertozzi (coreografia Simona Bertozzi; produzione Nexus 2017)
La morte e la fanciulla di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni (coreografia Michele Abbondanza e Antonella Bertoni; produzione Compagnia Abbondanza Bertoni)
R.OSA/10 esercizi per nuovi virtuosismi di Silvia Gribaudi (coreografia di Silvia Gribaudi; produzione La Corte Ospitale, Zebra, Silvia Gribaudi Performing arts; coproduzione Santarcangelo Festival)
Sylphidarium. Maria Taglioni on the Ground di Francesca Pennini (regia e coreografia Francesca Pennini; produzione CollettivO CineticO; coproduzione Théâtre de Liège, Torinodanza Festival, Festival MITO, CANGO – Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza)
Miglior progetto curatoriale
Carrozzerie | n.o.t. spazio indipendente di Roma
Futuri Maestri progetto del Teatro dell’Argine
Inferno. Chiamata pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri di Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe
Versoterra – a chi viene dal mare progetto di Mario Perrotta
Miglior regia
Massimiliano Civica per Un quaderno per l’inverno
Emma Dante per Bestie di scena
Antonio Latella per Pinocchio
Massimo Popolizio per Ragazzi di vita
Alessandro Serra per Macbettu
Miglior allestimento scenico
Romeo Castellucci (La democrazia in America)
Edoardo Sanchi con gli allievi del Biennio Specialistico di Scenografia per il teatro dell’Accademia di Belle Arti di Brera-Milano (Inferno. Chiamata pubblica per la Divina Commedia di D. Alighieri)
Gianni Staropoli (Il cielo non è un fondale)
Miglior progetto sonoro o musiche originali
Francesco Antonioni (Sylphidarium. Maria Taglioni on the Ground)
Monica Demuru (Il cielo non è un fondale)
Gianluca Misiti (Cantico dei Cantici)
Migliore attore o performer
Alberto Astorri (Un quaderno per l’inverno)
Leonardo Capuano (Macbettu)
Roberto Latini (Cantico dei Cantici)
Lino Musella (L’ammore nun ’è ammore e Orphans)
Migliore attrice o performer
Silvia Calderoni (Raffiche)
Daria Deflorian (Il cielo non è un fondale)
Monica Demuru (Il cielo non è un fondale)
Federica Fracassi (Erodiàs)
Giulia Lazzarini (Emilia)
Paola Roscioli (Lireta – a chi viene dal mare)
Miglior attore o performer Under 35
Christian La Rosa
Vincenzo Nemolato
Josafat Vagni
Miglior attrice o performer Under 35
Serena Balivo
Elena Cotugno
Claudia Marsicano
Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica
Acqua di colonia di Elvira Frosini, Daniele Timpano
Un quaderno per l’inverno di Armando Pirozzi
La vita ferma di Lucia Calamaro
Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica
Afghanistan: il grande gioco di Lee Blessing, David Greig, Ron Hutchinson, Stephen Jeffreys, Joy Wilkinson
L’arte del teatro di Pascal Rambert
Emilia di Claudio Tolcachir
Premio Ubu alla carriera
Giulia Lazzarini
Enzo Moscato
Antonio Tarantino
Miglior spettacolo straniero presentato in Italia
Belgian Rules/Belgium Rules di Johan De Boose (ideazione e regia Jan Fabre; produzione Troubleyn/J. Fabre; coproduzione Napoli Teatro Festival Italia-Fondazione Campania dei Festival, ImPulsTanz Vienna International Dance Festival, Théâtre de Liège, Concertgebouw Brugge)
Five Easy Pieces di Milo Rau (regia Milo Rau; coproduzione CAMPO & IIPM; coproduzione Kunstenfestivaldesarts Brussels 2016, Münchner Kammerspiele, La Bâtie – Festival de Genève, Kaserne Basel, Gessnerallee Zürich, Singapore International Festival of Arts (SIFA), SICK!
Festival UK, Sophiensaele Berlin, Le phénix Scène Nationale Valenciennes Pôle européen de création)
The Great Tamer di Dimitri Papaioannu (regia Dimitri Papaioannu; produzione Onassis Cultural Centre – Athens; coproduzione CULTURESCAPES Greece 2017 – Basilea, Dansens Hus Sweden, EdM Productions, Festival d’Avignon, Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, National Performing Arts Center-National
Theater Concert Hall, NPAC-NTCH – Taiwan, Seoul Performing Arts Festival, Théâtre de la Ville – Paris / La Villette – Paris)
Krapp Last Tape di Samuel Beckett (regia Oskaras Koršunovas; produzione OKT/Vilnius City Theatre)
Nicht Schlafen (Non dormire) di Hildegard De Vuyst (regia Alain Platel; produzione les ballets C de la B; coproduzione Ruhrtriennale, La Bâtie-Festival de Genève, Torinodanza festival, la Biennale de Lyon, L’Opéra de Lille, Kampnagel Hamburg, MC93-Maison de la Culture de la Seine-Saint-Denis, Holland Festival, Ludwigsburger Schlossfestspiele, NTGent, Brisbane Festival)
Richard III di William Shakespeare (regia Thomas Ostermeier; Schaubühne Berlin)
Segnalazioni per Premi speciali
L’attività editoriale AkropolisLibri – di Teatro Akropolis – per la pregevole opera di storicizzazione del presente nel presente in nutriti volumi annuali che documentano l’attività svolta nel corso del festival Testimonianze ricerca azioni, rilanciando anche la lezione del passato, come nel caso della pubblicazione delle opere inedite di Alessandro Fersen.
C.Re.Sco. – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea – per la sua funzione di osservatorio critico sulle politiche teatrali del nostro Paese e di “pensatoio” intorno alle questioni teoriche suscitate dalla scena contemporanea, oltre che di propulsore di iniziative finalizzate a una più viva presenza delle differenti realtà artistiche nel contesto socio-politico- culturale italiano.
Fabulamundi. Playwriting Europe – progetto ideato e realizzato da PAV – per il pluriennale contributo di accompagnamento e conoscenza della drammaturgia italiana in Europa e di quella straniera in Italia, attraverso azioni di traduzione, mise-en- espace e confronto critico. Percorso che ha ottenuto il sostegno di Europa Creativa e che svolge, di fatto, un’attività di supplenza a iniziative
solitamente appannaggio di ministeri e istituzioni culturali internazionali, arrivando oggi a disegnare un circuito che tocca dieci nazioni europee – dalla vicina Francia alla più remota Romania – e coinvolge altri tredici partner tra cui, per l’Italia, Area06/Short Theatre e Teatro i.
Fuori Luogo di La Spezia – un chiaro esempio di collaborazione tra artisti e operatori che riunisce CasArsA Teatro, Gli Scarti e Balletto Civile – per l’impegno nella produzione di giovani gruppi indipendenti, ospitati anche in lunghi periodi di residenza, unito alla capacità di portare su un territorio “impermeabile” al nuovo alcune importanti voci del contemporaneo, stimolando su un altro versante il giovane pubblico attraverso numerose attività di laboratorio.
QUANDO FRA LA SIGNORA E LA BADANTE C?E? TROPPA INTESA
?La badante? in scena al Teatro Alighieri di Ravenna (visto anche nelle 2 repliche del cartellone d’essai del Bonci a Cesena) con ?Fotografia di una stanza?e ?Il mio amico Baggio? fa parte di una trilogia di Cesare Lievi, autore dei testi e regista, ispirata ai mutamenti della societ? allargata multiculturale, attenta a temi scomodi come immigrazione, invecchiamento della popolazione, nuove povert? che si affiancano ai problemi psicologici esistenziali che affliggono da sempre l?uomo. Quello della badanti ? un tema di scottante attualit? in un paese dove il prolungamento della vita media cresce parallelamente all?egoismo e all?individualismo nello stesso nucleo familiare. E? per questo che le badanti straniere entrano a fare parte della famiglia spesso rifiutate da chi ne ha pi? bisogno. E? quanto accade all?anziana donna delineata da Ludovica Modugno, madre di due figli adulti che non la gratificano, uno coniugato con una ?virago? di origine tedesca, l?altro eternamente in viaggio anche sentimentalmente senza approdare a nessuna meta. La scenografia di Josef Frommweiser ? necessariamente claustrofobica (una casa severa che conserva tante tracce del passato, poche aperture verso l?esterno, tante foto di defunti, un ricordo che affiora continuamente del padre fascista ucciso dai partigiani). Nel primo atto la signora svela la sua diffidenza nei confronti della badante , che ritiene infida e pronta a derubarla e viene sollecitata dal figlio ad essere pi? obiettiva. Nel secondo atto la signora ? deceduta e il suo cospicuo patrimonio ? venuto a mancare. I due figli e la nuora congetturano animosamente sulla destinazione del denaro, certamente trafugato dalla badante e da qualche uomo di malaffare vicino a lei. In realt? le cose stanno diversamente e lo svela il flashback del terzo atto. Fra le due donne costrette a vivere fianco a fianco ? successo l?imprevedibile, una ?dinamica affettiva? si ? attivata spontaneamente unendo due solitudini e si sono intese al di l? di ogni ostacolo culturale e psicologico, vivendo insieme momenti di sana piacevolezza. Ci? ha indotto la signora a privare volontariamente i figli dei propri beni a favore della badante ucraina. La vecchia signora rappresenta un?Italia che vive immersa nel passato, che non sa cogliere la vera essenza della vita e dei rapporti con il prossimo. I figli disegnano un quadro altrettanto agghiacciante, l?uno proteso soltanto al guadagno, l?altro che sfugge ogni responsabilit?, ?due cadaveri senza futuro? come li definisce spietatamente la madre insoddisfatta e privata anche dell?affetto di un nipote. Storia consumata in un interno, ottimamente interpretata da Ludovica Modugno, da Emanuele Carucci Viterbi e Leonardo De Colle nel ruolo dei figli, da Paola di Meglio in quello della nuora e da Giuseppina Turra nel ruolo di Ludmilla, ?La badante? coglie quegli elementi di realt? che raramente trovano un?eco nella drammaturgia teatrale, attivando il sentito coinvolgimento del pubblico. Prodotta dal CTB Teatro Stabile di Brescia, con costumi di Marina Luxardo e luci (espressive) di Gigi Saccomandi, l?opera si ? aggiudicata nel 2008 due premi importanti: Premio Ubu 2008 a Cesare Lievi per la migliore novit? italiana e Premio Associazione Critici Italiani 2008 a Ludovica Modugno come migliore attrice dell?anno.
Attilia Tartagni 10.04.2010