Una lezione di danza neo-classica ed espressive coreografie con Les Ballets Jazz De Montreal.
La Compagnia Les Ballets Jazz de Montreal nello spettacolo in data unica e fuori abbonamenti di domenica 7 marzo al Teatro Alighieri ha letteralmente conquistato il folto pubblico ravennate che non cessava di applaudire e richiamare in scena i danzatori con due produzioni di Aszure Barton, coreografa del nuovo Baryshnikov Arts Centre di New York e insieme a Mauro Bigonzetti artista ospite del BJM. Si tratta di lavori di stampo diverso ma entrambi riconducibili al genere ?neo-classico? volto a innovare la danza senza rinunciare completamente alla tradizione classica. Les Ballets Jazz de Montreal raccoglie le esperienze di una nuova generazione di coreografi e pu? contare sulla qualit? eccezionale degli interpreti e lo ha dimostrata nei due lavori presentati in una fortunata tourn?e prima di fare tappa in Italia solo a Ravenna e Reggio Calabria. Les Chambres des Jacques adotta tutt’altro che il sound jazz con le voci acappella, i ritmi etnici, le musiche di Vivaldi, Gilles Vigneault e la musica folk della Cracow Klezmer Band per impostare una sorta di dialogo tra la coreografa e i danzatori in un?esplorazione che oscilla tra il quotidiano e il grottesco, tra il banale e l?inatteso, nella cornice di una coreografia fascinosa e coinvolgente. Aszure Barton fa emergere la matura ?animale? dell?individuo, mettendo in scena la materia autentica, intima e universale della natura umana attraverso l?espressione delle singole personalit?, esplorate anche nelle loro manie e debolezze. Se Les Chambres des Jacques si sofferma sull?individuo, Jack in a Box si occupa dei confini sociali che vengono tracciati intorno all?individuo e del potere del gruppo sul singolo. Si tratta di un lavoro molto giocato sulle luci aggressive e sui suoni metropolitani che riporta direttamente a mitico Pink Floyd Ballet di Roland Petit e al pi? recente Certe Notti dell’Aterballetto grande assente nel cartellone invernale dell’Alighieri di ravenna e visto nei vicini Bonci a Cesena e Diego Fabbri a Forl?. La prigione ideale in cui ciascuno ? rinchiuso ? resa ancora pi? manifesta dal riverbero sul palcoscenico della grata di un inferriata e dalla luce di una finesta che rappresenta il preciso limite di contenimento. Solidamente affermata nel panorama internazionale, la compagnia Les Ballets Jazz de Montreal formatasi nel 1972, continua a crescere e a rappresentare un punto di riferimento per la danza neoclassica contemporanea e jazz in Canada, esaltando la perfezione di una danza priva di inutili orpelli su basi musicali classiche e moderne, valorizzata dai tagli di luce e dai controluce di Daniel Ranger che creano l?ambientazione e l?atmosfera giusta per le performances.
Nel 1998 intraprende un nuovo percorso grazie all?attuale direttore artistico Louis Robitaille, interprete dalla fulgida carriera che ha calcato i pi? importanti palcoscenici del mondo, ispiratore di una generazione di coreografi e danzatori che in virt? dei suoi meriti artistici e professionali ? stato nominato Ufficiale dell?Ordine del Canada e dell?Ordine del Qu?bec.
Attilia Tartagnio 8.3.2010
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Una lezione di danza neo-classica ed espressive coreografie con Les Ballets Jazz De Montreal.
La Compagnia Les Ballets Jazz de Montreal nello spettacolo in data unica e fuori abbonamenti di domenica 7 marzo al Teatro Alighieri ha letteralmente conquistato il folto pubblico ravennate che non cessava di applaudire e richiamare in scena i danzatori con due produzioni di Aszure Barton, coreografa del nuovo Baryshnikov Arts Centre di New York e insieme a Mauro Bigonzetti artista ospite del BJM. Si tratta di lavori di stampo diverso ma entrambi riconducibili al genere ?neo-classico? volto a innovare la danza senza rinunciare completamente alla tradizione classica. Les Ballets Jazz de Montreal raccoglie le esperienze di una nuova generazione di coreografi e pu? contare sulla qualit? eccezionale degli interpreti e lo ha dimostrata nei due lavori presentati in una fortunata tourn?e prima di fare tappa in Italia solo a Ravenna e Reggio Calabria. Les Chambres des Jacques adotta tutt’altro che il sound jazz con le voci acappella, i ritmi etnici, le musiche di Vivaldi, Gilles Vigneault e la musica folk della Cracow Klezmer Band per impostare una sorta di dialogo tra la coreografa e i danzatori in un?esplorazione che oscilla tra il quotidiano e il grottesco, tra il banale e l?inatteso, nella cornice di una coreografia fascinosa e coinvolgente. Aszure Barton fa emergere la matura ?animale? dell?individuo, mettendo in scena la materia autentica, intima e universale della natura umana attraverso l?espressione delle singole personalit?, esplorate anche nelle loro manie e debolezze. Se Les Chambres des Jacques si sofferma sull?individuo, Jack in a Box si occupa dei confini sociali che vengono tracciati intorno all?individuo e del potere del gruppo sul singolo. Si tratta di un lavoro molto giocato sulle luci aggressive e sui suoni metropolitani che riporta direttamente a mitico Pink Floyd Ballet di Roland Petit e al pi? recente Certe Notti dell’Aterballetto grande assente nel cartellone invernale dell’Alighieri di ravenna e visto nei vicini Bonci a Cesena e Diego Fabbri a Forl?. La prigione ideale in cui ciascuno ? rinchiuso ? resa ancora pi? manifesta dal riverbero sul palcoscenico della grata di un inferriata e dalla luce di una finesta che rappresenta il preciso limite di contenimento. Solidamente affermata nel panorama internazionale, la compagnia Les Ballets Jazz de Montreal formatasi nel 1972, continua a crescere e a rappresentare un punto di riferimento per la danza neoclassica contemporanea e jazz in Canada, esaltando la perfezione di una danza priva di inutili orpelli su basi musicali classiche e moderne, valorizzata dai tagli di luce e dai controluce di Daniel Ranger che creano l?ambientazione e l?atmosfera giusta per le performances.
Nel 1998 intraprende un nuovo percorso grazie all?attuale direttore artistico Louis Robitaille, interprete dalla fulgida carriera che ha calcato i pi? importanti palcoscenici del mondo, ispiratore di una generazione di coreografi e danzatori che in virt? dei suoi meriti artistici e professionali ? stato nominato Ufficiale dell?Ordine del Canada e dell?Ordine del Qu?bec.
Attilia Tartagnio 8.3.2010