L’ALTEZZA DELLE LASAGNE
con VITO
Monologo di sopravvivenza gastronomica
di Francesco Freyrie e Andrea Zalone
assistenza drammaturgica/regia Daniele Sala
assistente Mattia Angiola
concept fotografico Giovanni Bortolani
Sabato 21 DICEMBRE 2024 ore 21
TEATRO COMUNALE DI PREDAPPIO
Perché è scomparsa la rucola e siamo invasi dall’avocado?
Chi ha deciso che non serve più la mezzaluna?
Cosa ha trasformato il semplice gesto di nutrirsi in una nuova religione?
Da quando l’uomo ha smesso di fare da mangiare e si è trasformato in Chef?
Si può preparare una torta di mele eco-sostenibile senza sfruttare l’ambiente?
Nel nuovo One Man Show Vito ci porta su un terreno a lui caro, quello del cibo e della cucina, in un excursus esilarante e spietato sul malsano e preverso rapporto tra l’uomo e il piano cottura.
Lo spettacolo che tutti quelli che amano cucinare dovrebbero vedere.
Il mondo della cucina con tutte le sue mistificazioni, ossessioni e derive è il fil rouge de “L’altezza delle lasagne”. Vito, attore comico da sempre appassionato gourmand e conduttore di seguitissime trasmissioni di cucina (tra cui “Vito con i suoi” su Gambero Rosso Channel), affronta con ironia e un pizzico di cattiveria un
tema che gli è particolarmente caro: il cibo! Con la comicità che lo contraddistingue l’attore prende di mira tutte le manie e gli eccessi che oggi connotano l’argomento, dalla scelta delle materie prime ai ristoranti, passando per allergie, intolleranze, diete e mode alimentari.
Uno spettacolo “politicamente scorretto” in cui chiunque si sentirà “preso in mezzo” e in qualche modo coinvolto!
“Non offendo e non giudico nessuno” dichiara Vito “ma siamo talmente ossessionati da ciò che mangiamo o che vorremmo mangiare, che siamo diventati grotteschi”.
Qualcuno vede nel futuro la possibilità che esista una decrescita felice, la cucina sicuramente ne trarrà giovamento!
La morale? Resta sempre la stessa: l’AMORE! Cucinare con amore, per chi si ama (compresi se stessi), amando l’ambiente che ci circonda, senza sprechi né eccessi.
La nuova stagione del Teatro Comunale di Predappio con la direzione artistica di Stefano Naldi, conferma la proposta di portare al pubblico spettacoli che stimolano lo spettatore a riflettere sia attraverso la risata, il dramma, la musica.
Una stagione composta da 21 eventi, alcuni dei quali proposti in più repliche, che conferma il Teatro Comunale di Predappio come Teatro d’arte e popolare, luogo inclusivo, accessibile a tutti, e punto di riferimento per la vita culturale nella provincia di Forlì Cesena
La rassegna d’abbonamento presenta 10 spettacoli, inaugurata con uno spettacolo di e con Saverio Tommasi per la regia di Simone Rota “FUOCO ALLE POLVERI” (10 novembre), una narrazione unica: tasselli il cui valore più alto è quello del nodo, dell’intreccio, in cui però nessuna storia è al riparo da certezze. Nello spettacolo ogni sicurezza verrà sottoposta a squarci. Storie come pietre d’inciampo, per comprendere il nostro presente e conoscere chi è capace di disequilibrare, spostando di lato la Storia. Saverio Tommasi è nato e vive a Firenze. È giornalista e autore di reportage e inchieste in Italia e all’estero, lavora a Fanpage.it. Diplomato all’Accademia di Arte Drammatica dell’Antoniano di Bologna, scrive e rappresenta spettacoli di teatro civile. Segue, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne “VEDRAI, VEDRAI” (23 novembre) una produzione TeatroDueMondi con la regia di Alberto Grilli. Sul palco tre attrici: diversi volti e diversi corpi ma un’unica storia che propone molteplici sfumature del racconto. Lo spettacolo si compone di episodi che segnano la vita delle donne, dalla violenza fisica e quella generata da un pensiero che esclude, alla voglia di libertà e manifestazione di coraggio estremo. Il lavoro non si conclude, continua nel racconto e nella vita quotidiana degli spettatori.
Vito sarà il protagonista di “L’ALTEZZA DELLE LASAGNE” (21 dicembre), scritto da Francesco Freyrie e Andrea Zalone. Vito ci porta su un terreno a lui caro, quello del cibo e della cucina, in un excursus esilarante e spietato sul malsano e perverso rapporto tra l’uomo e il piano cottura. Lo spettacolo che tutti quelli che amano cucinare dovrebbero vedere. Il nuovo anno inizia con Stefano Masciarelli co “QUELLA VOLTA CHE ENNIO MI RACCONTO’” vita e musica di Ennio Morricone (19 gennaio). Sul palco con Masciarelli il fisarmonicista Diego Trivellini. Un omaggio al grande Ennio Morricone, alla sua musica e alla sua vita. Due filoni che si intrecciano continuamente: quello teatrale – narrativo e quello musicale. Il primo viene magistralmente interpretato dal grande Stefano Masciarelli ed è basato su testi impreziositi dalla collaborazione di un amico personale del maestro, il critico musicale Massimo Cardinaletti, che attraverso la narrazione di episodi anche inediti ripercorre la vita musicale e non solo del maestro. Il secondo è affidato a uno strumento particolare e unico al mondo, creato appositamente per l’artista Diego Trivellini: una fisarmonica digitale che consente di riprodurre con grande fedeltà sonora l’effetto di un’intera orchestra sinfonica: dagli ottoni ai legni, dagli archi alle percussioni, il tutto senza utilizzare alcun tipo di base musicale.
A Febbraio, un One Man show scritto da Luca Lombardo insieme al noto attore e regista Augusto Fornari che ne firma anche la regia.“POUBELLE” (8 febbraio), in questo spettacolo teatrale Luca sfodera tutte le sue doti da camaleontico mattatore e unisce la comicità all’antica arte del trasformismo, con delle scene dove il pubblico ride e allo stesso tempo rimane incredulo ai suoi travestimenti fulminei. A febbraio torna la compagnia TeatroDueMondi con “ROSSINI FLAMBÈ” (22 febbraio), divertente e scatenata sequenza di canti, testi e comiche situazioni che, come una ricetta elaborata, mescola temi che variano dagli ingredienti in cucina all’amore, dal vino ai piaceri della vita. L’antefatto è l’improbabile e fortunoso ritrovamento di un manoscritto giovanile di Gioacchino Rossini, perduto da qualche parte nelle terre di Romagna, dove visse la sua giovinezza. E la storia svelata assume i toni così congeniali alla fantasia dell’autore: amore, musica, cucina. Mara di Maio e Andrea Lupo sono i protagonisti di “TONY & KETTY” (8 marzo), uno spettacolo comico con note amare e un profondo amore per l’umanità e la leggerezza del mondo del “liscio”. Una storia frizzante che coinvolge e diverte il pubblico dal primo momento, grazie al perfetto ritmo comico dello scambio / scontro tra due personaggi che riescono ad esaltare i lati ridicoli, ma anche romantici che ci sono in chi decide di credere in qualcosa fino alla fine, nonostante tutto. Dalla tragicommedia da “balera” si passa alla New York di Woody Allen, con l’adattamento per il palco di “BASTA CHE FUNZIONI” (22 marzo), adattato e diretto per il teatro da Antonio Sotgia. Lo spettacolo esplorerà temi profondi con la leggerezza tipica di Woody Allen: il senso della vita, le relazioni umane, la ricerca della felicità e l’accettazione dell’imprevedibilità del destino. Il personaggio di Boris, con la sua visione nichilista e le sue battute taglienti, offre una prospettiva filosofica che si scontra e si mescola con l’innocenza e l’ottimismo di Melody, creando un equilibrio perfetto tra ironia e serietà. La varietà della stagione presenta oltre alla commedia e al dramma il musical, per e l’adattamento di Stefano Naldi debutta in prima nazionale “JECKYLL AND HYDE” the gothic musical thriller(11, 12, 13 aprile). Scritto da Frank Wildhorn e Leslie Bricusse, il musica è incentrato sul tema dello sdoppiamento della personalità: un rispettabile dottore londinese, il dottor Jekyll, dopo aver sperimentato su se stesso una potente droga di sua invenzione, si trasforma nel terrificante Hyde, che incarna il lato malvagio del suo essere. La messinscena fa rivivere a teatro lo spirito originale della storia sull’eterna lotta tra bene e male, racconta la battaglia di un uomo con il dualismo che scopre dentro se stesso. Ultimo spettacolo in abbonamento, in occasione delle giornate dedicate alla liberazione, tratto dal libro di Italo Calvino “IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO” (24 aprile), una co-produzione CMC/Nidodiragno,Teatro degli Incamminati. Per la regia di Paolo Bignamini. In scena Stefano Annoni e la fisarmonicista Katerina Haidukova. Come scrisse Pavese nella postfazione al romanzo, «l’astuzia di Calvino, scoiattolo di penna, è stata questa, di arrampicarsi sulle piante, più per gioco che per paura, e osservare la vita partigiana come una favola di bosco, clamorosa, variopinta, “diversa”». La storia è semplice, un bambino ruba a un soldato tedesco la pistola; di qui nasce tutto il resto: la prigione, la fuga e l’incontro con gli uomini del distaccamento del Dritto.
Sempre in parallelo con il cartellone d’abbonamento la rassegna “PASSIONE PER IL TEATRO”, la rassegna presenta realtà territoriali di varie formazioni. Dopo il grande successo torna sul palco la compagnia storica di Predappio A Egregie Cose con lo spettacolo “BACK TO THE MUSICAL” (18 e 19 ottobre). Un musical che ripercorre i grandi successi di Broadway. Presente come sempre una piccola rassegna di teatro dialettale e i matinèe dedicati ai più piccoli. A novembre la compagnia Quinte Strappate in scena con “AFTER THE END” (16 novembre). Relazioni tossiche, prevaricazioni, razzismo e violenze di genere. È un testo che si rende necessario oggi per continuare a denunciare e mantenere alta l’attenzione verso questi episodi di violenza fisica e psicologica. A dicembre la Compagnia Grandi Manovre per la regia di Loretta Giovannetti porterà sul palco “LE COGNATE” (14 dicembre) di Michel Tremblay. Lo spettacolo è un capolavoro sospeso tra comicità e tragedia, tra sarcasmo, poesia e crudeltà. Una graffiante satira sul consumismo, di cui la raccolta punti premio rappresenta l’emblema supremo. Un ‘party di donne’ che diverte lo spettatore e lo invita a pensare. Segue la compagnia Malocchi & Profumi con “ANDROS” (11 gennaio). Prosa scritta e diretta da Barbara Valenti, uno scontro tra uomini dove il fascino dell’istrione, appartenente alla classe agiata che ha avuto tutto dalla vita si scontra con l’arroganza, la prestanza fisica e la forza della gioventù. Un meccanismo gioioso e perverso dove la commedia si trasforma in tragedia, dove la storia è un susseguirsi di inganni, di orgoglio, di vendetta, dove il cinico umorismo cede a poco a poco il passo al mistero, alle falsità. In occasione della Giornata Nazionale della Memoria, Teatro delle Forchette riporta in scena lo spettacolo “I VICINI SCOMODI” (25 gennaio). Tratto dal romanzo/testimoniana di Roberto Matatia, per la regia di Giuseppe Verrelli. Lo spettacolo narra le vicende della famiglia Matatia, da commercianti noti tra Forlì e Riccione, con lo scoppio delle leggi razziali finiranno, purtroppo come tantissimi ebrei, condannati per un folle piano di Hitler, perchè considerati “diversi”. Il giovane amore tra la figlia di Nissimi e un compagno di classe porterà, attraverso lo scambio epistolare la testimonianza dell’esperienza brutale vissuta in quegli anni. Ritorna una compagnia del comune di Predappio: GLI SGUMBIE di SAN SAVINO con lo spettacolo “ Ospiti a cena” il 15 Marzo 2024 ore 21. La compagnia OGM e LANTERNA, portano il musical “I RISVEGLI DI PRIMAVERA” (15 febbraio). Lo spettacolo racconta la scoperta e la consapevolezza della sessualità di un gruppo di ragazzi cresciuti sotto un’educazione repressiva e bigotta che non permette loro di conoscere e conoscersi, di essere liberi di sperimentare emozioni e sentimenti. I giovani sono costretti a confrontarsi con adulti freddi e severi, dalla rigida morale e spiccata ipocrisia. Questo clima porterà inevitabilmente a drammatiche conseguenze. Chiude la piccola rassegna il nuovo musical della Compagnia A Egregie Cose (9 e 10 maggio). All’interno della stagione con tre appuntamenti tra marzo, aprile e maggio la rassegna di teatro dialettale, che l’anno scorso ha avuto un grande riscontro di pubblico, riportando l’attenzione sulla tradizione che va sempre preservata e tramandata.
Giovedì 14 marzo alle ore 18, protagonista al Ridotto del Teatro Diego Fabbri di Forlì sarà Vito con Storie di donne e di cibo. Accanto alla sua consueta e celebre veste di attore comico teatrale, cinematografico e televisivo, Vito è ormai altrettanto famoso per la sua grande passione per la cucina! Grazie alla sua grande esperienza sul palcoscenico e ai fornelli, Vito proporrà uno show in cui, agli ingredienti necessari per la realizzazione di un buon piatto, aggiunge quel pizzico di maestria nel raccontare storie che solo un grande attore può avere.