mercoledì 20 febbraio 2019
ore 21
Eugenio Sideri – Elio Ragno
Kaninchen
Viaggio nell’inferno di Dachau
di Antonella Gullotta
KANINCHEN
Teatro Rasi – Ravenna
Spettacoli Oltre l’abbonamento
La stagione dei teatri ospita per due serate il lavoro del ravennate Eugenio Sideri, drammaturgo, regista e docente di recitazione, drammaturgia e Storia dello spettacolo, nonché fondatore nel 2001 di Lady Godiva Teatro.
Il teatro è luogo privilegiato per la ricerca di un linguaggio che possa tramandare la memoria dei campi di sterminio nazisti, offrendo al racconto e alla testimonianza di quell’orrore una possibilità di immaginazione dell’inimmaginabile, di comprensione dell’incomprensibile, di conoscenza del male. Kaninchen, “viaggio” nel campo di Dachau scava nei ricordi lucidi di un sopravvissuto, portando la memoria personale a farsi memoria collettiva.
27 gennaio. In un’aula scolastica entra un uomo. È stato invitato dalla scuola per commemorare la Giornata della Memoria. Subito racconta di quando, a dieci anni, ha una disavventura mentre si trova al mare con il nonno. Da allora, tra loro cade un silenzio imbarazzante che dura fino a quando, tredici anni dopo, il nonno rivela al nipote di essere stato un Versuchskaninchen, un “coniglio da esperimento”, a Dachau, soggetto a esperimenti pseudoscientifici. Benvenuti a Dachau, il primo campo di concentramento nazista dove “Arbeit macht frei”, il lavoro rende liberi.
Giuseppe, si trasforma in una sorta di guida per i visitatori di Dachau, raccontando la vita nel campo, seguendo virtualmente le stesse tappe in cui dal 1933 al 1945 stazionarono prigionieri di diversa origine e storia personale. Il binario, la Jorhaus, le caserme, il piazzale dell’appello, le docce, i forni crematori, Zyclon B, baracca 3.
Ha inizio così un viaggio della memoria che da personale – scavando nei ricordi lucidi di un sopravvissuto sottoposto a sofferenze inaudite – diventa collettivo perché, quello del ricordo, è un percorso da non fare mai in solitaria. Giuseppe infatti conclude chiedendosi e chiedendo agli studenti: «Che cosa resta?», e nel suo immaginario, che è anche obiettivo di vita personale, emerge l’idea e la possibilità di una corsa a staffetta virtuale, un passaggio del testimone. Una memoria che diventa racconto che diventa memoria, di continuo. Affinché nessuno giri più la faccia dall’altra parte. Affinché non succeda mai più.
Kaninchen è un progetto nato in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria.
Kaninchen
Viaggio nell’inferno di Dachau
drammaturgia e regia Eugenio Sideri
in scena Elio Ragno