Mercoledì 23 aprile 2025 ore 21
Jolefilm
MARCO PAOLINI
Bestiario idrico
Studio per un racconto
di Marco Paolini
Mercoledì 23 aprile alle ore 21, al Teatro Piccolo di Forlì, MARCO PAOLINI presenta il suo nuovo spettacolo: BESTIARIO IDRICO. Studio per un racconto di cui è anche autore.
La produzione è di Jolefilm.
Tutti viviamo in riva al mare, questa la sintesi della lezione che la Natura ci insegna.
Da questa sintesi nasce l’idea di realizzare un bestiario idrico. Immaginare ciò che non balza subito all’occhio, raccogliere testimoni e storie, parole poetiche e canzoni, costruire un filo emotivo di appartenenza, di comunità che idealmente leghi insieme l’acqua e la terra, che con sapienza e mestiere sono state modificate per l’uso agricolo prima e industriale poi, e oggi devono essere
ripensate con lungimiranza per prevenire una grave crisi della risorsa acqua.
In Veneto, sulla mappa, i fiumi scorrono da ovest verso est come se fossero stati pettinati sulla nuca dell’Adriatico o come se vi fossero piantati. Ma la mappa racconta un lavorio di mani che nel tempo
hanno mutato il corso di quei fiumi.
Questo è un racconto su generazioni di tagli e pettinature che dalla montagna al mare hanno dato forma alla terra governando l’acqua e su come quest’opera, questa azione, ci riguardi.
Non spetta agli artisti e agli scienziati decidere come agire, ma a essi tocca il compito di rendere fertile il terreno per la semina delle decisioni.
Creare cittadini curiosi e attenti è presupposto sociale oltre che culturale.
TEATRO DIEGO FABBRI Estate 2023
all’ARENA SAN DOMENICO
una Stagione di comicità, cabaret, musica e arti circensi
PER AIUTARE, TUTTI INSIEME, LA RIPARTENZA DI FORLÌ
L’Amministrazione Comunale di Forlì e Accademia Perduta/Romagna Teatri presentano la Stagione Teatro Diego Fabbri Estate 2023, programmata “in trasferta” nel prestigioso spazio dell’Arena San Domenico, che, a seguito dell’alluvione dei giorni passati, con spirito di unità, vicinanza e solidarietà, hanno deciso di “trasformare” in un concreto sostegno alla ripartenza della città e a coloro i quali, oggi, ne hanno davvero e più che mai bisogno.
Gli incassi della rassegna saranno infatti INTERAMENTE DEVOLUTI alla RACCOLTA FONDI D’EMERGENZA attivata dal Comune di Forlì per aiutare famiglie, persone e realtà maggiormente colpite e danneggiate dall’alluvione.
“Ringraziamo Accademia Perduta per questo generoso gesto, così importante in un momento come questo in cui la città è in ginocchio a causa dell’alluvione. Ogni aiuto è prezioso per rialzare la testa e programmare la ripartenza. Le persone che hanno perso tutto sono centinaia ed è a loro che va riservato lo sforzo maggiore e il soccorso più vasto possibile” – questo il commento congiunto del Sindaco Gian Luca Zattini e dell’Assessore alla Cultura Valerio Melandri.
Con la collaudata formula di un cartellone popolare, di qualità e aperto a tutte le età, Teatro Diego Fabbri Estate sarà improntato sulla leggerezza della comicità, del cabaret, della musica dal vivo e di uno straordinario appuntamento Family di caratura internazionale.
La Stagione, che è parte del progetto dell’Assessorato alla Cultura “Verso l’Auditorium Conad”, è composta da 5 appuntamenti, programmati nel mese di luglio, con protagonisti di prestigio quali MARCO PAOLINI, a cui è affidata l’apertura con lo spettacolo Antenati, in cui affronta temi come l’evoluzione e l’ecologia in chiave “epico-comica”, GIOELE DIX con un “viaggio” tra memorie, brani d’annata e inediti di Giorgio Gaber, MONI OVADIA con il suo trascinante Cabaret Yiddish e TULLIO SOLENGHI che diletterà il pubblico con la lettura di esilaranti brani tratti dai libri di Woody Allen, accompagnata da musiche eseguite dal vivo dall’ensemble del M°Alessandro Nidi.
L’offerta artistica di Teatro Diego Fabbri Estate è poi completata da uno speciale appuntamento Family a ingresso gratuito: Anime leggere, portato in scena dal pluripremiato quartetto di mimi ucraini DEKRU (vincitori al Festival Mondiale del Circo di Mosca e al Festival di Clown e Mimi di Odessa), uno spettacolo che col suo linguaggio universale che non ha bisogno di parole giunge a Forlì dopo avere emozionato e divertito il pubblico di tantissimi Paesi in tutto il mondo (tra gli altri Francia, Germania, Spagna, Polinesia, Nuova Caledonia, Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Ungheria, Romania e Svizzera, oltre a Italia e Ucraina).
Le prevendite dei biglietti inizieranno sabato 3 giugno presso la biglietteria di Corso Diaz 38/1; online da domenica 4 giugno e prenotazioni telefoniche (0543 26355) da martedì 6 giugno.
Lunedì 3 luglio ore 21.15
MARCO PAOLINI
Antenati
The Grave Party
di e con Marco Paolini – musiche Fabio Barovero
Evoluzione ed ecologia in chiave “epico-comica”.
Antenati è uno spettacolo legato al progetto La Fabbrica del Mondo e ripercorre l’evoluzione della nostra specie. Attraverso l’incontro immaginato con i nonni dei nonni, con le 4.000 generazioni che ci collegano ai nostri progenitori comuni, quel piccolo nucleo africano da cui tutti gli abitanti del pianeta della nostra specie provengono. Alla parola è affidato il compito di far vedere questa stirpe di funamboli che ci ha preceduto e da cui abbiamo ereditato difetti e virtù. Antenati comincia narrando di atomi e batteri e prosegue descrivendo la migrazione continua di quei nonni poco più che trentenni, il loro arrivo in risposta all’invito e il loro comico e commovente tentativo di capire noi, internet e tutto ciò che ci circonda.
Venerdì 7 luglio ore 21.15
GIOELE DIX
Ma per fortuna che c’era il Gaber
Viaggio tra inediti e memorie del Signor G
drammaturgia e regia di Gioele Dix ispirato a musiche e testi di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
e con Silvano Belfiore (pianoforte) e Savino Cesario (chitarra)
In occasione del ventennale della sua scomparsa, Gioele Dix rende omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber, l’artista da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che – per citare le parole di una sua canzone – “stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo”. Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario compagno di scrittura Sandro Luporini) Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta. Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro-canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati.
Martedì 11 luglio ore 21.15 – Family a ingresso gratuito
Quartetto DEKRU
Anime leggere
Dall’Ucraina lo show che ha riscritto i canoni del mimo.
Un viaggio nell’avventura della vita tra poesia e comicità
scritto e diretto da Liubov Cherepakhina
con Mykyta Cherepakhin, Viktor Chuksin, Inna Turik, Bohdan Svarnyk
Anime leggere è un viaggio pieno di risate nella commedia della vita. Un rutilante susseguirsi di brevi scene che vanno a comporre il ritratto dell’uomo contemporaneo. Ecco comparire un allegro circo, una tranquilla giornata lavorativa stravolta dal blocco di un ascensore, una gara olimpica, una serie di sketches sugli imprevisti quotidiani, un misterioso mondo sottomarino, un’onirica storia d’amore tra statue viventi e molto altro ancora. Eredi spirituali di Marcel Marceau, i Dekru sono un pluripremiato quartetto di mimi ucraini che ha riscosso grandissimo successo nel mondo, conquistando tanto i palcoscenici più prestigiosi quanto le vaste platee di programmi TV quali Ucraina’s got talent e Tu sí que vales Italia. Col suo linguaggio universale che non necessita di parole, Anime leggere ha divertito e commosso centinaia di città nei paesi di tutto il mondo, tra i quali Francia, Germania, Spagna, Polinesia, Nuova Caledonia, Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Ungheria, Romania e Svizzera, oltre che Italia, Russia e Ucraina.
Venerdì 21 luglio ore 21.15
MONI OVADIA
Cabaret Yiddish
di Moni Ovadia
e con Maurizio Dehò (violino), Paolo Rocca (clarinetto),
Albert Florian Mihai (fisarmonica), Luca Garlaschelli (contrabbasso)
La lingua, la musica e la cultura Yiddish, quell’inafferrabile mix di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria: tutto ciò è al centro dello spettacolo da camera Cabaret Yiddish. Brani musicali e canti alternati a storielle, aneddoti, citazioni. Uno spettacolo interamente dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica. Una musica che parla delle lontananze, dell’anima ferita degli uomini e della loro possibilità di ergersi di fronte all’universo, deboli ma sublimi.
Venerdì 28 luglio ore 21.15
TULLIO SOLENGHI
Dio è morto e neanche io mi sento tanto bene
di Woody Allen
e con musica dal vivo di Nidi Ensemble
Tullio Solenghi diletta il pubblico con la lettura di alcuni esilaranti brani tratti dai libri di Woody Allen, coniugandoli con le musiche che hanno caratterizzato i suoi film più significativi, eseguite dal vivo dal Maestra Alessandro Nidi e dal suo Ensemble. Si passerà così dai Racconti Hassidici
alla parodia delle Sacre Scritture tratti da Saperla lunga, fino allo spassoso Bestiario tratto da Citarsi addosso, intervallati da brani di George Gershwin, Tommy Dorsey, Dave Brubeck, con uno speciale omaggio al mentore di Allen, il sommo Graucho Marx! Una serata in cui, in rapida carrellata, si alternano suoni e voci, musica e racconto, in un susseguirsi di “primi piani” che compongono un “montaggio” divertente e ipnotico.
La stagione dei teatri
Marco Paolini
Tecno-Filò
(Technology and Me)
dal 29 ottobre al 1 novembre 2018
inizio ore 21
Teatro Alighieri – Ravenna
Spettacolo in abbonamento – Titolo fisso
Prima data nei teatri emiliano-romagnoli
La stagione dei teatri 2018/19 si apre con uno dei più grandi appassionati narratori del nostro tempo, Marco Paolini, che in Tecno-Filò si pone una serie di domande sulle contraddizioni della tecnologia e le sue ripercussioni. Il filo del suo racconto attraversa da anni la coscienza del nostro paese, esponendone con orgoglio civile le ferite, le lingue, i cambiamenti. Questo narratore dall’incedere affettivo si sofferma ora sul maggiore mutamento che investe la nostra epoca, rendendola “un tempo crisalide”: l’avvento della tecnologia elettronica. Un universo di possibilità e illusioni, soluzioni e ostacoli, che ci riguarda tutti e che ci vede incontentabili, talvolta ridicoli, e non sempre consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni.
Martedì 30 ottobre Marco Paolini incontrerà il pubblico di Ravenna.
Marco Paolini non è un esperto di Internet, non è un utente dei social. Non conosce la meccanica quantistica, né le neuroscienze e la fisica, né la robotica e le intelligenze artificiali. Ma tutto questo lo riguarda e lo interessa. La vita di tutti noi sta cambiando grazie o per colpa delle tecnologie, che dalle innovazioni derivano e di cui facciamo uso quotidianamente. Paolini prova a riflettere a voce alta su questo, mettendo insieme piccole storie unite da un filo di ragionamenti. Un filò tecnologico, che cerca di narrare il nostro tempo crisalide.
Attore, autore e regista, Marco Paolini dagli anni settanta al 1994 fa parte di vari gruppi teatrali. È in uno di questi, il Teatro Settimo di Torino, che inizia a raccontare storie. Nascono così le sue raccolte, gli “Album”. Noto al grande pubblico per “Il racconto del Vajont”, si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia. Appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi, alla storia e al suo evolversi. Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive. Nel 2017 debutta con giovani attori del Teatro Nazionale Palestinese in “Amleto a Gerusalemme” e con un nuovo Album, “Le avventure di Numero primo”, dedicato alla tecnologia. Nel 1999 ha fondato la Jolefilm, la società con cui produce tutti i suoi spettacoli e con cui sviluppa la passione per il documentario e il cinema, realizzando opere che hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico e di critica.
Tecno-Filò
(Technology and Me)
di e con Marco Paolini produzione Michela Signori per Jolefilm
LA LINEA DEL TEATRO
Ravenna Teatro offre ai residenti delle Circoscrizioni Nord e Sud del Comune e Alfonsine l’opportunità di assistere agli spettacoli de La stagione dei teatri usufruendo di un servizio di navetta, per dare una possibilità in più di partecipazione a uno degli appuntamenti culturali della città. Dal risvolto sia pratico che sociale, il servizio navetta vuole raggiungere e coinvolgere una fascia di età varia ed eterogenea, con un particolare pensiero agli studenti e ai ragazzi. Questo viaggio sarà l’occasione di un farsi comunità, incontro tra cittadini che condividono la passione per il teatro e che saranno accompagnati presentando lo spettacolo in programma e illustrandone i temi e gli autori. Per informazioni su come partecipare: Ravenna Teatro tel. 0544 36239
Martedì 30 ottobre – ore 18 – Sala Corelli del Teatro Alighieri
Emiliano Visconti incontra Marco Paolini