LA MORTE DELLA PIZIA
di Friedrich Dürrenmatt
con Daniele Pecci
e Chiara Di Benedetto [violoncello]
a cura di Daniele Pecci
produzione Nido di Ragno
Nella mitologia greca, la Pizia era l’eletta sacerdotessa del dio Apollo a Delfi che, seduta sul suo tripode e avvolta dal vapore, profetizzava agli uomini il volere degli dei attraverso uno solenne vaticinio. Nel racconto La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt, pubblicato nel Mitmacher nel 1976, la profetessa di Apollo diventa “un’imbrogliona che improvvisava gli oracoli a casaccio, secondo l’umore del momento”, l’ultima delle pizie che appaiono come la versione antica delle cartomanti di oggi.
Friedrich Dürrenmatt, scrittore svizzero del Novecento (1921-1990), tiene in modo particolare alla parodia (un altro tentativo riuscito è Il Minotauro) e con questo racconto, piccolo capolavoro della burla ironica, ci presenta un mito che assomiglia a una caricatura, prendendo tuttavia le dovute distanze dalla satira e dal sarcasmo infondato. Perché la messa in ridicolo della Pizia è motivata dalla ragione prima del suo autore, ovvero l’investigazione e l’interpretazione dello straordinario arcano, il protagonista assoluto del racconto, che fa uscire pazzi gli antichi greci che gli si accostavano con fede incondizionata.
Anche nella reinterpretazione del testo firmata da Daniele Pecci nasce una rilettura laica, sottile, dissacratoria e divertente del mito greco ed in particolare del mito di Edipo.
Un’ormai decrepita discendente Pizia, sacerdotessa dell’oracolo di Delfi, viene chiamata a rispondere alle domande di un giovane Edipo. Attraverso il suo sogno si intrecciano in vorticose trame l’invenzione, la casualità e il destino, tutte credibili, che manifesteranno il vero abitante di Delfi: l’enigma.
PLAUTUS FESTIVAL 2018
La Giunta Comunale di Sarsina, su indicazione del Direttore Artistico, Cristiano Roccamo, lo scorso 8 giugno, ha approvato il programma della 58° Edizione del Plautus Festival.
Il cartellone di quest’anno – con inizio sabato 14 luglio, per concludersi martedì 21 agosto – conta dodici appuntamenti, con titoli che vanno della drammaturgia antica, a quella moderna e contemporanea.
La donna, che muove il sole e le altre stelle – parafrasando il noto verso della Divina Commedia – è il fil rouge del Festival.
Donne, oggetto del desiderio di giovani, lenoni e soldati sbruffoni, come nelle tre commedie di Plauto: Pseudolo, Miles Gloriosus e Aulularia.
Madri e spose, vittime di una guerra estenuante (Troiane), oppure non credute nei loro vaticini, proprio perché donne (Cassandra), o che si fanno beffe della credulità degli uomini (Pizia).
Il Plautus di quest’anno vuole essere un omaggio a donne piene di coraggio, come quelle di “Plaza de Mayo”, che non si arrendono di fronte all’arroganza e alla violenza del potere, anteponendo all’osservanza delle leggi, il primato della coscienza, della pietas (Antigone).
Ma questo è anche il Festival delle donne che, tradite nella loro dignità e nel loro amore, non esitano a compiere gesti estremi, pur di denunciare un sistema di valori tutto declinato al maschile (Medea, Didone).
Ci sono poi quelle artefici e vittime del proprio destino, nell’eterna lotta fra maschile e femminile, come rappresentato nell’Orestea di Eschilo.
L’urgenza che l’originalità del pensiero femminile trovi spazio nelle istituzioni, nella politica e nell’economia, così da consentire all’uomo di uscire dal “labirinto” nel quale si avvita il potere, è poi affermata nel mito di Teseo.
Un ruolo non meno significativo è quello giocato dalle donne anche ne Il fu Mattia Pascal.
Un cartellone quasi esclusivamente dedicato al dramma Antico, a conferma della forte ed originale identità del Plautus Festival: il palcoscenico più importante – se non l’unico nel centro-nord Italia – di questo repertorio fondamento di tutta la letteratura drammaturgica occidentale.
Un sentito ringraziamento va alle Compagnie di produzione e a Flavio Albanese, Ettore Bassi, Paolo Bonacelli, Renato Campese, Clara Galante, Valeria Giangottini, Vanessa Gravina, Daniele Pecci, Elisabetta Pozzi, Pino Quartullo, Edoardo Siravo, Massimo Venturiello e a tutti gli attori e attrici che con la loro partecipazione e l’autentica passione per il palcoscenico, onorano il Plautus Festival e, con esso, l’antica e nobile arte del Teatro.
14 LUGLIO, nel Foro Romano: SULLA NAVE DI TESEO di e con Simone Castano – Prima nazionale – Ingresso gratuito
15 LUGLIO, nel Museo Archeologico Nazionale Sarsinate: DIDONIS FABULA di Michele Di Martino, dall’Eneide di Virgilio, con Vanessa Gravina – Prima nazionale – Serata a invito
21 LUGLIO, nel Museo Archeologico Nazionale Sarsinate: MEDEA di J.A. Benda, con Clara Galante – Serata a invito
22 LUGLIO, all’Arena Plautina: IL FU MATTIA PASCAL di Luigi Piandello, con Pino Quartullo
29 LUGLIO, all’Arena Plautina: PSEUDOLO di Tito Maccio Plauto, con Ettore Bassi – Prima nazionale
3 AGOSTO, Arena Plautina: TROIANE di Seneca, di Paolo Bonacelli, Valeria Giangottini, Edoardo Siravo
6 AGOSTO, Arena Plautina: ANTIGONE di Sofocle, di Massimo Venturiello
9 AGOSTO, Arena Plautina: LA MORTE DELLA PIZIA di Friedrich Dürrenmatt, con Daniele Pecci
12 AGOSTO, Arena Plautina: MILES GLORIOSUS di Tito Maccio Plauto, con Flavio Albanese
16 AGOSTO, Arena Plautina: ORESTEA di Eschilo, con Renato Campese, Cinzia Maccagnano, Silvia Siravo, Maurizio Palladino
19 AGOSTO, Arena Plautina: CASSANDRA o del tempo divorato di e con Elisabetta Pozzi
21 AGOSTO, Arena Plautina: AULULARIA Tito Maccio Plauto, con gli Attori Laboratorio Teatrale – Prima nazionale.