L’ARENA DI VERONA CELEBRA PUCCINI
CON LA NUOVA BOHÈME DIRETTA DA ALFONSO SIGNORINI
Venerdì 19 luglio debutta La Bohème, nuova produzione del Festival 2024 per il centenario di Puccini
Sotto ai riflettori la vita e le avventure di un gruppo di amici artisti e squattrinati, la scoperta dell’amore e la fine della gioventù, il tutto in una Parigi incantevole e pullulante di vita alla Vigilia di Natale
In scena, tra arie celebri e musica indimenticabile, il maestro Daniel Oren dirige le stelle dell’opera tra cui Grigolo, Grigoryan, Micheletti, Bellocci e Vinogradov
Firma la regia Alfonso Signorini, melomane e divulgatore appassionato, al suo debutto areniano
Da sinistra: Marta Ugolini, Stefano Trespidi, Cecilia Gasdia, Daniel Oren, Alfonso Signorini
Mancava nell’Anfiteatro veronese dal 2011 e ora torna in Arena per due imperdibili serate, il 19 e il 27 luglio. Al 101° Opera Festival debutta la nuova produzione de La Bohème di Giacomo Puccini, nell’anno del centenario dalla morte del suo autore. Le Scene della vita di bohème, romanzo di Murger, immortalate in quest’opera, raccontano sogni, amicizie, amori, amarezze e crescita di sei giovani spiantati, storie di tutti i giorni, ‘piccole’ e umanissime, divenute grandi e indimenticabili grazie alla musica e all’istinto teatrale di Puccini, sempre vero e attuale.
A raccontarla agli spettatori areniani, nel pieno rispetto del libretto di Illica e Giacosa, è Alfonso Signorini, giornalista e conduttore tv, melomane e divulgatore appassionato, nonché da anni regista d’opera in ascesa, qui al debutto veronese. La nuova produzione di Fondazione Arena di Verona vede alle scene l’esperto Guillermo Nova, autore di una scenografia fedele all’epoca e costruita con materiali trasparenti per mostrare al pubblico diversi piani d’azione che illustrano la quotidianità dei singoli personaggi, anche prima dei fatali incontri che segneranno per sempre le loro vite. La stessa cura per il dettaglio è profusa nei costumi, coordinati dall’areniana Silvia Bonetti, con tagli storici che rimandano alla Francia tra il 1860 e il 1890, come da indicazioni registiche.
Daniel Oren dirige l’Orchestra di Fondazione Arena e il Coro preparato da Roberto Gabbiani nella brillante e raffinatissima partitura di Puccini, mix perfetto di sentimento, umorismo ed energia, con alcune delle melodie più belle e delle arie più celebri e amate di sempre. Questa prima stagionale per il Maestro Oren coincide anche con il 40° anniversario del suo debutto areniano, avvenuto nel 1984 sempre nel segno di Puccini (con Tosca) e proseguito con affetto in circa 550 serate sul podio.
Sul palcoscenico è protagonista un cast che unisce stelle dell’opera e giovani talenti al debutto in Arena: il tenore Vittorio Grigolo è il poeta Rodolfo, il baritono Luca Micheletti l’amico pittore Marcello, innamorati rispettivamente di Mimì, interpretata dal soprano armeno Juliana Grigoryan, e di Musetta, con voce e corpo di Eleonora Bellocci, entrambe alla prima partecipazione al Festival. Gli amici che ne condividono la soffitta parigina sono Alexander Vinogradov (il filosofo Colline) e Fabio Previati (il musicista Schaunard); solisti di regio completano il cast nei ruoli di fianco, come Nicolò Ceriani (Benoit), Salvatore Salvaggio (Alcindoro) e Riccardo Rados (Parpignol). Oltre a numerosi mimi e comparse che animeranno il Quartier Latino, saranno impegnati anche i giovanissimi del Coro di voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani.
Arte e amore senza tempo, La Bohème parla ai più giovani sin dal primo gong che la annuncia al pubblico: alla prima del 19 luglio, il tradizionale rito pre-opera sarà affidato a tre giovani artisti che hanno accettato la ‘sfida’ di raccontare ai loro coetanei il mondo dell’opera grazie ad un progetto social che vede collaborare Fondazione Arena con il settimanale Chi. Dopo aver incuriosito i follower rileggendo caratteri e sogni di Rodolfo, Mimì, Marcello e Musetta, registrando in poche ore oltre 1 milione di visualizzazioni, Samuele Segreto, Zoe Massenti, Antonio Orefice e Jasmin Zangarelli si apprestano a suonare il gong in Arena.
L’opera di Puccini vide la luce nel 1896, con il ventottenne Toscanini a dirigerla, dopo una gestazione lunga tre anni, segnata anche dalla lite con Leoncavallo, autore dei famosi Pagliacci, che stava mettendo in musica lo stesso romanzo di Murger. Un interesse autentico perché anche autobiografico: Puccini condensò il meglio della propria vena melodica, dell’abilità di orchestratore e dell’infallibile senso del teatro, ispirato dai ricordi dei duri anni di studio milanesi, quando condivise sogni e speranze ma anche delusioni e disagi col compagno di stanza Mascagni, altro futuro compositore di successo. Il successo dell’opera di Puccini oscurò inequivocabilmente quella del collega e, dalla prima torinese, La Bohème proseguì il suo cammino sui palcoscenici nel mondo, conquistando anche il cinema. In Arena è l’undicesimo titolo più rappresentato di sempre, per 78 volte tra il 1938 e il 2011, con interpreti storici quali Di Stefano, Tebaldi, Lugo, Scotto, Bastianini, Pavarotti, Vinco, La Scola, Cedolins, Alvarez.
Dopo la Turandot sold-out di giugno, il progetto speciale La Bohème celebra Puccini nel centenario della sua scomparsa; un omaggio che si completerà con le rappresentazioni di Tosca in agosto con un cast stellare, e con l’integrale dei titoli meno noti del maestro lucchese, tuttora in corso al Teatro Filarmonico.
«Puccini è talmente grande e amato nel mondo che non avrebbe nemmeno bisogno di celebrazioni – ha affermato Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena di Verona – ma abbiamo colto l’occasione del centenario per proporre un titolo che mancava in Arena da ben tredici anni. La Bohème è un capolavoro senza tempo, l’amicizia e le emozioni che si sprigionano sul palco sono contagiose Questo progetto speciale, in scena per due serate, è una formula che ci piacerebbe riproporre in futuro per ampliare il repertorio areniano con opere meno frequenti o magari mai rappresentate in Arena. Spero che il pubblico sia felice di questo cast, ricco di giovani artisti ed esordienti, e di questa produzione curata nel dettaglio con passione da Alfonso Signorini e Daniel Oren».
«Proseguono a Verona le celebrazioni del genio di Giacomo Puccini – ha detto l’Assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini, portando i saluti del Sindaco e Presidente di Fondazione Arena Damiano Tommasi –. Da mesi la nostra città sta rendendo omaggio al compositore, nel centenario della sua morte, con numerosi titoli: dal Filarmonico, con La Rondine e il concerto straordinario di marzo, alla prima diffusa della Turandot sold-out. Siamo curiosi di scoprire questa nuova Bohème, opera in cui Puccini va dritto al cuore, capace di parlare ai giovani anche grazie ad un cast di artisti d’eccezione».
«Puccini è stato talmente preciso nella sua partitura, che è impossibile sfuggirvi – ha aggiunto il Maestro Daniel Oren, direttore d’orchestra di questa produzione. – In quest’opera ci sono freschezza, intimità, verità. La giovinezza è il fuoco dell’opera di Puccini, è il segreto che la anima, si respira in ogni nota, si sente, è ciò che la rende sempre attuale e vicina alle persone di ogni epoca. L’Orchestra dell’Arena, tutti gli artisti, ci stanno mettendo davvero tanto amore, ci farà volare alto. Sono felice di tornare qui e felice di lavorare ancora con Alfonso, che è uomo di grandissima cultura, che ama le voci e rispetta l’autore che ha scritto la musica. Sarà una grande Bohème».
«La Bohème è un’opera collettiva: protagonista è la vita intera, resa sul palco da scene d’insieme – ha dichiarato il regista Alfonso Signorini, visibilmente emozionato. – Puccini non lasciava nulla al caso e noi abbiamo scelto di rispettarlo, nell’epoca di scene e costumi e nello spirito di questo lavoro di gruppo che ha coinvolto con il massimo impegno e passione ogni persona sul palco e dietro le quinte. L’impianto è molto rispettoso della tradizione, l’opera non ha bisogno di stravolgimenti, men che meno Bohème: all’interno di una struttura trasparente vive il mondo dell’Ottocento realizzato con cura maniacale, con diverse scene di vita in parallelo, tratte da quadri dagherrotipi e fonti letterarie dell’epoca. La recitazione strizza l’occhio alla modernità ma nella piena fedeltà a Puccini e al romanzo di Murger da cui è tratta l’opera».
Signorini ha concluso ringraziando Fondazione Arena con un ricordo personale: «Un giorno, a Roma, Franco Zeffirelli mi confidò che aveva tanta nostalgia dell’Arena -era appena tornato da una sua Carmen qui; gli chiesi perché e mi rispose che non potevo capire. Oggi l’ho capito. L’Arena è un’esperienza di vita. Ho trovato qui un mondo di alta professionalità e tanta generosità, e una vera famiglia. Sono emozioni che fanno bene al cuore, non si vivono sempre. Sono profondamente grato a Fondazione Arena, ad ogni lavoratore: siamo tutti al servizio di Puccini».
In conferenza stampa è stato inoltre ricordato William Orlandi (scomparso la scorsa settimana), scenografo e costumista di fama internazionale, attivo anche a Verona per diversi anni e autore delle scene dell’ultima produzione areniana de La Bohème.
La Bohème è in scena venerdì 19 e sabato 27 luglio, sempre alle 21.15. Biglietti disponibili a partire da 24 euro.
Info arena.it
Torre del Lago 2018
regia Alfonso Signorini
conductor Alberto Veronesi
Mimì Elena Mosuc
Rodolfo Francesco Demuro
Musetta Lana Kos
Marcello Mauro Bonfanti
Schaunard Daniele Caputo
Colline Alessandro Guerzoni
Benoit Angelo Nardinocchi
Alcindoro Carmine Monaco D’Ambrosia
Parpignol Federico Bulletti
Sergente dei doganieri Filippo Lunetta
Un doganiere Andrea del conte
Scene e costumi Leila Fteita
Disegno luci Valerio Alfieri
Assistente regia Luca Ramacciotti
RENT
Teatro delle Forchette
Mercoledì 12 GIUGNO 2024 ore 21.15
TEATRO G.VERDI FORLIMPOPOLI
Di Jonathan Larson
Regia Stefano Naldi
Coreografie Laura Cappelli
Rent è un musical rock scritto e composto da Jonathan Larson e basato sull’opera La bohème di Giacomo Puccini. Racconta la storia di un gruppo di giovani artisti e musicisti squattrinati che tentano di sopravvivere nel Lower East Side di New York nei giorni nell’atmosfera bohémien dell’Alphabet City vissuti all’ombra dell’AIDS.
La Vigilia di Natale del 1989, New York. La scena si apre all’interno di uno sgangherato appartamento dove Mark, regista indipendente e squattrinato, e Roger, chitarrista ed ex tossicodipendente, sbarcano il lunario vivendo alla giornata. Mark sta tentando di girare il film della sua vita a discapito delle difficoltà economiche e di una madre opprimente. Roger, sul quale aleggia il fantasma della sua ex dopo la scoperta di essere entrambi sieropositivi, sta tentando di comporre una canzone che possa renderlo immortale. Nello stesso palazzo vive Mimì, sfacciata spogliarellista tossicodipendente con l’HIV, che sconvolgerà il fragile equilibrio del musicista. ma nel quartiere dove vivono pende lo sfratto imminente: Benny, loro ex coinquilino recentemente sposato con una ricca borghese, Allison Grey, è diventato il proprietario dell’intera zona e intende trasformarla da rifugio di senza tetto e artisti di strada in un quartiere prestigioso e altolocato. Ma una protesta contro lo sfratto è prevista per la sera stessa; Maureen, poliedrica attrice bisessuale ed ex ragazza di Mark, intende scatenare una rivolta contro lo sgombero. In suo iauto accorre la sua nuova ragazza, Joanne, prestigioso quanto aggressivo avvocato. Tom Collins, professore sieropositivo, filosofo, anarchico e amico comune, è nel frattempo tornato in città. Ma l’incontro con Angel, Drag Queen e percussionista di strada, anch’egli malato di AIDS, sconvolgerà per sempre la sua vita.
Sullo sfondo del disagio economico e sociale sul quale passa l’ombra silenziosa della malattia, i protagonisti della nostra storia cercheranno di trovare ciò per cui vale la pena di lottare e vivere, ricordandosi e ricordandoci che ogni istante va vissuto intensamente perchè ogni momento è…adesso o mai più.
Mark Cohen MATTEO CELLI
Roger Davis STEFANO NALDI
Tom Collins ENRICO PASI
Joanne Jefferson SARA ZECCHINI
Mimi Márquez BEATRICE BUONOCORE
Angel Dumott Schunard GIUSEPPE VERRELLI
Maureen Johnson LAURA CAPPELLI
Benjamin Benny Coffin III MATTIA DELPOPOLO
Paul VINCENZO TURIACO
Gordon DENIS PUSCAS
Anna ARIANNA BACCHI
Steve LUCA CAMARDA
Ali GIORGIA RAGGI
Pam BENEDETTA BENEDETTI
Sue CHIARA ROSSI
BAND LIVE
Andrea Cappelli Pianoforte
Marco Franchini Chitarra
Filippo Sansoni Chitarra & Teatiere
Nicolas Biondini Basso
Filippo Tognarelli Batteria
Cast creativo
ADATTAMENTO ITALIANO e REGIA Stefano Naldi
COREOGRAFIE Laura Cappelli
ASSISTENTE ALLA REGIA Giuseppe Verrelli
VOCAL COACHING E DIREZIONE CORI Mya Fracassini
SCENE E COSTUMI Stefano Naldi
SARTORIA Marco Ceragioli
FONICO Lombardi Amplificazioni
MIXER AUDIO Serena Mandolesi
MICROFONI Laura Leandri
MIXER LUCI Chiara Costa
MIXER VIDEO E DIREZIONE DI PALCO Maria Antonietta Bavila
PRODUZIONE Antonio Sotgia
Per concessione di Music Theatre International
Teatro Coccia 2024 Novara
Mimì Valentina Mastrangelo
Musetta Eleonora Boaretto
Rodolfo Mario Rojas
Marcello Simone Alberghini
Schaunard Italo Proferisce
Colline Abramo Rosalen
Alcindoro/Benoit Matteo Mollica (Accademia Amo)
Parpignol Zheng Hui (Accademia AMO)
Sergente dei doganieri Sergio Rao
Doganiere Federico De Antoni
Venditore ambulante De Valerio Maurizio
Direttore José Luis Gomez
Regia Marco Gandini
Scene Italo Grassi
Costumi Anna Biagiotti
Luci Ivan Pastrovicchio
Maestro del Coro Massimo Fiocchi Malaspina
Coro As.Li.Co
Coro voci bianche Teatro Sociale di Como
Orchestra Filarmonica Italiana
Allestimento del Teatro del Giglio di Lucca
Bologna
DIRETTORE
Francesco Ivan Ciampa
REGIA
Graham Vick
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna
MIMÌ
Benedetta Torre
MUSETTA
Nina Solodovnikova
RODOLFO
Francesco Castoro
MARCELLO
Andrea Vincenzo Bonsignore
SCHAUNARD
Paolo Ingrasciotta
COLLINE
Cristian Saitta
BENOIT/ALCINDORO
Bruno Lazzaretti
PARPIGNOL
Martino Fullone
UN VENDITORE
Cosimo Gregucci
UN DOGANIERE
Sandro Pucci
Produzione Teatro Comunale di Bologna
Teatro Regio di Torino
conductor Massimo de Bernart
regia Ugo Gregoretti
Josella Ligi, Margherita Guglielmi, Maurizio Frusoni, Alberto Rinaldi, Orazio Mori, Giorgio Surjan, Claudio Giombi, Giuseppe Zecchillo, Ivan Del Manto
Mimì JULIANA GRIGORYAN
Musetta ALESSIA PINTOSSI
Rodolfo ALESSANDRO SCOTTO DI LUZIO
Marcello CHRISTIAN FEDERICI
Schaunard CLEMENTE ANTONIO DALIOTTI
Colline ANDREA VITTORIO DE CAMPO
Benoit FABIO BARUZZI
Alcindoro GRAZIANO DELLA VALLE
Parpignol IVAN MERLO
Conductor NICOLA PASZKOWSKI
Director CRISTINA MAZZAVILLANI MUTI
Light designer VINCENT LONGUEMARE
Visual designer DAVID LOOM
Costumes MANUELA MONTI
ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI
CORO DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA
CORO VOCI BIANCHE LUDUS VOCALIS and SCUOLA GUIDO NOVELLO
BANDA MUSICALE CITTADINA DI RAVENNA
Teatro Galli di Rimini
Teatro Alighieri di Ravenna
BH Audio
conductor Michele Mariotti
regia Mario Martone
Rodolfo Jonathan Tetelman
Federica Lombardi Mimì
Musetta Valentina Naforniţă
Marcello Davide Luciano
Schaunard Roberto Lorenzi
Colline Giorgi Manoshvili
Armando Ariostini (Benoît)
Bruno Lazzaretti (Alcindoro)
Giordano Massaro (un venditore ambulante)
Vinicio Cecere (Parpignol)
Daniele Massimi (un doganiere)
Maurizio Cascianelli (sergente dei doganieri)
Coro del Teatro Opera Roma
conductor Roberto Gabbiani
Massimo Palermo 2021
Mimì Desirée Rancatore
Rodolfo Giovanni Sala
Musetta Federica Guida
Marcello Francesco Vultaggio
Schaunard Italo Proferisce
Colline Andrea Comelli
Benoît Alcindoro Luciano Roberti
Parpignol Domenico Ghegghi
Sergente dei doganieri Cosimo Diano
Un doganiere Federico Cucinotta
Un venditore di prugne Carlo Morgante
Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Teatro Massimo
Conductor Fabrizio Maria Incamminati
Maestro del Coro Ciro Visco
Regia Mario Pontiggia
Scene Antonella Conte
Costuni Francesco Zito
Luci Bruno Ciulli
https://ok.ru/video/1602003667664
Aquiles Machado, Fiorenza Cedolins, Manuel Lanza, Daniela Schillaci, José Fardilha, G. Battista Parodi
Conductor Daniel Oren
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Stage Director Jonathan Miller
Stage Designer Dante Ferretti
Costume Designer Gabriella Pescucci
Lightning Designer Guido Levi
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May 2021
10
Puccini’s La Bohème
Recorded live on January 16, 1982
11
Mozart’s Don Giovanni
Recorded live on April 5, 1990
12
Wagner’s Tristan und Isolde
Recorded live on December 18, 1999
13
Strauss’s Der Rosenkavalier
Transmitted live on January 9, 2010
14
The Audition
There is no program for this presentation.
15
Rossini’s Il Barbiere di Siviglia
Transmitted live on November 22, 2014
16
Donizetti’s Roberto Devereux
Transmitted live on April 16, 2016
April 2021
26
Puccini’s La Bohème
Transmitted live on February 24, 2018
27
Lehár’s The Merry Widow
Transmitted live on January 17, 2015
28
Giordano’s Andrea Chénier
Recorded live on October 15, 1996
29
Massenet’s Manon
Transmitted live on October 26, 2019
30
Verdi’s La Traviata
Recorded live on March 28, 1981
May 2021
1
Cilea’s Adriana Lecouvreur
Transmitted live on January 12, 2019
2
Puccini’s La Rondine
Transmitted live on January 10, 2009
https://my.mail.ru/mail/amam70mm/video/10/215.html
Torino 1996
Conductor Daniel Oren
Regia Giuseppe Patroni Griffi
Mimi Mirella Freni
Rodolfo Luciano Pavarotti
Marcello Lucio Gallo
Musetta Anmarita Taliento
Colline Nicolai Ghiaurov
Schaunard Pietro Spagnoli
Benoît Claudio Ottino
Alcindoro Alfredo Mariotti
Parpignol Davide Livermore
Sergant Ignazi DeSimone
Zöllner Mauro Barra
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https://my.mail.ru/mail/lubov_200688/video/20/883.html
CONDUCTOR
Nicola Luisotti
PRODUCTION
Franco Zeffirelli
SET DESIGNER
Franco Zeffirelli
COSTUME DESIGNER
Peter J. Hall
LIGHTING DESIGNER
Gil Wechsler
Marcello
Ludovic Tézier
Rodolfo
Ramón Vargas
Colline
Oren Gradus
Schaunard
Quinn Kelsey
Benoit
Paul Plishka
Mimì
Angela Gheorghiu
Parpignol
Meredith Derr
Alcindoro
Paul Plishka
Musetta
Ainhoa Arteta
Customhouse sergeant
Robert Maher
Customhouse officer
Richard Pearsonì
February 2021
15
Puccini’s La Bohème
Transmitted live on April 5, 2008
16
Verdi’s Falstaff
Recorded live on October 10, 1992
17
Mascagni’s Cavalleria Rusticana and Leoncavallo’s Pagliacci
Recorded live on April 5, 1978
18
Puccini’s Tosca
Recorded live on March 27, 1985
19
Mozart’s Don Giovanni
Recorded live on April 5, 1990
20
Bizet’s Carmen
Recorded live on March 25, 1997
21
Puccini’s Turandot
Transmitted live on November 7, 2009
Opera Marseille 2020
Paolo Arrivabeni Conductor
Enea Scala Rodolfo
Angélique Boudeville Mimi
Alexandre Duhamel Marcello
Régis Mengus Schaunard
Alessandro Spina Colline
Antoine Garcin Benoit
Jean-Luc Epitalon Alcindoro
Lucrezia Drei Musetta
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28
Puccini’s La Bohème
Recorded live on March 15, 1977
29
Puccini’s Tosca
Recorded live on December 19, 1978
30
Verdi’s Rigoletto
Recorded live on December 15, 1981
31
Verdi’s Ernani
Recorded live on December 17, 1983
1
Verdi’s Il Trovatore
Recorded live on October 15, 1988
2
Verdi’s Un Ballo in Maschera
Recorded live on January 26, 1991
3
Donizetti’s L’Elisir d’Amore
Recorded live on November 16, 1991
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https://ok.ru/video/1047966648949
CONDUCTOR
Stefano Ranzani
REGIA
Franco Zeffirelli
SET DESIGNER
Franco Zeffirelli
COSTUME DESIGNER
Peter J. Hall
LIGHTING DESIGNER
Gil Wechsler
STAGE DIRECTOR
J. Knighten Smit
Marcello
Massimo Cavalletti
Rodolfo
Vittorio Grigolo
Colline
Oren Gradus
Schaunard
Patrick Carfizzi
Benoit
Donald Maxwell
Mimì
Kristine Opolais
Parpignol
Daniel Clark Smith
Alcindoro
Donald Maxwell
Musetta
Susanna Phillips
Customhouse sergeant
Jason Hendrix
Customhouse officer
Joseph Turi
Montecarlo 2020
Mimi Irina Lungu
Musetta Mariam Battistelli
Rodolfo, a poet Andeka Gorrotxategi
Marcello, a painter Davide Luciano
Schaunard, a musician Boris Pinkhassovitch
Colline, a philosopher Nicolas Courjal
Benoît, their landlord Fabrice Alibert
Alcindoro, a state councillor Guy Bonfiglio
A sergeant Vincenzo Cristofoli
A customs officer Fabio Bonavita
Parpignol, a toy vendor Vincenzo Di Nocera
Monté Carlo Opera Choir and Children’s Choir of the Rainier Music Academy III
Monté Carlo Philharmonic Orchestra
Conductor Daniele Callegari
Regia Jean-Louis Grinda
Set Designer Rudy Sabounghi
Costume Designer Diane Belugou
Lighting Designer Laurent Castaingt
Chorus Master Stefano Visconti
Musical research Samuele Pala
Assistant director Vanessa d’Ayral de Sérignac
Assistant set designer Julien Soulier
Gran Teatro Torre del Lago 2014
Daniela Dessì, Alida Berti, Fabio Armiliato, Alessandro Luongo
Orchestra e Coro Festival Puccini
Direttore Valerio Galli
Scene Luciano Ricceri
Costumi Cristina Da Rold
Luci Valerio Alfieri
Regia Ettore Scola
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https://ok.ru/video/1346877196917
Recorded live on January 16, 1982
Jose Carreras, Teresa Stratas, Renata Scotto, Richard Stilwell, Allan Monk, James Morris, Italo Tajo
Conductor James Levine
Metropolitan Opera Orchestra
Metropolitan Opera Chorus
Chorus Master David Stivender
Stage Director Franco Zeffirelli
Stage Designer Franco Zeffirelli
Costume Designer Peter J.Hall
Lightning Designer Gil Wechsler
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Met 2018
Conductor
Marco Armiliato
Regia
Franco Zeffirelli
Set designer
Franco Zeffirelli
Costume designer
Peter J. Hall
Lighting designer
Gil Wechsler
Revival stage director
Gregory Keller
Marcello
Lucas Meachem
Rodolfo
Michael Fabiano
Colline
Matthew Rose
Schaunard
Alexey Lavrov
Benoit
Paul Plishka
Mimì
Sonya Yoncheva
Parpignol
Gregory Warren
Alcindoro
Paul Plishka
Musetta
Susanna Phillips
Customhouse sergeant
Jason Hendrix
Customhouse officer
Joseph Turi
July 2020
6
Puccini’s La Bohème
Transmitted live on February 24, 2018
7
Verdi’s Il Trovatore
Recorded live on October 15, 1988
8
Mozart’s Così fan tutte
Transmitted live on April 26, 2014
9
Zandonai’s Francesca da Rimini
Transmitted live on March 16, 2013
10
Tchaikovsky’s Eugene Onegin
Transmitted live on October 5, 2013
11
Puccini’s Madama Butterfly
Transmitted live on November 9, 2019
12
Wagner’s Tristan und Isolde
Recorded live on December 18, 1999
Arcimboldi 2003
Conductor Bruno Bartoletti
Regia Franco Zeffirelli
Rodolfo Marcelo Alvarez
Marcello Robert Servile
Matteo Peirone
Angelo Romero
Gallardo Domas
https://metoperafree.brightcove.services/?videoId=6152411577001
Met Opera 1977
Mimì Renata Scotto
Rodolfo Luciano Pavarotti
Musetta Maralin Niska
Marcello Ingvar Wixell
Schaunard Allan Monk
Colline Paul Plishka
Benoit Italo Tajo
Alcindoro Andrea Velis
Regia Pier Luigi Pizzi
Conductor James Levine
Wien January 2020
Roberto Alagna (Rodolfo)
Maria Agresta (Mimì)
Artur Ruciński (Marcello)
Susanna Philips (Musetta)
Eliot Madore (Schaunard)
Christian Van Horn (Colline)
Donald Maxwell (Benoit)
Franco Zefirelli Regia
Marco Armiliato Conductor
May 2020
1
La Bohème (Vorstellung vom 22. Dezember 2019)*
Dirigent: Marco Armiliato | Inszenierung: Franco Zeffirelli
u. a. mit Stefan Pop (Rodolfo), Irina Lungu (Mimì), Mariam Battistelli (Musetta), Marco Caria (Marcello), Samuel Hasselhorn (Schaunard), Ryan Speedo Green (Colline), Marcus Pelz (Benoit/Alcindoro)
2
Wagners Nibelungenring für Kinder (Vorstellung vom November 2007)*
Dirigent: Jendrik Springer | Inszenierung: Matthias von Stegmann
u. a. mit Ildikó Raimondi (Brünnhilde), Herwig Pecoraro (Siegfried), Adrian Eröd (Wotan), Daniela Fally (Waldvögelein), Janusz Monarcha (Fafner)
2
Fidelio (Vorstellung vom 9. Juni 2015)*
Dirigent: Adam Fischer | Inszenierung: Otto Schenk
u. a. mit Robert Dean Smith (Florestan), Nina Stemme (Leonore),
Sebastian Holecek (Don Fernando), Jochen Schmeckenbecher (Don Pizarro), Lars Woldt (Rocco), Annika Gerhards (Marzelline)
3
Pelléas et Mélisande (Vorstellung vom 30. Juni 2017)*
Dirigent: Alain Altinoglu | Inszenierung: Marco Arturo Marelli
u. a. mit Franz-Josef Selig (Arkel), Bernarda Fink (Geneviève), Adrian Eröd (Pelléas), Simon Keenlyside (Golaud), Olga Bezsmertna (Mélisande), Maria Nazarova (Yniold)
4
Don Quixote (Vorstellung vom 8. und 31. Mai 2016)
Dirigent: Kevin Rhodes | Choreographie: Rudolf Nurejew |
u. a. mit Kamil Pavelka (Don Quixote), Maria Yakovleva (Kitri/Dulcinea),
Denys Cherevychko (Basil), Ketevan Papava (Eine Straßentänzerin), Roman Lazik (Espada),Mihail Sosnovschi (Ein Zigeuner), Olga Esina (Die Königin der Dryaden),Kiyoka Hashimoto (Amor)
Eine Aufzeichnung des ORF in Kooperation mit Unitel.
5
Eugen Onegin (Vorstellung vom 26. November 2019)*
Dirigent: Michael Güttler | Inszenierung: Falk Richter
u. a. mit Marina Rebeka (Tatjana), Margarita Gritskova (Olga),
Boris Pinkhasovich (Eugen Onegin), Pavol Breslik (Lenski), Ferruccio Furlanetto (Fürst Gremin)
6
I puritani (Vorstellung vom 10. März 2015)*
Dirigent: Marco Armiliato | Inszenierung: John Dew
u. a. mit Olga Peretyatko (Elvira), Carlos Álvarez (Sir Riccardo Forth),
John Tessier (Lord Arturo Talbo), Jongmin Park (Sir Giorgio)
7
Werther (Vorstellung vom 31. März 2017)*
Dirigent: Frédéric Chaslin | Inszenierung: Andrei Serban
u. a. mit Ludovic Tézier (Werther), Sophie Koch (Charlotte), Adrian Eröd (Albert), Alexandru Moisiuc (Le Bailli), Maria Nazarova (Sophie)
8
Peer Gynt (Vorstellung vom 4. Dezember 2018)
Dirigent: Simon Hewett | Choreographie: Edward Clug
u. a. mit Jakob Feyferlik (Peer Gynt), Alice Firenze (Solveig), Eno Peci (Der Tod), Zsolt Török (Ein Hirsch), Franziska Hollinek (Åse, Peer Gynts Mutter),
Ioanna Avraam (Ingrid, die Braut), Nikisha Fogo (Die Frau in Grün)
Eine Aufzeichnung der Wiener Staatsoper in Kooperation mit ORF III und Unitel.
9
Die Zauberflöte für Kinder (Vorstellung vom 28. Februar 2003)
Dirigent: Seiji Ozawa | Regie: Diana Kienast
u. a. mit Walter Fink (Sarastro), Arnold Bezuyen (Tamino), Marlis Petersen (Königin der Nacht), Genia Kühmeier (Pamina), Hans Peter Kammerer (Papageno), Ileana Tonca (Papagena), Herwig Pecoraro (Monostatos)
Eine Aufzeichnung des ORF.
9
Der Freischütz (Vorstellung vom 11. September 2018)*
Dirigent: Sebastian Weigle | Inszenierung: Christian Räth
u. a. mit Samuel Hasselhorn (Ottokar), Anna Gabler (Agathe), Chen Reiss (Ännchen), Tomasz Konieczny (Caspar), Christopher Ventris (Max), Hans Peter Kammerer (Samiel)
10
Il barbiere di Siviglia (Vorstellung vom 21. Mai 2019)*
Dirigent: Evelino Pidò | Inszenierung: Günther Rennert
u. a. mit Juan Diego Flórez (Graf Almaviva), Paolo Rumetz (Bartolo),
Margarita Gritskova (Rosina), Rafael Fingerlos (Figaro)
11
Schwanensee (Vorstellung vom 16. März 2014)
Dirigent: Alexander Ingram | Choreographie: Rudolf Nurejew
u. a. mit Vladimir Shishov (Prinz Siegfried), Olga Esina (Odette/Odile),
Eno Peci (Zauberer Rotbart)
Eine Aufzeichnung des ORF in Kooperation mit Unitel.
12
Ariadne auf Naxos (Vorstellung vom 23. Oktober 2014)
Dirigent: Christian Thielemann | Inszenierung: Sven-Eric Bechtolf
u. a. mit Soile Isokoski (Primadonna/Ariadne), Johan Botha (Tenor/Bacchus),
Sophie Koch (Der Komponist), Daniela Fally (Zerbinetta)
Eine Aufzeichnung der Wiener Staatsoper in Kooperation mit Unitel.
13
Don Pasquale (Vorstellung vom 21. April 2016)
Dirigent: Evelino Pidò | Inszenierung: Irina Brook
u. a. mit Michele Pertusi (Don Pasquale), Valentina Naforniţă (Norina),
Adam Plachetka (Doktor Malatesta), Juan Diego Flórez (Ernesto)
Eine Aufzeichnung der Wiener Staatsoper in Kooperation mit ORF III und Unitel.
14
Das Rheingold (Vorstellung vom 8. Jänner 2019)*
Dirigent: Axel Kober | Inszenierung: Sven-Eric Bechtolf
u. a. mit Tomasz Konieczny (Wotan), Clemens Unterreiner (Donner), Jörg Schneider (Froh), Norbert Ernst (Loge), Jochen Schmeckenbecher (Alberich), Herwig Pecoraro (Mime), Jongmin Park (Fasolt), Sorin Coliban (Fafner), Sophie Koch (Fricka), Anna Gabler (Freia), Monika Bohinec (Erda)
15
Die Walküre (Vorstellung vom 8. April 2018)*
Dirigent: Adam Fischer | Inszenierung: Sven-Eric Bechtolf
u. a. mit Christopher Ventris (Siegmund), Jongmin Park (Hunding),
Tomasz Konieczny (Wotan), Simone Schneider (Sieglinde), Iréne Theorin (Brünnhilde), Michaela Schuster (Fricka)
16
Pünktchen und Anton (Vorstellung vom 8. Mai 2010)*
Dirigent: Friedrich Pfeiffer | Inszenierung: Matthias von Stegmann
u. a. mit Daniela Fally (Pünktchen), Roxana Constantinescu (Anton),
Ioan Holender (Herr Pogge), Ildikó Raimondi (Frau Pogge)
16
Don Pasquale (Vorstellung vom 31. Oktober 2016)*
Dirigent: Frédéric Chaslin | Inszenierung: Irina Brook
u. a. mit Michele Pertusi (Don Pasquale), Valentina Naforniţă (Norina),
Alessio Arduini (Doktor Malatesta), Dmitry Korchak (Ernesto)
17
Siegfried (Vorstellung vom 4. Juni 2015)*
Dirigent: Simon Rattle | Inszenierung: Sven-Eric Bechtolf
u. a. mit Stephen Gould (Siegfried), Evelyn Herlitzius (Brünnhilde),
Tomasz Konieczny (Der Wanderer), Richard Paul Fink (Alberich), Janina Baechle (Erda), Herwig Pecoraro (Mime), Mikhail Petrenko (Fafner)
18
Götterdämmerung (Vorstellung vom 5. Juni 2017)*
Dirigent: Peter Schneider | Inszenierung: Sven-Eric Bechtolf
u. a. mit Stefan Vinke (Siegfried), Petra Lang (Brünnhilde), Regine Hangler (Gutrune), Falk Struckmann (Hagen), Marcus Eiche (Gunther), Jochen Schmeckenbecher (Alberich), Waltraud Meier (Waltraute)
19
Der Freischütz (Vorstellung vom 14. Juni 2018)
Dirigent: Tomáš Netopil | Inszenierung: Christian Räth
u. a. mit Adrian Eröd (Ottokar), Camilla Nylund (Agathe), Daniela Fally (Ännchen), Alan Held (Caspar), Andreas Schager (Max), Hans Peter Kammerer (Samiel)
Eine Aufzeichnung des ORF in Kooperation mit Unitel.
20
Der Nussknacker (Vorstellung vom 7. Oktober 2012)
Dirigent: Paul Connelly | Choreographie: Rudolf Nurejew
u. a. mit Liudmila Konovalova (Clara), Vladimir Shishov (Drosselmeyer/Der Prinz), Emilia Baranowicz (Luisa), Davide Dato (Fritz)
Eine Aufzeichnung des ORF in Kooperation mit Unitel.
21
Don Giovanni (Vorstellung vom 20. Jänner 2018)*
Dirigent: Sascha Goetzel | Inszenierung: Jean-Louis Martinoty
u. a. mit Ludovic Tézier (Don Giovanni), Dan Paul Dumitrescu (Il Commendatore), Ekaterina Siurina (Donna Anna), Jinxu Xiahou (Don Ottavio), Annette Dasch (Donna Elvira), Luca Pisaroni (Leporello), Valentina Naforniţă (Zerlina), Clemens Unterreiner (Masetto)
22
Idomeneo (Vorstellung vom 22. Februar 2019)
Dirigent: Tomáš Netopil | Inszenierung: Kasper Holten
u. a. mit Bernard Richter (Idomeneo), Rachel Frenkel (Idamante), Irina Lungu (Elettra), Valentina Naforniţă (Ilia), Pavel Kolgatin (Arbace)
Eine Aufzeichnung der Wiener Staatsoper in Kooperation mit ORF III.
23
Patchwork (Vorstellung vom 29. Jänner 2017)*
Dirigent: Witolf Werner | Inszenierung: Silvia Armbruster
u. a. mit Stephanie Houtzeel (Vera), Clemens Unterreiner (Niko), Wolfram Igor Derntl (Tom), Hyuna Ko (Melanie); Kinder der Opernschule der Wiener Staatsoper
23
Arabella (Vorstellung vom 18. Dezember 2014)*
Dirigent: Ulf Schirmer | Inszenierung: Sven-Eric Bechtolf
u. a. mit Wolfgang Bankl (Graf Waldner), Carole Wilson (Adelaide),
Anne Schwanewilms (Arabella), Genia Kühmeier (Zdenka), Tomasz Konieczny (Mandryka), Daniela Fally (Fiakermilli)
24
Die Zauberflöte (Vorstellung vom 29. Dezember 2017)*
Dirigent: Adam Fischer | Inszenierung: Moshe Leiser, Patrice Caurier
u. a. mit Jörg Schneider (Tamino), René Pape (Sarastro), Hila Fahima (Königin der Nacht), Olga Bezsmertna (Pamina), Ileana Tonca (Papagena), Thomas Tatzl (Papageno)
25
Don Giovanni (Vorstellung vom 29. Jänner 2017)*
Dirigent: Adam Fischer | Inszenierung: Jean-Louis Martinoty
u. a. mit Simon Keenlyside (Don Giovanni), Sorin Coliban (Il Commendatore), Irina Lungu (Donna Anna), Benjamin Bruns (Don Ottavio), Dorothea Röschmann (Donna Elvira), Erwin Schrott (Leporello),
Ileana Tonca (Zerlina), Manuel Walser (Masetto)
26
La fille du régiment (Vorstellung vom 25. September 2016)*
Dirigent: Evelino Pidò | Inszenierung und Kostüme: Laurent Pelly
u. a. mit Julie Fuchs (Marie), John Tessier (Tonio), Donna Ellen (Marquise de Berkenfield), Carlos Álvarez (Sulpice), Marcus Pelz (Hortensius)
27
Salome (Vorstellung vom 24. Jänner 2020)*
Dirigent: Michael Boder | Inszenierung: Boleslaw Barlog
u. a. mit Lise Lindstrom (Salome), Herwig Pecoraro (Herodes), Waltraud Meier (Herodias), Michael Volle (Jochannan), Carlos Osuna (Narraboth)
28
Tristan und Isolde (Vorstellung vom 18. Jänner 2015)*
Dirigent: Peter Schneider | Inszenierung: David McVicar
u. a. mit Peter Seiffert (Tristan), Iréne Theorin (Isolde), Albert Dohmen (König Marke), Tomasz Konieczny (Kurwenal), Gabriel Bermúdez (Melot), Petra Lang (Brangäne)
29
Don Giovanni (Vorstellung vom 1. November 2015)*
Dirigent: Adam Fischer | Inszenierung: Jean-Louis Martinoty
u. a. mit Mariusz Kwiecien (Don Giovanni), Sorin Coliban (Il Commendatore),
Marina Rebeka (Donna Anna), Benjamin Bruns (Don Ottavio), Juliane Banse (Donna Elvira), Erwin Schrott (Leporello), Andrea Carroll (Zerlina), Jongmin Park (Masetto)
30
Cinderella – Wiener Fassung für Kinder (Vorstellung vom 28. Jänner 2018)*
Dirigent: Witolf Werner | Inszenierung: Birgit Kajtna
u. a. mit Bryony Dwyer (Cinderella), Caroline Wenborne (Griselda), Ulrike Helzel (Zibaldona), Simina Ivan (Stiefmutter), Bongiwe Nakani (Emeline), Pavel Kolgatin (Prinz), Dan Paul Dumitrescu (König), Rafael Fingerlos (Minister), Alma Deutscher (Solovioline und Klavier)
30
Le nozze di Figaro (Vorstellung vom 25. November 2014)*
Dirigent: Sascha Goetzel | Inszenierung: Jean-Louis Martinoty
u. a. mit Luca Pisaroni (Conte d’Almaviva), Olga Bezsmertna (Contessa d’Almaviva), Anita Hartig (Susanna), Adam Plachetka (Figaro), Rachel Frenkel (Cherubino)
31
Arabella (Vorstellung vom 17. März 2017)*
Dirigent: Peter Schneider | Inszenierung: Sven-Eric Bechtolf
u. a. mit Wolfgang Bankl (Graf Waldner), Stephanie Houtzeel (Adelaide),
Camilla Nylund (Arabella), Chen Reiss (Zdenka), Bo Skovhus (Mandryka),
Daniela Fally (Fiakermilli)
* Eine Aufzeichnung der Wiener Staatsoper.
Daniela Dessì (Mimì)
Patrizia Ciofi (Musetta)
Renato Girolami (Marcello)
Erwin Schrott (Colline)
Andrea Bocelli (Rodolfo)
Davide Damiani (Schaunard)
Orazio Mori (Benoît)
Angelo Nardinocchi (Alcindoro)
Carlo Cauli (Parpignol)
Antonello Pippia (Sergente doganieri)
Gianluca Valenti (Doganiere)
Giampaolo Piga (Venditore)
Cagliari 1998
Orchestra e Coro dell’Istituzione
Conductor Steven Mercurio
Choir Conductor Paolo Vero
Regia Lorenzo Mariani
Scene e costumi Pierluigi Samaritani
Teatro Lirico Cagliari
Teatro Massimo Bellini Catania prioduction
http://www.teatromassimo.it/teatro-massimo-tv-567/la-boheme.html
Terme di Caracalla, stagione estiva 2015
DIRETTORE Paolo Arrivabeni
REGIA, SCENE, COSTUMI, LUCI Davide Livermore
MAESTRO DEL CORO Roberto Gabbiani
MIMI’ Serena Farnocchia
RODOLFO Abdellah Lasri
MARCELLO Julian Kim
SHAUNARD Alessio Arduini
COLLINE Carlo Cigni
MUSETTA Rosa Feola
BENOIT Roberto Accurso
PARPIGNOL Giordano Massaro
ALCINDORO Roberto Accurso
SERGENTE Francesco Luccioni
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
Conductor Aldo Sisillo
Director Leo Nucci
Set Carlo Centolavigna
Costumes Artemio Cabassi
Lights Claudio Schmid
Director Assistant Salvo Piro
Chorus Master Stefano Colò
White Voices Chorus Master Paolo Gattolin
Orchestra Filarmonica Italiana
Coro Lirico di Modena
Voci Bianche della Fondazione Teatro Comunale di Modena
In collaboration with La Carovana school
CO-PRODUCTION
Fondazione Teatro Comunale di Modena
Fondazione Teatri di Piacenza
Fondazione Pergolesi Spontini
Opéra de Marseille
NUOVO ALLESTIMENTO
#IoRestoaCasa #IoRestoaCasa #IoRestoaCasa #IoRestoaCasa #IoRestoaCasa #IoRestoaCasa
Buona visione e buon ascolto Good vision and good listening Gute Sicht und gutes Zuhören Boa visão e boa audição Bonne vision et bonne écoute Buena visión y buena escucha Хорошее зрение и хорошее слушание رؤية جيدة واستماع جيد 良好的视野和良好的倾听 अच्छी दृष्टि और अच्छा सुनना
TCBO: La bohème vince il XXXVIII Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2018
Miglior cantante Federica Lombardi, protagonista del Don Giovanni
L’Associazione Nazionale Critici Musicali ha reso noti ieri, domenica 14 aprile, i nomi dei vincitori del XXXVIII premio della critica musicale “Franco Abbiati” per il 2018.
La giuria ha scelto come miglior spettacolo La bohème di Giacomo Puccini, andato in scena al Teatro Comunale di Bologna con la direzione di Michele Mariotti, la regia di Graham Vick e uno straordinario gruppo di giovani interpreti.
«Sono orgoglioso di questo importante riconoscimento – dice il Sovrintendente Fulvio Macciardi – che premia l’impegno profuso da tutti i lavoratori del Teatro Comunale di Bologna. I miei più sentiti complimenti e ringraziamenti a Michele Mariotti, a Graham Vick e a tutti gli interpreti di entrambi i cast per l’ottimo risultato raggiunto. Senza dimenticare naturalmente l’Orchestra, il Coro, il Coro di Voci Bianche, la Scuola dell’Opera, i tecnici e i laboratori del Teatro che hanno realizzato la scenografia dello spettacolo, che rivedremo in scena nella prossima stagione del Comunale. Grazie anche all’Associazione Nazionale Critici Musicali, che con dedizione continua a seguire l’attività di tutti i teatri e festival italiani, sostenendone la qualità con uno sguardo libero e indipendente».
Miglior cantante (insieme a Ildar Abdrazakov) è il soprano Federica Lombardi, che al Comunale nel 2018 ha interpretato il ruolo di Donna Anna nel Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart con la direzione di Michele Mariotti e la regia di Jean–François Sivadier.
Il Teatro Comunale di Bologna rivolge le più vive congratulazioni a tutti i vincitori del XXXVIII Premio Abbiati.
Dopo il successo di pubblico e critica delle prime recite, arriva sia sul grande che sul piccolo schermo La bohèmedi Giacomo Puccini, che ha inaugurato la Stagione 2018 del Teatro Comunale di Bologna nel nuovo allestimento firmato da Graham Vick e diretto da Michele Mariotti. Lo spettacolo, ripreso da Rai Cultura, sarà trasmesso in diretta nei cinema del circuito All’Opera di Rai Com mercoledì 24 gennaio alle 20.00 e in differita su Rai 5 giovedì 25 gennaio alle 21.15.
Scorcio di vita della gioventù parigina ottocentesca, dalle atmosfere crepuscolari, La bohème debutta al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1896; sul podio il ventinovenne Arturo Toscanini. Il successo è immediato e trionfale. A Bologna l’opera arriva in scena qualche mese dopo con lo stesso direttore d’orchestra: è il 4 novembre di quell’anno. Nella Bohème Puccini guarda ai lavori dell’ultimo Verdi, delineando una struttura drammaturgicamente e musicalmente molto libera, con una successione agevole tra arie e recitativi che gli permette di tratteggiare un quadro di profondo realismo, di cui sono protagonisti quattro ragazzi in lotta con l’inesorabile fuggevolezza del tempo. Al compositore lucchese interessano soprattutto quei momenti del quotidiano, vissuto dai personaggi, che procedono in modo discontinuo a seconda delle situazioni e dei diversi punti di vista. Un trattamento nuovo dell’intreccio drammatico-musicale che apre le porte a una dimensione comunicativa che sarà propria del cinema, della radio e della televisione.
Questo allestimento inaugurale del Comunale di Bologna con la firma di Graham Vick – considerato il regista più esperto e “rivelatore” degli ultimi decenni – fa riscoprire nel capolavoro pucciniano i dettagli, le “piccole cose” che fanno la differenza: il regista investe infatti molto nelle doti attoriali dei cantanti e nei rapporti tra i personaggi. Le scene e i costumi dell’opera sono di Richard Hudson e le luci di Giuseppe Di Iorio.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Comunale sale per la sua terza inaugurazione come Direttore musicale Michele Mariotti, impegnato per la prima volta in un titolo pucciniano. Il Coro e il Coro di Voci Bianche del Comunale sono preparati rispettivamente da Andrea Faidutti e Alhambra Superchi.
Il cast di Bohème è formato da giovani interpreti pressoché coetanei dei protagonisti della vicenda: nel ruolo di Mimì è impegnata Mariangela Sicilia, in quello del poeta Rodolfo Francesco Demuro, Musetta è Hasmik Torosyan e il pittore Marcello è Nicola Alaimo. Con loro sul palco Andrea Vincenzo Bonsignore (Schaunard), Evgeny Stavinsky (Colline), Bruno Lazzaretti (Benoit / Alcindoro) e Guang Hi (Parpignol).
Lo spettacolo, in scena sino al 28 gennaio, è realizzato grazie al contributo di Automobili Lamborghini, che sceglie di sostenere per la terza stagione consecutiva il Teatro Comunale, dopo l’Attila inaugurale del 2016 e laLucia di Lammermoor del 2017, e che conferma l’impegno col Teatro nei confronti della formazione grazie al progetto “Tracce musicali”. LA BOHÈME
(Scene da La vie de Bohème di Henry Murger)
Musica di Giacomo Puccini
Direttore Michele Mariotti
Regia Graham Vick
Scene e Costumi Richard Hudson
Luci Giuseppe Di Iorio
Assistente alla regia Lorenzo Nencini
Assistente alle scene Justin Arienti
Assistente ai costumi Elena Cicorella
Maestro del Coro di Voci bianche Alhambra Superchi
Maestro del Coro Andrea Faidutti
Nuova produzione del TCBO
Orchestra, Coro, Coro di Voci Bianche e Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna
Personaggi e Interpreti
Mimì Mariangela Sicilia
Musetta Hasmik Torosyan
Rodolfo Francesco Demuro
Marcello Nicola Alaimo
Schaunard Andrea Vincenzo Bonsignore
Colline Evgeny Stavinsky
Benoit / Alcindoro Bruno Lazzaretti
Parpignol Guang Hu
Sergente dei doganieri Michele Castagnaro
Un doganiere Raffaele Costantini
Un venditore Martino Fullone
del Teatro Comunale di Bologna.
Sul podio Michele Mariotti, regia di Graham VickIn scena dal 19 al 28 gennaio, con trasmissioni su Rai5, Radio3 Rai e nei cinema
Per l’inaugurazione della stagione lirica “ON” 2018, in programma venerdì 19 gennaio alle 20.00, il Teatro Comunale di Bologna mette in scena una delle opere più celebri di Giacomo Puccini: La bohème, scene liriche in quattro quadri su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica dal romanzo Scènes de la vie de bohème di Henry Murger, presentata in un nuovo allestimento firmato da Graham Vick e con Michele Mariotti sul podio. Con questa produzione, il regista inglese e il Direttore musicale del Teatro felsineo tornano a lavorare insieme dopo il successo del Guillaume Tell rossiniano del 2014. Lo spettacolo, ripreso da Rai Cultura, sarà trasmesso in diretta nei cinema del circuito All’Opera di Rai Com il 24 gennaio ore 20.00 e in differita su Rai 5 il 25 gennaio ore 21.15. La “prima” di venerdì 19 gennaio ore 20.00 sarà trasmessa in diretta su Radio 3 Rai.
Scorcio di vita della gioventù parigina ottocentesca, dalle atmosfere crepuscolari, La bohème debutta al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1896; sul podio il ventinovenne Arturo Toscanini. Il successo è immediato e trionfale. A Bologna l’opera arriva in scena qualche mese dopo con lo stesso direttore d’orchestra: è il 4 novembre di quell’anno. Nella Bohème Puccini guarda ai lavori dell’ultimo Verdi, delineando una struttura drammaturgicamente e musicalmente molto libera, con una successione agevole tra arie e recitativi che gli permette di tratteggiare un quadro di profondo realismo, di cui sono protagonisti quattro ragazzi in lotta con l’inesorabile fuggevolezza del tempo. Al compositore lucchese interessano soprattutto quei momenti del quotidiano, vissuto dai personaggi, che procedono in modo discontinuo a seconda delle situazioni e dei diversi punti di vista. Un trattamento nuovo dell’intreccio drammatico-musicale che apre le porte a una dimensione comunicativa che sarà propria del cinema, della radio e della televisione.
Questo allestimento inaugurale del Comunale di Bologna porta la firma di Graham Vick – considerato il regista più esperto e “rivelatore” degli ultimi decenni – reduce dal successo allo scorso Festival Verdi di Parma con loStiffelio, produzione che ha visto anche l’apprezzata e intensa partecipazione dell’Orchestra e del Coro del Comunale. Se Vick è solito cercare nei grandi capolavori i dettagli minori, le “piccole cose” che fanno la differenza, questa produzione non fa eccezione: il regista investe infatti molto nelle doti attoriali dei cantanti e nei rapporti tra i personaggi. «La bohème è un’opera per attori-cantanti, tutta basata com’è sulla parola; non è assolutamente spettacolare – dice Graham Vick –. Una grande opera d’arte: per questo vale sempre la pena di tornare a interrogarla, di lavorarci sopra; cosa che non capita con altri titoli. Se all’inizio La bohème appare un po’ impermeabile a nuovi punti di vista, e sembra essere solo quello che è, a esaminarla nel dettaglio svela una costruzione mirabile. È tutto talmente preciso e minuzioso: parola, musica, drammaturgia, un meccanismo (non meccanico, però) perfetto. Fondamentale per La bohème – prosegue il regista – è che la compagnia di canto sia giovane, fresca; e qui a Bologna lo è: sono tutti attori bravi che stanno lavorando insieme per la migliore riuscita dello spettacolo. E poi c’è Michele Mariotti: mi piace lavorare con lui, ama scavare nella parola e nella musica, crede che il teatro debba comunicare qualcosa d’importante, di vivo, di forte. E questa è la cosa che amo di più in assoluto». Vick racconta che l’ultima volta che ha messo in scena quest’opera è stata «all’incirca dieci anni fa ad Atene, e ora a Bologna, in un allestimento che dal punto di vista scenico si presenta come uno sviluppo di quello concepito per la Grecia. Rispetto ad allora ho però trovato nuove soluzioni intelligenti e belle che non costano troppo e che permettono di alternare facilmente questa produzione ad altre: il montaggio e lo smontaggio sono velocissimi». Le scene e i costumi dell’opera sono di Richard Hudson e le luci di Giuseppe Di Iorio.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Comunale sale per la sua terza inaugurazione come Direttore musicale Michele Mariotti, impegnato per la prima volta in un titolo pucciniano. Parlando di quale sia il senso ultimo diBohème, Mariotti cita un momento del Moby Dick di Herman Melville «in cui viene chiesto al capitano Ahab se quando è stato assalito dalla balena abbia pensato alla morte; al contrario, risponde lui, quelli sono i momenti in cui si pensa di più alla vita. Lo stesso accade nella Bohème – dice il direttore d’orchestra – un’opera piena di morte perché piena di vita, di gioia, di giovinezza. Gli esseri viventi, siano essi vegetali o animali, condividono tutti lo stesso destino di morte, in quanto sin dalla nascita la sola certezza di ogni esistenza è quella di dover prima o poi finire. Per questo la morte è un tabù: lo è anche per Rodolfo, sconvolto all’idea della dipartita imminente di Mimì, gravemente ammalata. Un punto che con Graham Vick abbiamo cercato di porre in evidenza – conclude Mariotti – è il dialogo tra lui e Marcello nel III Quadro, quando l’amico pittore sgretola le menzogne che il poeta si e gli racconta, per sfuggire le responsabilità che l’amore gl’impone».
Il Coro e il Coro di Voci Bianche del Comunale sono preparati rispettivamente da Andrea Faidutti e Alhambra Superchi.
Il cast di Bohème è formato da giovani interpreti pressoché coetanei dei protagonisti della vicenda: nel ruolo di Mimì è impegnata Mariangela Sicilia, in quello del poeta Rodolfo Francesco Demuro, Musetta è Hasmik Torosyan e il pittore Marcello è Nicola Alaimo. Con loro sul palco Andrea Vincenzo Bonsignore (Schaunard), Evgeny Stavinsky (Colline), Bruno Lazzaretti (Benoit / Alcindoro) e Guang Hi (Parpignol). Nelle recite del 20, 23, 25 e 28 gennaio i protagonisti sono Alessandra Marianelli, Matteo Lippi, Ruth Iniesta e Sergio Vitale.
Lo spettacolo è realizzato grazie al contributo di Automobili Lamborghini, che sceglie di sostenere per la terza stagione consecutiva il Teatro Comunale, dopo l’Attila inaugurale del 2016 e la Lucia di Lammermoor del 2017, e che conferma l’impegno col Teatro nei confronti della formazione grazie al progetto “Tracce musicali”.
In occasione della Bohème, il pubblico potrà scegliere di seguire il libretto dell’opera, sincronizzato con lo spettacolo, sia tramite il sistema tradizionale di sopratitoli del Teatro, sia direttamente sul proprio smartphone (Apple, Android e Windows Phone), scaricando gratuitamente l’applicazione “Lyri Live”.
“Lyri” è stata pensata appositamente per i teatri e non interferisce con la visione dello spettacolo grazie allo sfondo nero e all’azzeramento automatico della luminosità con un limitatissimo consumo di batteria. Si consiglia al pubblico di scaricare l’applicazione prima di recarsi in Teatro. Nelle serate di spettacolo, all’interno del Teatro sarà disponibile una rete Wi-Fi dedicata collegandosi alla quale, dopo aver aperto l’applicazione, sarà visualizzato il libretto dell’opera in lingua italiana.
Nata nel 2015, “Lyri” è già stata utilizzata in vari teatri e festival tra cui il Teatro Alighieri di Ravenna, le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, il Festival Verdi di Parma, il Teatro La Fenice di Venezia, il Festival Puccini di Torre del Lago, l’Opera Hedeland a Copenaghen.
Capodanno 2009 Rimini
Regia Ivan Stefanutti
Dopo il successo di pubblico e critica delle prime recite, arriva sia sul grande che sul piccolo schermo La bohème di Giacomo Puccini, che ha inaugurato la Stagione 2018 del Teatro Comunale di Bologna nel nuovo allestimento firmato da Graham Vick e diretto da Michele Mariotti. Lo spettacolo, ripreso da Rai Cultura, sarà trasmesso in diretta nei cinema del circuito All’Opera di Rai Com mercoledì 24 gennaio alle 20.00 e in differita su Rai 5 giovedì 25 gennaio alle 21.15.
Scorcio di vita della gioventù parigina ottocentesca, dalle atmosfere crepuscolari, La bohème debutta al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1896; sul podio il ventinovenne Arturo Toscanini. Il successo è immediato e trionfale. A Bologna l’opera arriva in scena qualche mese dopo con lo stesso direttore d’orchestra: è il 4 novembre di quell’anno. Nella Bohème Puccini guarda ai lavori dell’ultimo Verdi, delineando una struttura drammaturgicamente e musicalmente molto libera, con una successione agevole tra arie e recitativi che gli permette di tratteggiare un quadro di profondo realismo, di cui sono protagonisti quattro ragazzi in lotta con l’inesorabile fuggevolezza del tempo. Al compositore lucchese interessano soprattutto quei momenti del quotidiano, vissuto dai personaggi, che procedono in modo discontinuo a seconda delle situazioni e dei diversi punti di vista. Un trattamento nuovo dell’intreccio drammatico-musicale che apre le porte a una dimensione comunicativa che sarà propria del cinema, della radio e della televisione.
Questo allestimento inaugurale del Comunale di Bologna con la firma di Graham Vick – considerato il regista più esperto e “rivelatore” degli ultimi decenni – fa riscoprire nel capolavoro pucciniano i dettagli, le “piccole cose” che fanno la differenza: il regista investe infatti molto nelle doti attoriali dei cantanti e nei rapporti tra i personaggi. Le scene e i costumi dell’opera sono di Richard Hudson e le luci di Giuseppe Di Iorio.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Comunale sale per la sua terza inaugurazione come Direttore musicale Michele Mariotti, impegnato per la prima volta in un titolo pucciniano. Il Coro e il Coro di Voci Bianche del Comunale sono preparati rispettivamente da Andrea Faidutti e Alhambra Superchi.
Il cast di Bohème è formato da giovani interpreti pressoché coetanei dei protagonisti della vicenda: nel ruolo di Mimì è impegnata Mariangela Sicilia, in quello del poeta Rodolfo Francesco Demuro, Musetta è Hasmik Torosyan e il pittore Marcello è Nicola Alaimo. Con loro sul palco Andrea Vincenzo Bonsignore (Schaunard), Evgeny Stavinsky (Colline), Bruno Lazzaretti (Benoit / Alcindoro) e Guang Hi (Parpignol).
Lo spettacolo, in scena sino al 28 gennaio, è realizzato grazie al contributo di Automobili Lamborghini, che sceglie di sostenere per la terza stagione consecutiva il Teatro Comunale, dopo l’Attila inaugurale del 2016 e la Lucia di Lammermoor del 2017, e che conferma l’impegno col Teatro nei confronti della formazione grazie al progetto “Tracce musicali”. LA BOHÈME
(Scene da La vie de Bohème di Henry Murger)
Musica di Giacomo Puccini
Direttore Michele Mariotti
Regia Graham Vick
Scene e Costumi Richard Hudson
Luci Giuseppe Di Iorio
Assistente alla regia Lorenzo Nencini
Assistente alle scene Justin Arienti
Assistente ai costumi Elena Cicorella
Maestro del Coro di Voci bianche Alhambra Superchi
Maestro del Coro Andrea Faidutti
Nuova produzione del TCBO
Orchestra, Coro, Coro di Voci Bianche e Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna
Personaggi e Interpreti
Mimì Mariangela Sicilia
Musetta Hasmik Torosyan
Rodolfo Francesco Demuro
Marcello Nicola Alaimo
Schaunard Andrea Vincenzo Bonsignore
Colline Evgeny Stavinsky
Benoit / Alcindoro Bruno Lazzaretti
Parpignol Guang Hu
Sergente dei doganieri Michele Castagnaro
Un doganiere Raffaele Costantini
Un venditore Martino Fullone
del Teatro Comunale di Bologna.
Sul podio Michele Mariotti, regia di Graham VickIn scena dal 19 al 28 gennaio, con trasmissioni su Rai5, Radio3 Rai e nei cinema
Per l’inaugurazione della stagione lirica “ON” 2018, in programma venerdì 19 gennaio alle 20.00, il Teatro Comunale di Bologna mette in scena una delle opere più celebri di Giacomo Puccini: La bohème, scene liriche in quattro quadri su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica dal romanzo Scènes de la vie de bohème di Henry Murger, presentata in un nuovo allestimento firmato da Graham Vick e con Michele Mariotti sul podio. Con questa produzione, il regista inglese e il Direttore musicale del Teatro felsineo tornano a lavorare insieme dopo il successo del Guillaume Tell rossiniano del 2014. Lo spettacolo, ripreso da Rai Cultura, sarà trasmesso in diretta nei cinema del circuito All’Opera di Rai Com il 24 gennaio ore 20.00 e in differita su Rai 5 il 25 gennaio ore 21.15. La “prima” di venerdì 19 gennaio ore 20.00 sarà trasmessa in diretta su Radio 3 Rai.
Scorcio di vita della gioventù parigina ottocentesca, dalle atmosfere crepuscolari, La bohème debutta al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1896; sul podio il ventinovenne Arturo Toscanini. Il successo è immediato e trionfale. A Bologna l’opera arriva in scena qualche mese dopo con lo stesso direttore d’orchestra: è il 4 novembre di quell’anno. Nella Bohème Puccini guarda ai lavori dell’ultimo Verdi, delineando una struttura drammaturgicamente e musicalmente molto libera, con una successione agevole tra arie e recitativi che gli permette di tratteggiare un quadro di profondo realismo, di cui sono protagonisti quattro ragazzi in lotta con l’inesorabile fuggevolezza del tempo. Al compositore lucchese interessano soprattutto quei momenti del quotidiano, vissuto dai personaggi, che procedono in modo discontinuo a seconda delle situazioni e dei diversi punti di vista. Un trattamento nuovo dell’intreccio drammatico-musicale che apre le porte a una dimensione comunicativa che sarà propria del cinema, della radio e della televisione.
Questo allestimento inaugurale del Comunale di Bologna porta la firma di Graham Vick – considerato il regista più esperto e “rivelatore” degli ultimi decenni – reduce dal successo allo scorso Festival Verdi di Parma con loStiffelio, produzione che ha visto anche l’apprezzata e intensa partecipazione dell’Orchestra e del Coro del Comunale. Se Vick è solito cercare nei grandi capolavori i dettagli minori, le “piccole cose” che fanno la differenza, questa produzione non fa eccezione: il regista investe infatti molto nelle doti attoriali dei cantanti e nei rapporti tra i personaggi. «La bohème è un’opera per attori-cantanti, tutta basata com’è sulla parola; non è assolutamente spettacolare – dice Graham Vick –. Una grande opera d’arte: per questo vale sempre la pena di tornare a interrogarla, di lavorarci sopra; cosa che non capita con altri titoli. Se all’inizio La bohème appare un po’ impermeabile a nuovi punti di vista, e sembra essere solo quello che è, a esaminarla nel dettaglio svela una costruzione mirabile. È tutto talmente preciso e minuzioso: parola, musica, drammaturgia, un meccanismo (non meccanico, però) perfetto. Fondamentale per La bohème – prosegue il regista – è che la compagnia di canto sia giovane, fresca; e qui a Bologna lo è: sono tutti attori bravi che stanno lavorando insieme per la migliore riuscita dello spettacolo. E poi c’è Michele Mariotti: mi piace lavorare con lui, ama scavare nella parola e nella musica, crede che il teatro debba comunicare qualcosa d’importante, di vivo, di forte. E questa è la cosa che amo di più in assoluto». Vick racconta che l’ultima volta che ha messo in scena quest’opera è stata «all’incirca dieci anni fa ad Atene, e ora a Bologna, in un allestimento che dal punto di vista scenico si presenta come uno sviluppo di quello concepito per la Grecia. Rispetto ad allora ho però trovato nuove soluzioni intelligenti e belle che non costano troppo e che permettono di alternare facilmente questa produzione ad altre: il montaggio e lo smontaggio sono velocissimi». Le scene e i costumi dell’opera sono di Richard Hudson e le luci di Giuseppe Di Iorio.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Comunale sale per la sua terza inaugurazione come Direttore musicale Michele Mariotti, impegnato per la prima volta in un titolo pucciniano. Parlando di quale sia il senso ultimo diBohème, Mariotti cita un momento del Moby Dick di Herman Melville «in cui viene chiesto al capitano Ahab se quando è stato assalito dalla balena abbia pensato alla morte; al contrario, risponde lui, quelli sono i momenti in cui si pensa di più alla vita. Lo stesso accade nella Bohème – dice il direttore d’orchestra – un’opera piena di morte perché piena di vita, di gioia, di giovinezza. Gli esseri viventi, siano essi vegetali o animali, condividono tutti lo stesso destino di morte, in quanto sin dalla nascita la sola certezza di ogni esistenza è quella di dover prima o poi finire. Per questo la morte è un tabù: lo è anche per Rodolfo, sconvolto all’idea della dipartita imminente di Mimì, gravemente ammalata. Un punto che con Graham Vick abbiamo cercato di porre in evidenza – conclude Mariotti – è il dialogo tra lui e Marcello nel III Quadro, quando l’amico pittore sgretola le menzogne che il poeta si e gli racconta, per sfuggire le responsabilità che l’amore gl’impone».
Il Coro e il Coro di Voci Bianche del Comunale sono preparati rispettivamente da Andrea Faidutti e Alhambra Superchi.
Il cast di Bohème è formato da giovani interpreti pressoché coetanei dei protagonisti della vicenda: nel ruolo di Mimì è impegnata Mariangela Sicilia, in quello del poeta Rodolfo Francesco Demuro, Musetta è Hasmik Torosyan e il pittore Marcello è Nicola Alaimo. Con loro sul palco Andrea Vincenzo Bonsignore (Schaunard), Evgeny Stavinsky (Colline), Bruno Lazzaretti (Benoit / Alcindoro) e Guang Hi (Parpignol). Nelle recite del 20, 23, 25 e 28 gennaio i protagonisti sono Alessandra Marianelli, Matteo Lippi, Ruth Iniesta e Sergio Vitale.
Lo spettacolo è realizzato grazie al contributo di Automobili Lamborghini, che sceglie di sostenere per la terza stagione consecutiva il Teatro Comunale, dopo l’Attila inaugurale del 2016 e la Lucia di Lammermoor del 2017, e che conferma l’impegno col Teatro nei confronti della formazione grazie al progetto “Tracce musicali”.
In occasione della Bohème, il pubblico potrà scegliere di seguire il libretto dell’opera, sincronizzato con lo spettacolo, sia tramite il sistema tradizionale di sopratitoli del Teatro, sia direttamente sul proprio smartphone (Apple, Android e Windows Phone), scaricando gratuitamente l’applicazione “Lyri Live”.
“Lyri” è stata pensata appositamente per i teatri e non interferisce con la visione dello spettacolo grazie allo sfondo nero e all’azzeramento automatico della luminosità con un limitatissimo consumo di batteria. Si consiglia al pubblico di scaricare l’applicazione prima di recarsi in Teatro. Nelle serate di spettacolo, all’interno del Teatro sarà disponibile una rete Wi-Fi dedicata collegandosi alla quale, dopo aver aperto l’applicazione, sarà visualizzato il libretto dell’opera in lingua italiana.
Nata nel 2015, “Lyri” è già stata utilizzata in vari teatri e festival tra cui il Teatro Alighieri di Ravenna, le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, il Festival Verdi di Parma, il Teatro La Fenice di Venezia, il Festival Puccini di Torre del Lago, l’Opera Hedeland a Copenaghen.
Capodanno 2009 Rimini
Regia Ivan Stefanutti