Chopin

Posted by on May 25, 2024

Amici dell’Arte 100 Forlì COREOGRAFIA Giorgio Mancini SU UNA RICOSTRUZIONE DI Lola De Avila SCENE A CURA DI Andrea Miglio COSTUMI A CURA DI Anna Biagiotti LUCI Fabrizio Marinelli Il Maître Damiano Mongelli Il Poeta Claudio Cocino La Silfide Alessandra Amato Due Silfidi Giovanna Pisani, Roberta Paparella Le Silfidi Chiara Teodori, Viviana Melandri, Claudia Bailetti,

Amici dell’Arte 100
Forlì

COREOGRAFIA Giorgio Mancini
SU UNA RICOSTRUZIONE DI Lola De Avila

SCENE A CURA DI Andrea Miglio
COSTUMI A CURA DI Anna Biagiotti
LUCI Fabrizio Marinelli

Il Maître
Damiano Mongelli

Il Poeta
Claudio Cocino

La Silfide
Alessandra Amato

Due Silfidi
Giovanna Pisani, Roberta Paparella

Le Silfidi
Chiara Teodori, Viviana Melandri,
Claudia Bailetti, Francesca Bertaccini, Annalisa Cianci, Eva Cornacchia,
Micaela Grasso, Daniela Lombardo, Claudia Marzano, Martina Sciotto,
Francesca Manfredi, Silvia Fanfani

Alter ego Poeta
Giovanni Bella, Giuseppe Schiavone, Massimiliano Rizzo,
Antonello Mastrangelo

Pianista
Renata Russo

Preludio in mi minore (op. 28 n.4)
Notturno (op. 32 n.2)
Valse (op. 70 n.1)
Mazurka (op. 33 n.2)
Preludio in la maggiore (op. 28 n.7)
Valse (op. 64 n.2)
Grande valse brillante (op. 18 n.1)

ÉTOILE, PRIMI BALLERINI, SOLISTI E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Regia video Maxim Derevianko


5 thoughts on “Chopin

  1. Maggio Musicale Fiorentino: ostacoli superati e progetti futuri.

    Firenze. ?Senza musica mai? recita il biglietto che il pubblico ha potuto ritirare gratuitamente in occasione della prova aperta di domenica 23 maggio nella 73? edizione del Maggio Musicale Fiorentino (il pi? antico e famoso festival d’Italia) in un concerto dedicato al 200? anniversario della nascita di Chopin che ha visto la doppietta di eccellenza Zubin Metha alle Bacchette e Daniel Barenboim al piano accompagnati dall’Orchestra del Maggio.
    La serata si ? aperta con Il mandarino meraviglioso di Bart?k seguita dai due Concerti per pianoforte e orchestra di Chopin che commemorano il bicentenario della nascita.
    L’atmosfera di un teatro con pieno totale era cordiale, quasi informale; il direttore ha aperto scusandosi con il pubblico fiorentino per i disagi provocati per lo sciopero, e questo ha risposto con un caloroso applauso in segno di supporto; poi prima di ogni pezzo dava il titolo dei brani che avrebbero suonato, al finalizzarli chiedeva alla sua orchestra di ripetere certe parti che secondo lui era necessario affinare. Gli strumentisti -molti giovani- indossavano abiti comuni. Il pubblico dunque ha avuto il privilegio di godere un concerto di straordinaria bellezza e maestria.
    La novit? risponde a una formula che compensa i disaggi provocati a partire dal decreto di riforma varato dal Ministro Sandro Bondi lo scorso aprile, che prevede una diminuzione del finanziamento pubblico alle Fondazioni Lirico-sinfoniche e che ha sollevato accese proteste in tutta Italia dopo la firma del Presidente Giorgio Napolitano.
    Questa formula ? stata gi? utilizzata a scopo di beneficenza, con biglietti gratuiti o a basso costo ad esempio nei cinque incontri della Filarmonica della Scala previsti in cartellone per la stagione 2009/2010 (dal 28 marzo fino al 30 maggio), al quale tra l’altro partecipano i due maestri. Ma a Firenze la proposta ha un obbiettivo diverso: venire incontro al pubblico senza farli perdere del tutto lo spettacolo e allo stesso tempo renderlo cosciente che il lavoro in teatro non si ferma malgrado non venga rappresentato.
    La sospensione dello sciopero -grazie all’accordo tra sindacati ed esponenti del Comune e Regione- non ha fermato l’iniziale decisione di eseguire le prove aperte, e questo ha permesso al pubblico la preziosa opportunit? di avvicinarsi all’esperienza di conoscere il lavoro ?dietro le quinte?.
    Il concerto tenutosi il 25 maggio alle 20.30 al Teatro Comunale ? stato anche trasmesso in diretta su maxi-schermo in piazza Duomo, forse con l’idea di sensibilizzare la popolazione affinch? dia supporto per il nuovo mega progetto del Parco della musica ubicato dietro la Stazione Leopolda. Dopo 30 anni di programmi e secondo le previsioni dovrebbe essere ultimato entro il 2012. Il nuovo auditorium avr? una sala per la lirica (1800 posti), una per i concerti (1100 posti) e uno spazio per spettacoli musicali all’aperto (2600 posti), pi? gli uffici e i vari servizi. La cifra complessiva dell’intero progetto potrebbe arrivare ai 260 milioni di euro.
    L’appena nominata nuova sovrintendente del Maggio Francesca Colombo, avr? il compito fondamentale di rilanciare la Fondazione omonima attraverso questo grande progetto che ormai ? una realt?, un cantiere aperto.

    ALEJANDRA ORTIZ

  2. Chopin racconta Chopin per celebrare bicentenario della nascita del musicista
    Un omaggio a Chopin ispirato a Piero Rattalino
    Piacevole spettacolo creato da Beppe Menegatti e Francesco Sodini

    Il 2010 ? una anno particolare per tutti gli appassionati e studiosi di musica perch? si celebra il secondo centenario della nascita di Fryderyk Chopin, uno dei musicisti pi? grandi e pi? popolari di tutta la storia della musica.

    Molte istituzioni concertistiche hanno dedicato e dedicheranno nel corso di quest?anno, concerti celebrativi di questa importante data. Anche il Teatro dell?Opera di Roma non ha voluto mancare a questo importassimo avvenimento inserendo nel programma della presente stagione uno spettacolo di balletto, molto ben riuscito, rappresentato sul palcoscenico del Teatro Nazionale.

    Chopin racconta Chopin ? il titolo di questo spettacolo costruito sul racconto di alcuni significativi episodi della vita del grande musicista filtrati da Piero Rattalino nel romanzo che porta il medesimo titolo dal quale Beppe Mengatti ha focalizzato alcuni episodi emblematici, curandone anche la regia, arricchiti da significative pagine musicali dello stesso Chopin scelte da Francesco Sodini. Il tutto ha felicemente ispirato Paul Chalmer nella creazione di una suggestiva ed efficace coreografia che ? ha ben introdotto lo spettatore nell?animo e nel pensiero del grande musicista.

    Lo spettacolo aveva come ?motore? della trama la figura di George Sand la vulcanica donna che convisse per nove anni con il musicista, fino a poco prima della sua drammatica morte causata tubercolosi, la spietata malattia che consumava lentamente chi la contraeva. La Sand, interpretata molto intensamente da Susanna Marcomeni, metteva in risalto molti aspetti della personalit? del grande muscista ad iniziare dal suo particolare fascino di artista ed alla straordinariet? delle sua creazioni musicali non trascurando gli elementi che ne caratterizzarono l?infanzia e l?adolescenza, influenzati dalla mentalit? cattolica e religiosa dei suoi genitori.

    Cos? era felicemente evidenziata tutta la parabola discendente del musicista, caratterizzata, oltre che dalla tremenda malattia anche dalle progressive difficolt? economiche. Dopo la sua morte la sorella Ludwika non riusc?, con la vendita dei beni rimasti, a sanare tutti i debiti.

    La parte visiva dello spettacolo si giovava di un bellissimo impianto scenico di Michele Della Cioppa e dei costumi di Giuseppe Paiella, di stampo felicemente tradizionale il tutto completato dalle luci di Patrizio Maggi. Tutti questi elementi si appropriavano all?argomento trattato cos? come la coreografia ne sottolineava gli elementi ottocenteschi con due momenti di grande intensit?.

    Il primo quello che aveva come sottofondo le struggenti note della marcia funebre dalla sonata n.2 op. 35 in Si bemolle minore ci dava il senso del rapporto di Chopin con la morte soprattutto del terrore per la morte apparente che lo spinse a desiderare, come poi avvenne, di separare, dopo il decesso, il cuore dal resto del corpo; il primo attualmente a Varsavia il secondo a Parigi presso il cimitero di Pere Lachaise.

    L?altro elemento dello spettacolo, risultato di straordinario fascino ? stato quello che presentava il Gran Duo Concertante in Mi maggiore per cello e pianoforte su temi di ?Robert le Diable? di Giacomo Meyerbeer, omaggio ad una delle forme pi? importanti dell?800, il Grand Op?ra, che la coreografia ha molto bene interpretato.

    Per quanto riguarda i danzatori spiccavano Gaia Straccamore e Vito Mazzeo due artisti di grande livello che hanno entrambi confermato di essere tra i pi? emergenti di tutto il corpo di ballo del Teatro dell?Opera. Gli altri erano Alessandra Amato, Annalisa Cianci, Sara Loro, Viviana Melandri, Roberta Paparella, Claudio Cocino, Paolo Gentile, Paolo Mongelli e Manuel Parrucini: tutti hanno dato il loro prezioso contributo alla riuscita dello spettacolo.

    Italo Dall?Orto e Sergio Nicolai hanno completato la parte recitata dello spettacolo mentre il pianista Roberto Cominati ed il violoncellista Andrea Noferini. prima parte dell’Orchestra dell’Opera, hanno eseguito con cura tutta l?impegnativa parte musicale.

    La recita alla quale abbiamo assistito (30 marzo) ? stata lungamente applaudita dal folto pubblico che ? intervenuto presso il Teatro Nazionale, a testimonianza della validit? dello spettacolo e di tutta la produzione ballettistica del teatro romano che da molti anni si giova della professionalit? e dell?esperienza della grande Carla Fracci il cui mancato rinnovo del contratto di collaborazione, non sostituito, al momento, da nessuna valida alternativa ne, artistica, ne tanto meno, manageriale, situazione che getta drammaticamente un?ombra sul futuro di questa enorme risorsa che ? il Corpo di Ballo del Teatro dell?Opera di Roma.

    Claudio Listanti
    claudio.listanti@voceditalia.it

  3. Per il bicentenario della nascita di Chopin non poteva mancare, all?interno della Stagione dei Concerti da Camera dell?Accademia di Santa Cecilia, colui che da sempre ne ? considerato tra i massimi interpreti: Maurizio Pollini. Incoronato vincitore nel lontano Concorso Chopin di Varsavia del 1960, mercoled? 24 febbraio ha regalato al pubblico un programma vasto e impegnativo che ? stato una sorta di antologia del pianismo di Chopin, autore che a questo strumento consacr? l?intera e purtroppo troppo breve esistenza: l?integrale dei 24 Preludi op. 28, pezzi di brevit? a volte anche fulminea, lunghi da appena 12 a non pi? di 90 battute, cui il direttore d?orchestra Hans von B?low diede dei titoli (Presentimento di morte, Sei come un fiore, Il danzatore polacco, Il duello, Paura, Suicidio, Marcia funebre, La tempesta, etc.) dei quali solamente La goccia, dato al n. 15 per via dell?ostinata nota ribattuta per tutta la durata del brano, ha conquistato la fantasia popolare; la Prima Ballata in sol minore, la pi? amata delle quattro, particolarmente apprezzata da Schumann; una piccola selezione di Notturni (due dei 21 brani considerati i pi? belli di tutta la musica per pianoforte) e infine otto dei dodici Studi op. 25, che insieme agli altrettanti Studi dell?op.10 sono tra i pezzi pi? difficili e suggestivi dell?intero repertorio pianistico.
    Il 24 febbraio il MUSA (Museo degli Strumenti Musicali dell?Accademia) ? rimasto aperto dalle 19.30 alle 23.00 per consentire al pubblico di visitare la mostra A passo di Mazurka allestita in occasione delle celebrazioni chopiniane.
    Il Maestro Pollini ha dedicato il suo concerto alla memoria dell?Avvocato Vittorio Ripa di Meana, scomparso poco pi? di un anno fa e per lungo tempo figura di riferimento e prezioso collaboratore dell?Accademia di Santa Cecilia dove ? stato vice-presidente e componente del Consiglio d?Amministrazione oltre che Presidente degli Amici di Santa Cecilia.

    FEDERICO LIGOTTI

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