Teatro Municipale Valli Reggio Emilia 2025
Giulietta BENEDETTA TORRE
Romeo ANNALISA STROPPA
Tebaldo MATTEO FALCIER
Lorenzo MATTEO GUERZÈ
Capellio BAOPENG WANG
Conductor SEBASTIANO ROLLI
Director ANDREA DE ROSA
Set designer DANIELE SPANÒ
Costume designer ILARIA ARIEMME
Lighting designer PASQUALE MARI
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
CORO DI OPERALOMBARDIA
Chorus Master DIEGO MACCAGNOLA
ASSOCIAZIONE FILARMONICA “ISIDORO CAPITANIO” BANDA CITTADINA DI BRESCIA
Co-production Teatri di OperaLombardia (Teatro Grande di Brescia, Teatro Sociale di Como, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia) and Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Teatro Massimo Palermo 2023
Vincenzo Bellini
I CAPULETI E I MONTECCHI
Direttore Omer Meir Wellber
Regia e coreografia Idan Cohen
Scene Riccardo Massironi
Costumi Edoardo Russo
Luci Bambi
Drammaturgia e assistente alla regia Raïna von Waldenburg
Assistente alla regia Antonella Cozzolino
Assistente alla coreografia Ted Littlemore
Romeo Maria Kataeva
Giulietta Marina Monzó
Tebaldo Ioan Hotea
Capellio Marco Spotti
Lorenzo Gabriele Sagona
Coro, Corpo di ballo e Orchestra del Teatro Massimo di Palermo
Maestro del Coro Salvatore Punturo
Direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau
Nuovo allestimento del Teatro Massimo di Palermo
Catania 2014
Conductor Fabrizio Maria Carminati
Regia Gianluca Falaschi
Ruth Iniesta (Giulietta)
Chiara Amarù (Romeo)
Marco Ciaponi (Tebaldo)
Guido Loconsolo (Lorenzo)
Antonio Di Matteo (Capellio)
Direttore Coro Luigi Petrozziello
Regia tv Barbara Napolitano
TCBO: GIOVANI TALENTI PER “I CAPULETI E I MONTECCHI” DI BELLINI
Bologna, dal 6 al 13 maggio
Diretta su Radio3 Rai domenica 6 maggio ore 20.00
«“I Capuleti e i Montecchi” apparentemente potrebbe chiamarsi “Giulietta e Romeo” – dice la regista Silvia Paoli –. Scorrendo il libretto ci si rende subito conto che non si tratta di un dramma amoroso quanto piuttosto di una storia di odio, vendetta, onore e dovere. Figli uccisi e figlie sottomesse, giovani ribelli, obbedienza e lealtà, ribellione e rabbia. E, purtroppo, come l’amore anche l’odio è un dramma universale che appartiene ad ogni epoca. Per me, italiana, è stato semplice avvicinare il sanguinoso rinascimento veronese a una storia di mafia, ‘ndrangheta per essere precisi. Lo spazio in cui si svolge l’opera è una sola stanza, una sala da biliardo, e l’epoca in cui ho scelto di ambientare la vicenda sono gli anni Settanta, tristemente conosciuti proprio per un certo sviluppo dell’attività criminale. Sono anche gli anni della rivoluzione sociale e sessuale, un periodo in cui in Italia il Sud è ancora tristemente ancorato a rituali, leggi arcaiche e superstizioni, e in cui lo stridore fra la modernità e la tradizione è macroscopico».
Commissionata a Bellini dal Teatro La Fenice di Venezia e composta in tempi brevissimi per il Carnevale del 1830,I Capuleti e i Montecchi fu un vero e proprio trionfo. Tagliata e manomessa durante le numerose riprese ottocentesche, la partitura originale torna ad essere eseguita soltanto nel 1935, per le celebrazioni del centenario belliniano a Catania, prima di rientrare definitivamente in repertorio a partire dalla fine degli anni Cinquanta, beneficiando della cosiddetta “Belcanto-Renaissance” e della partecipazione di autorevoli interpreti nei personaggi en travesti.
Il cast vede Lara Lagni e Nina Solodovnikova alternarsi nel ruolo di Giulietta, insieme a Aurora Faggioli e Christina Campsall come Romeo, Francesco Castoro e Guillen Munguia nei panni di Tebaldo, Alberto Camón e Vincenzo Santoro in quelli di Capellio e ancora Nicolò Donini e Diego Savini come Lorenzo.Lo spettacolo è realizzato grazie al sostegno di Ducati Energia.I biglietti (da 100 a 10 euro) sono in vendita sul sito tcbo.it e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Eventuali biglietti invenduti saranno disponibili il giorno dello spettacolo al 50% del costo.
Opera Next fa parte di una serie di progetti che nella fase più recente della vita della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna si è avuta l’occasione di creare e portare a compimento. Ne sono protagonisti un gruppo scelto di giovani selezionati per un corso che ha come oggetto lo studio intensivo del repertorio ed in particolare dei ruoli di una specifica opera. Il corso si conclude con la messa in scena dell’opera stessa presso il Teatro Comunale di Bologna o presso i teatri partner dell’iniziativa. Sono iniziative parallele al normale corso di studi e nate soprattutto dalla forte volontà di collaborazione tra importanti teatri e istituzioni. Il valore artistico dello spettacolo realizzato è nella linea della tradizione della Scuola, impegnata costantemente nella formazione professionale e nella promozione di quei talenti che caratterizzeranno il panorama lirico italiano. A conferma dell’alto livello degli insegnamenti e della composita preparazione degli studenti, l’ente di formazione bolognese diretto da Fulvio Macciardi ha ottenuto l’accreditamento per lo spettacolo dal vivo presso la regione Emilia Romagna, grazie al quale il Teatro Comunale ha potuto ottenere l’attribuzione di fondi volti alla realizzazione di nuovi percorsi formativi dedicati all’alto perfezionamento e all’avviamento professionale della figura del maestro collaboratore e a quella del cantante lirico. I corsi della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna sono, da sempre, totalmente gratuiti. Tale politica permette di selezionare liberamente i candidati più meritevoli, sia italiani che stranieri, dando loro la possibilità di migliorare le proprie competenze e superare la distanza che separa lo studio dalla vita lavorativa. Le carriere avviate sono state moltissime e, anche grazie alle importanti e internazionali collaborazioni con altri teatri e istituzioni, i successi degli ex alunni del Teatro Comunale sono riconosciuti in tutto il mondo.
I CAPULETI E I MONTECCHI
Musica di Vincenzo Bellini
Direttore, Federico Santi
Regia, Silvia Paoli
Scene, Andrea Belli
Costumi, Giulia Giannino
Luci, Alessandro Carletti
Luci riprese da Daniele Naldi
Maestro del Coro, Andrea Faidutti
Assistente alla regia, Tecla Gucci
Vocal coach, Giulio Zappa, Opera (e)Studio de Tenerife
Maestro collaboratore, Hana Lee, Opera (e)Studio de Tenerife
Personaggi e Interpreti
Capellio, Alberto Camón (6, 9, 12 maggio) / Vincenzo Santoro (8, 11, 13 maggio)
Giulietta, Lara Lagni (6, 9, 12 maggio) / Nina Solodovnikova (8, 11, 13 maggio)
Romeo, Aurora Faggioli (6, 9, 12 maggio) / Christina Campsall (8, 11, 13 maggio)
Tebaldo, Francesco Castoro (6, 9, 12 maggio) / Guillen Munguia (8, 11, 13 maggio)
Lorenzo, Nicolò Donini (6, 9, 12 maggio) / Diego Savini (8, 11, 13 maggio)
Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
Nuova produzione del Teatro Comunale con l’Auditorio de Tenerife
in collaborazione con Opera (e)Studio de Tenerife
Date
Domenica 6 maggio 2018 Turno Prima ore 20.00
Martedì 8 maggio 2018 Turno C ore 18.00
Mercoledì 9 maggio 2018 Turno A ore 20.00
Venerdì 11 maggio 2018 Turno B ore 20.00
Sabato 12 maggio 2018 Turno P ore 18.00
Domenica 13 maggio 2018 Turno D ore 15.30
I CAPULETI E I MONTECCHI
PER LA STAGIONE LIRICA 2016-2017 DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA
TEATRO FILARMONICO, 19 – 26 febbraio 2017
Domenica 19 febbraio 2017 alle ore 15.30 al Teatro Filarmonico debutta l’opera I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, terzo titolo operistico della Stagione Artistica 2016-2017. Fabrizio Maria Carminati sarà impegnato a dirigere l’Orchestra, il Coro e i Solisti. La regia è di Arnaud Bernad, le scene di Alessandro Camera e i costumi di Maria Carla Ricotti. L’allestimento della Fondazione Arena di Verona in coproduzione con il Gran Teatro La Fenice di Venezia e la Greek National Opera è stato portato in scena nel marzo 2014 alla Royal Opera House di Muscat in una trasferta della Fondazione Arena, dove ha riscosso grande successo.
Il titolo replica martedì 21 febbraio alle 19.00, giovedì 23 febbraio alle 20.00 e domenica 26 febbraio alle 15.30.
L’opera in due atti I Capuleti e i Montecchi viene composta da Vincenzo Bellini tra la fine di gennaio e i primi di marzo del 1830 e rappresentata per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1830 in occasione del Carnevale. Felice Romani riadatta il libretto scritto cinque anni prima per l’omonima opera di Nicola Vaccaj per far fronte ai tempi molto stretti per la composizione. A quell’epoca la tragedia shakespeariana è ancora sconosciuta, pertanto tra le fonti a cui il librettista si ispira si annoverano Dell’istorie della Città di Verona di Girolamo Dalla Corte, i Quattro libri delle novelle di Matteo Bandello, il Giulietta e Romeo di Luigi Scevola ed il balletto Le tombe di Verona, ossia Giulietta e Romeo del coreografo Antonio Cherubini. Bellini attinge per la partitura a motivi della sua Zaira, l’opera dell’anno precedente che aveva ottenuto un clamoroso insuccesso, sottoponendoli ad un’accurata rielaborazione, oltre che a parti del suo primo saggio di Conservatorio Adelson e Salvini.
La lettura registica di Arnaud Bernard tiene in considerazione la dicotomia tra la partitura, capolavoro assoluto del belcanto, e il libretto, che presenta alcuni limiti: è assai sintetico, le situazioni talvolta sono prive di realismo e i rapporti di forza sono ridotti al minimo.
Ecco perché per lo spettatore moderno questa scrittura può “risultare poco credibile e quindi poco commovente ed in definitiva poco coinvolgente. Questo “amore impossibile” sembra molto teorico e poco convincente. È pertanto responsabilità del regista trovare una chiave di lettura, che possa far emergere nuove tensioni, creando così un mondo teatrale più forte, moderno e coerente con la forza della musica”.
Arnaud Bernard, nel concepire la drammaturgia dell’opera, la qualifica come “un’opera da museo. La partitura dei Capuleti mi è apparsa come un’opera d’arte protetta da una teca, un’opera che possiamo contemplare ma non riusciamo a toccare. (…) Rispettando la struttura di Bellini, tre scene al primo atto, tre al secondo, percorriamo il museo, di sala in sala, ed incontriamo questi fantomatici personaggi che sfidano gli abitanti attuali del luogo. Percorso storico dunque, percorso psicologico, percorso verso il nero della morte. La scenografia asseconda questi percorsi: dall’oro sontuoso dello sfarzo, passiamo al rosso vivo delle tensioni, al verde brillio dalla passione. Ci inoltriamo attraverso corridoi segreti e passiamo da una stanza all’altra senza fermare la musica che è il vero filo d’Arianna di quest’opera: unità di luogo, unità di tempo, unità di azione. L’epoca rispettata. La fluidità dello spettacolo al servizio dell’emozione per uno spettatore diventato oramai molto esigente”.
Il cast è guidato dalla bacchetta di Fabrizio Maria Carminati; nel ruolo del giovane Romeo Montecchi si alterneranno Aya Wakizono (19, 23 e 26 febbraio) e Alessia Nadin (21 febbraio); Giulietta Capuleti sarà interpretata da Irina Lungu (19, 23 e 26 febbraio) e Rosanna Savoia (21 febbraio). Come Tebaldo vedremo Shalva Mukeria (19, 23 e 26 febbraio) e Matteo Falcier (21 febbraio). Nel personaggio di Lorenzo troveremo Romano Dal Zovo; Luiz-Ottavio Faria, infine, darà voce a Capellio.
Per informazioni e prenotazioni: arena.it
I Capuleti e i Montecchi rientrano nel progetto Ritorno a Teatro riservato alle Scuole: martedì 21 febbraio e giovedì 23 febbraio, i ragazzi delle classi elementari, medie e superiori potranno assistere allo spettacolo al prezzo speciale di € 6,00; l’adulto accompagnatore (familiare, insegnante, dirigente scolastico, personale ATA) di ciascuno studente potrà usufruire della tariffa di € 12,00. L’incontro, con inizio il martedì alle ore 18.00 e il giovedì alle ore 19.00, prevede un momento introduttivo, Preludio all’Opera, nel quale viene spiegata la trama e vengono forniti elementi utili per la comprensione dell’opera, grazie alla partecipazione di alcuni dei protagonisti; segue quindi un aperitivo nel Bar del Teatro.
Si ricorda infine la Conferenza di presentazione del titolo belliniano che avrà luogo venerdì 10 febbraio alle ore 18.00 presso la Sala Filarmonica in via Roma, 3 a Verona. Il critico musicale Davide Annachini illustrerà l’opera in un incontro ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili, organizzato da Fondazione Arena in collaborazione con l’Associazione Amici del Filarmonico e Verona Lirica.
Giulietta Anna Netrebko
Romeo Joyce DiDonato
Tebaldo Matthew Polenzani
Capellio Giovanni Battista Parodi
Lorenzo Mikhail Petrenko
Conductor Evelino Pido
Orchestra L’Opéra National de Paris
Chorus L’Opéra National de Paris