Kohlhaas

Posted by on January 31, 2025

Venerdì 31 gennaio 2025 ore 21Trickster Teatro e Casa degli AlfieriMARCO BALIANIKohlhaas tratto dall’opera Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist di Marco Baliani e Remo Rostagnoregia Maria Maglietta MARCO BALIANI porta al Teatro Piccolo di Forlì, venerdì 31 gennaio alle ore 21, lo storico spettacolo KOHLHAAS, nato oltre trent’anni fa e che ha superato le

Venerdì 31 gennaio 2025 ore 21
Trickster Teatro e Casa degli Alfieri
MARCO BALIANI
Kohlhaas

tratto dall’opera Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist

di Marco Baliani e Remo Rostagno
regia Maria Maglietta

MARCO BALIANI porta al Teatro Piccolo di Forlì, venerdì 31 gennaio alle ore 21, lo storico spettacolo KOHLHAAS, nato oltre trent’anni fa e che ha superato le 1100 repliche. Tratto dall’opera Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist, scritto dallo stesso Baliani insieme a Remo Rostagno e diretto da Maria Maglietta, lo spettacolo narra la storia di Kohlhaas è un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500.
Racconta Baliani: “nel mio racconto orale è come se avessi aggiunto allo scheletro osseo della struttura del racconto di Kleist, nervi, muscoli e pelle che provengono non più dall’autore originario ma dalla mia esperienza, teatrale e narrativa, dal mio mondo di visioni e di poetica. Così, ad esempio, tutta la metafora sul cerchio del cuore paragonato al cerchio del recinto dei cavalli, che torna più volte nella narrazione, come luogo simbolico di un senso della giustizia umanissimo e concreto, è una mia invenzione, nel senso etimologico del termine, qualcosa che ho trovato, a forza di cercare una mia adesione al racconto di Kleist.
Così via via il testo originale si è come andato perdendo, facendone nascere un altro, un work in progress alla prova di spettatori sempre diversi, anno dopo anno, in spazi teatrali e non, secondo un procedimento di crescita che ai miei occhi appare come qualcosa di organico, come mi si formasse tra le mani un organismo vivente sempre più ricco e differenziato. Accade, nell’arte del racconto orale, che per cercare personaggi interiori occorra compiere lunghi percorsi, passare attraverso storie di altre storie, sentirsi stranieri in questo mondo dopo aver tanto peregrinato, fino a trovare quel punto incandescente capace di generare a sua volta nell’ascoltatore un mondo di visioni, non necessariamente coincidenti con le mie.
L’arte sta nel non nominare troppo, nel cogliere il cuore di un’esperienza con pochi tratti lasciando molto in ombra, molto ancora da compiersi. Kohlhaas è la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre più incontrollabili, ma sempre in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena, fino a che il conflitto generatore dell’intera vicenda, cioè: cos’è la giustizia e fino a che punto in nome della giustizia si può diventare giustizieri, non si risolve tragicamente lasciando intorno alla figura del protagonista una ambigua aura di possibile eroe del suo tempo. Le domande morali che la vicenda solleva e lascia sospese, mi sembrarono, quando comincia ad affrontare l’impresa memorabile del racconto, un modo per parlare degli anni ’70, per parlare di quei conflitti in cui venne a trovarsi la mia generazione, quella del ’68, quando in nome di un superiore ideale di giustizia sociale si arrivò a insanguinare piazze e città.
Un tema antico dunque, tragico nella tradizione e nella forma, che continua a catturarmi, perché il narratore non può che narrare ciò che epicamente lo coinvolge nell’intera sua persona, a me succede così: non potrei raccontare qualsiasi cosa.”

PICCOLO – TEATRO D’INNOVAZIONE di FORLÌ 2024/25

Una Stagione multidisciplinare con un’attività culturale ancora più ampia che spazia dalla Produzione al Contemporaneo, dalle Favole per le famiglie al Teatro per le Scuole.
E ancora: incontri e dibattiti di approfondimento e attività laboratoriali per tutte le età.
Dopo il forte “rilancio” della Stagione passata, che ha restituito alla città di Forlì un “nuovo” Teatro Piccolo, interessato sia dal completo restyling degli spazi sia da un ampliamento dei suoi contenuti artistici, Accademia Perduta/Romagna Teatri, con la Direzione Artistica di Claudio Casadio e Ruggero Sintoni, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, proseguono e sviluppano il percorso intrapreso, marcando tracciati consolidati e inaugurando nuove ed estrose traiettorie culturali.
Il Teatro Piccolo – teatro d’innovazione della città sarà pertanto una vera “officina creativa” multidisciplinare, sempre in attività, aperta e accogliente, formativa e performativa, con l’allestimento di nuove produzioni, un cartellone specificamente dedicato al Contemporaneo e alla nuova drammaturgia, un’ampissima offerta dedicata ai più giovani – bambini e bambine, famiglie e Scuole -, incontri e dibattiti, laboratori teatrali, musicali, espressivi pensati per persone di tutte le età.
La “cifra” della nuova Stagione del Piccolo è “specchio” delle due anime produttive di Accademia Perduta/Romagna Teatri, Centro di Produzione che, fin dalla sua fondazione, ha eletto il Teatro di via Cerchia come propria “casa artistica”: il Contemporaneo, con particolare attenzione all’impegno civile e sociale, il Teatro Ragazzi, “vocazione primaria e storica” di Accademia Perduta che con la sua longeva, incessante e qualificata attività ha fatto del Piccolo il più importante polo teatrale per le giovani generazioni in Romagna.
Nella Stagione 2024/25 Accademia Perduta presenta al Piccolo, su 15 spettacoli, ben sei importanti Produzioni di Teatro Contemporaneo: P come Penelope, ironica rilettura del personaggio del mito omerico in chiave contemporanea, di e con Paola Fresa, vincitrice con questo spettacolo del Premio Nazionale Enriquez come “migliore attrice e autrice”; Autoritratto, il nuovissimo spettacolo di Davide Enia, co-prodotto con Piccolo Teatro di Milano, CSS Udine e Festival dei Due Mondi di Spoleto che nell’edizione 2024 ne ha ospitato la “Prima assoluta”, con enorme successo di pubblico e critica; Odradek della compagnia Menoventi, “fiaba” distopica ispirata ad Anders e a Kafka; L’Oreste, lo spettacolo di graphic novel theatre interpretato da Claudio Casadio, anch’esso vincitore dell’Enriquez come “migliore attore” che, pur in scena da due Stagioni, continua a essere uno degli spettacoli più richiesti e rappresentati in tutta Italia e giungerà nel 2025 a ben 250 repliche; Gramsci Gay del collettivo Studio Doiz, pièce che “unisce i puntini” tra impegno e indifferenza politica; Bianco, nuova produzione interpretata da Valentina Carli e Giuseppe Tantillo, l’incontro tra due anime nel momento sbagliato, due anime dentro corpi deboli, due anime che si trovano davanti al dubbio di una vita forse breve.

Completano la Stagione: Roberto Mercadini con Moby Dick, lettura/narrazione dall’omonimo romanzo di Herman Melville; Evә, spettacolo di Andrea Adriatico dei Teatri di Vita, interpretato da Eva Robin’s che, partendo dalla storia di Adamo ed Eva, riflette e indaga l’identità di genere; Agnese Fallongo e Tiziano Caputo che, dopo il successo nella scorsa Stagione di Letizia va alla guerra, tornano al Piccolo con Fino alle stelle!, commedia musicale, romantica e commovente, sul perseguire i propri sogni sfidando ogni ostacolo o avversità; Il Condor, spettacolo di Gianni Clementi interpretato da Camillo Grassi, uno testo sul ciclismo raccontato dal punto di vista del “gregario”, addetto all’aiuto del Capitano; Marco Baliani con Kohlhaas, spettacolo “storico”, nato oltre trent’anni fa, che contribuì a “lanciare” l’artista nell’empireo dei grandi narratori italiani; Dieci modi per morire felici, gioco-spettacolo di Emanuele Aldrovandi, esperimento teatrale che, con il coinvolgimento diretto del pubblico, proporrà un viaggio su “dieci vite possibili”, per interrogarsi sulla propria; Eleonora Mazzoni in Gertrude, Lucia e le altre. Le donne del rivoluzionario Manzoni, reading teatrale liberamente tratto dal romanzo Il cuore è un guazzabuglio, scritto dalla stessa Mazzoni ed edito da Einaudi nel 2023; N.E.R.D.s., commedia nera, crudele e provocatoria di Bruno Fornasari sulla “famiglia” come paradigma di una società sana. Dopo Enia e Baliani, chiuderà la Stagione un altro dei grandissimi narratori: Marco Paolini con il nuovo spettacolo Il bestiario idrico.
Una NOVITÀ della Stagione 2024/25 dedicata al Contemporaneo, sarà il progetto, parallelo e perpendicolare, “Teatro e Gusto” realizzato in collaborazione con il Circolo Ricreativo Casa del Lavoratore di Bussecchio: in occasione delle produzioni di Accademia Perduta/Romagna Teatri in programma saranno organizzati degli incontri di approfondimento pre-spettacolo, alla presenza degli Artisti in dialogo con la Direzione Artistica, durante i quali verranno serviti primi piatti e bevande. Un connubio informale, ludico ma formativo, per coinvolgere maggiormente il pubblico all’evento-spettacolo che seguirà.
Ampliate e altamente qualificate saranno, come sempre, le attività rivolte alle nuove generazioni, alle famiglie e alle Scuole con i cartelloni dedicati alle Favole (in scena la domenica pomeriggio) e al Teatro Scuola, con un’ampia selezione di spettacoli destinati ai bambini delle Materne e agli studenti degli Ordini e Gradi dell’obbligo. Anche in questo caso Accademia Perduta presenterà al pubblico della propria città diverse produzioni, tra storiche e nuove, quali: Bella, bellissima di Nadia Milani, Asola e Bottone di Illoco Teatro, Orfeo ed Euridice e Nico cerca un amico de Il Baule Volante, La gallinella rossa e Zuppa di sasso di TCP tanti cosi progetti, Streghe di Progetto g.g. ed Enrichetta dal ciuffo del Teatro Perdavvero.
La multidisciplinarietà del Teatro Piccolo andrà oltre all’arte scenica, ospitando Incontri gratuiti dedicati all’infanzia, alle tematiche affrontate dagli spettacoli in programma, organizzati in collaborazione con Elena Dolcini.
L’attività laboratoriale sarà infine declinata su quattro percorsi: “Teatro e Musica” a cura di Daniela Piccari e Andrea Alessi destinato agli adolescenti; “Sguardo sugli spettacoli” a cura di Michele Pascarella per persone di tutte le età; un Laboratorio Teatrale condotto da Daniele Romualdi per studenti universitari e adulti e uno, curato da Daniela Piccari destinato a persone over65.

Ravenna Teatro

Marco Baliani presenta Kohlhaas nell’ambito de La Stagione dei Teatri 2023/24

L’attore, pioniere del teatro di narrazione, porta lo spettacolo al Teatro Alighieri dal 23 al 26 novembre. Lunedì 27, al Teatro Rasi alle 15:30, Baliani condurrà una lezione aperta al pubblico

Marco Baliani, il narratore per eccellenza, sarà protagonista nell’ambito de La Stagione dei Teatri al teatro Alighieri giovedì 23, venerdì 24, sabato 25 novembre, alle ore 21:00, e domenica 26 novembre, alle ore 15:30, con Kohlhaas, lo spettacolo che lo ha consacrato nel genere del teatro di narrazione. “Trent’ anni fa – spiega Marco Baliani – ho raccontato per la prima volta Kohlhaas. Seduto su una sedia per un’ora e mezza sperimentavo un teatro di pura narrazione. Da allora si chiamò così, teatro di narrazione, per tutti quelli, e furono e sono tanti, che seguirono il mio esempio, provando ciascuno in forme e contenuti diversi a ridurre lo spazio scenico ad un unico corpo narrante”. Lo spettacolo, di Baliani e Remo Rostagno, è tratto dall’opera Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist. Attore narrante Marco Baliani, regia Maria Maglietta, produzione Trickster Teatro / Casa degli Alfieri. La storia di Kohlhaas è un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500, qui innervato del mondo visionario e della poetica di Baliani. La storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, alimenta una spirale di violenze sempre più incontrollabili in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena. Il conflitto generatore – cosa sia la giustizia e fino a che punto, in suo nome, si possa diventare giustizieri – finisce per risolversi lasciando intorno alla figura del protagonista un’ambigua aura di possibile eroe del suo tempo. Un tema antico, tragico nella tradizione e nella forma, che solleva domande morali sottese a ogni conflitto in cui, in nome di un superiore ideale di giustizia sociale, si arrivano a compiere atti estremi.

Marco Baliani incontrerà il pubblico sabato 25 novembre alle ore 18:00 nella sala Corelli del Teatro Alighieri in dialogo con Cristina Valenti.

Lunedì 27 novembre alle ore 15:30 al Teatro Rasi Marco Baliani condurrà la lezione aperta al pubblico Nelle pieghe di Kohlhaas, genesi di un’opera, occasione straordinaria per vedere da vicino come avviene la realizzazione di un’opera.

Baliani tornerà ospite de La Stagione dei Teatri con lo spettacolo Una notte sbagliata il prossimo 1 marzo, alle 21:00, al Teatro Rasi.

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