Jakub Hrusa conductor
Orchestra & Coro Accademia Nazionale Santa Cecilia
Te Deum e Leggende op59: n6 di Antonin Dvorak
Il Vangelo eterno & Taras Bul’ba di Leos Janácek.
Soprano Katerina Kneziková
tenore Nicky Spence
basso Vito Priante
M° Coro Piero Monti
Regia tv Barbara Napolitano
Auditorium Parco della Musica Roma
Orchestra e Coro Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Antonio Pappano
mezzosoprano Joyce DiDonato
Haydn Te Deum
Rossini Giovanna D’Arco
libretto by anonimo
(arranged Salvatore Sciarrino)
Brahms Serenata n. 1 op. 11
Accademia di Santa Cecilia 2020
TE DEUM Anton Bruckner
Orchestra e Coro Santa Cecilia
soprano Donika Mataj
contralto Daniela Salvo
tenore Anselmo Fabiani
basso Antonio Vincenzo Serra
direttore del Coro Piero Monti
direttore Antonio Pappano
https://ok.ru/video/1666193165008
Grande messe des morts
Rome 2019
Javier Camarena
Conductor Antonio Pappano
Orchestra of the Accademia di Santa Cecilia
Chorus of the Accademia di Santa Cecilia, Chorus of the San Carlo Theater of Naples
Chorus Master Piero Monti
Rome 2023
conductor Lionel Bringuier
Stefano Bollani
Hyung-ki Joo
choir conductor Piero Monti
Francis Poulenc, Concerto per due pianoforti
Maurice Ravel, Daphnis et Chloé, sinfonia coreografica
Regia tv Andrea Menghini
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Spoleto 2022
conductor Antonio Pappano
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
soprano Barbara Hannigan
Samuel Barber, Knoxville
Summer of 1915 per soprano e orchestra
Aaron Copland, sinfonia n.3
2021
Orchestra Accademia Nazionale Santa Cecilia
Conductor Antonio Pappano
Music Gabrieli, Vivaldi, Stravinskij
& Concerto pianoforte & orchestra
Mozart n. 23 K 488
Piano Stefano Bollani
https://www.raiplay.it/video/2021/11/Gala-del-Belcanto-f8586d6a-568f-4be9-8be2-af5a686b9a0d.html
Auditorium Parco della Musica Roma 2021
Orchestra & Coro Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Omaggio al melodramma
music
Bellini e Donizetti
Direttore Antonio Pappano
soprano Lisette Oropesa
tenore Xabier Anduaga
2015
Antonio Pappano Anna Netrebko
Orchestra Accademia Nazionale Santa Cecilia
Macbeth Verdi
La canzone alla luna Rusalka Dvořák
Ouverture Othello Dvorak
Till Eulenspiegel Strauss
Orchestra Accademia Nazionale Santa Cecilia
Conductor Antonio Pappano
Gabrieli
Concerto per quattro violini di Vivaldi
solisti
Carlo Maria Parazzoli Andrea Obiso Alberto Mina David Romano
Suite Pulcinella
Stravinskij
&
Concerto per pianoforte e orchestra
Mozart n. 23 K 488
Piano Stefano Bollani
Senato
XXIV Concerto di Natale
Conductor
Valerij Gergiev
Auditorium Parco della Musica Roma
Orchestra – Coro Accademia Nazionale Santa Cecilia
Direttore Antonio Pappano
Mezzosoprano Gerhild Romberger
Anton Bruckner, Te Deum
Clay Hilley tenore
Donika Mataj soprano
Daniela Salvo contralto
Anselmo Fabiani tenore
Antonio Vincenzo Serra basso
Mahler, Das Lied von der Erde
Regia Carlo Gallucci
Recensione del concerto
Vasily Petrenko e le splendide sonorita’ russe
A Santa Cecilia buona prova del direttore coadiuvato dal Coro dell’Accademia guidato da Ciro Visco
Si ? rivelato molto ben riuscito il concerto che gli organizzatori della stagione Sinfonica dell’Accedemia Nazionale di Santa Cecilia hanno affidato al direttore russo Vasily Petrenko che ha guidato con sicurezza ed incisivit? l’Orchestra ed il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Vasily Petrenko ? un musicista ancora giovane (classe 1976) formatosi in Russia presso il Conservatorio di San Pietroburgo, in possesso di un importante biglietto da visita costituito da un inviabile curriculum artistico che ci dice che ha gi? diretto in numerose ed importanti piazze musicali (citiamo, oltre alla sua patria, Boston, San Francisco, Liverpool, Londra). La sua attivit? ? rivolta anche nel campo dell’opera lirica, essendo stato direttore dal 1994 al 1997 della St. Petersburg State Opera.
Questa sua poliedrica esperienza ? risultata ben evidente nel concerto che abbiamo ascoltato (17 gennaio) che ci ha rivelato un direttore molto attento alla cura dell’esecuzione in ogni sua parte, che ha esaltato gli straordinari complessi artistici dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Coro ed Orchestra, che si sono confermati ancora una volta, e sempre di pi?, compagini di livello internazionale.
Il programma era molto interessante e presentava, come filo conduttore, colori e sonorit? della tradizione musicale russa. Partendo dal Capriccio Italiano di Cajkovskij transitando per Respighi, un russo ‘d’adozione’ per l’insegnamento ricevuto da Rimskij Korsakov, per finire con l’eroico e trascinante Aleksandr Nevskij di Prokovief uno dei brani pi? famosi della storia della musica.
A questo programma, Vasily Petrenko, ha saputo dare la giusta interpretazione centrando lo spirito di ognuno di essi. Nel Capriccio Italiano, forse uno dei pi? grandi omaggi musicali alla nostra cultura nazionale, Cajkovskij trasfuse uno spiccato spirito ‘popolare’ conseguente ad un soggiorno ‘romano’ in una parte della sua vita, Petrenko ne ha esaltato il grande senso del ritmo che pervade tutto il brano.
Per quanto riguarda Vetrate di Chiesa di Ottorino Respighi, eccellente prodotto di quel Sinfonismo Italiano che, purtroppo, nella nostra patria ? quasi dimenticato. Basti pensare che in una istituzione come Santa Cecilia, come riportato nel programma di sala, questo brano non era eseguito dal 1949. Un lasso di tempo troppo ampio per un musicista la cui produzione non si limita solo alla cosiddetta ‘trilogia romana’ ma, al contrario, contiene una lunga serie di capolavori.
Vetrate di Chiesa ? uno di questi. Il titolo ? stato dato da Respighi a posteriori, assieme allo scrittore Claudio Guastalla che ha trovato un nome che si adatta alla perfezione a questa musica, densa di misticismo e di luce ‘filtrata’ e ‘colorata’ che evoca proprio quella magia che che le vetrate diffondono all’interno delle cattedrali. Nell’esecuzione di Petrenko tutto era messo bene in risalto, calibrato al punto giusto, sia la straordinaria poesia de La fuga in Egitto e del Mattutino di Santa Chiara sia la grandiosit? del San Michele Arcangelo e dello straordinario finale dedicato a San Gregorio Magno.
Il concerto si ? concluso con la cantata di Prokofiev Alexsandr Nevskij, versione da concerto dell’omonimo film di Eisenstein, grande affresco sonoro evoca eroismo e disperazione, brano utilizzato per la propaganda staliniana ma che contiene delle straordinarie pagine sinfoniche e corali. Si ? capito che il brano ? nelle corde di Petrenko, al quale, l’esperienza maturata nel campo dell’opera lirica gli ha consentito un felice apprfondimento nella parte spiccatamente corale e vocale.
E’ stata una eccellente lettura, trascinante ed entusiasmante in tutte le sue parti, con il direttore perfettamente assecondato dall’ Orchestra di Santa Cecilia. Nella parte solista abbiamo apprezzato l’affascinante voce di Ekaterina Semenchuk, che ha dato i giusti accenti allo struggente lamento funebre per i soldati caduti in battaglia che precede il luminoso finale.
Per il Nevskij fondamentale ? il coro. Il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia non ? mancato all’appuntamento eseguendo la parte corale della cantata in maniera totalmente coinvolgente confermando ed incrementando tutti i progressi che ha evidenziato con la nuova direzione di Ciro Visco.
Claudio Listanti
claudio.listanti@voceditalia.it
21/1/2011