Virginia Raffaele

Posted by on December 11, 2024

TEATRI DI IMOLA RASSEGNE 2024/2025 Il Teatro Stignani celebra i 50 anni dalla riapertura con una stagione di prosa costellata da superstar: Elio De Capitani, Angela Finocchiaro, Neri Marcorè, Serra Yilmaz, Lunetta Savino, Ambra Angiolini, Andrea Pennacchi, Gabriele Lavia… Più lo spettacolo fuori abbonamento di Virginia Raffaele. Novità 2025, la rassegna di drammaturgia contemporanea “Altri

TEATRI DI IMOLA RASSEGNE 2024/2025

Il Teatro Stignani celebra i 50 anni dalla riapertura con una stagione di prosa costellata da superstar: Elio De Capitani, Angela Finocchiaro, Neri Marcorè, Serra Yilmaz, Lunetta Savino, Ambra Angiolini, Andrea Pennacchi, Gabriele Lavia… Più lo spettacolo fuori abbonamento di Virginia Raffaele.

Novità 2025, la rassegna di drammaturgia contemporanea “Altri percorsi allo Stignani”, con Simone Cristicchi protagonista del primo di quattro spettacoli.

E poi, teatro ragazzi, Erf, Tilt e dialettali.

Il Servizio Teatri del Comune di Imola ha presentato la programmazione delle nuove stagioni teatrali imolesi 2024/25.
Il cartellone della stagione di prosa 2024/25 del Teatro comunale Ebe Stignani era stato anticipato in primavera, in occasione dell’anniversario per i 50 anni dalla riapertura del teatro nel 1974 dopo decenni di chiusura durante e dopo la guerra, ed è ora stato illustrato nel dettaglio. Per celebrare la ricorrenza, lo Stignani propone una stagione speciale, da novembre ad aprile, con 8 spettacoli imperdibili interpretati da grandi nomi del teatro italiano (Elio De Capitani, Angela Finocchiaro, Neri Marcorè, Serra Yilmaz, Lunetta Savino, Ambra Angiolini, Andrea Pennacchi, Gabriele Lavia), cui si aggiunge un nono titolo fuori abbonamento con un’incontenibile Virginia Raffaele, dal 12 al 14 dicembre.
Alla principale stagione di prosa allo Stignani, si affiancherà una novità: la rassegna di drammaturgia contemporanea intitolata “Altri percorsi allo Stignani”, realizzata con Accademia Perduta / Romagna Teatri, con quattro spettacoli a data unica da febbraio ad aprile di Simone Cristicchi, Davide Enia, Arianna Porcelli Safonov e Alberto Fumagalli.
Infine diversificano, arricchiscono e completano la proposta teatrale imolese le ormai consolidate rassegne in collaborazione con associazioni ed enti del territorio: la rassegna di teatro per famiglie Favole all’Osservanza sempre in collaborazione con Accademia Perduta / Romagna Teatri, la rassegna Orizzonti in collaborazione con T.I.L.T. (Trasgressivo Imola Laboratorio Teatro), la Rassegna Dialettale Avis in collaborazione con Avis comunale Imola, la rassegna Filodrammatiche C.A.R.S. in collaborazione con Cooperativa Assistenza Ricreazione Sociale. Inoltre ricordiamo la stagione concertistica di ERF Emilia Romagna Festival al Teatro Stignani con dieci appuntamenti, più quattro visioni guidate a una selezione di Opere proiettate nel Ridotto.
Dichiara il sindaco Marco Panieri: «La programmazione della stagione teatrale 2024/25 del Teatro Stignani rappresenta un pilastro fondamentale per la cultura della nostra città. È motivo di grande orgoglio vedere il Teatro Stignani continuare a essere un punto di riferimento per l’offerta culturale non solo per Imola, ma anche per il territorio circostante, mantenendo un livello di attrattività straordinario. La varietà e la qualità delle rassegne proposte, dai grandi classici della prosa agli appuntamenti con la drammaturgia contemporanea, confermano la vitalità culturale del nostro teatro e la capacità di attrarre artisti di altissimo profilo. Celebriamo insieme 50 anni dalla riapertura del nostro Stignani con una stagione memorabile, capace di coinvolgere ed emozionare il pubblico attraverso spettacoli che spaziano tra riflessione, divertimento e bellezza. Il teatro, infatti, non è solo uno spazio fisico, ma è un luogo di incontro e di crescita, che arricchisce la comunità e ne mantiene vivo lo spirito culturale.» «Il Teatro è evasione, è divertimento ma è anche stimolo alla riflessione grazie alle suggestioni che i grandi testi teatrali ci offrono – sintetizza l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi –. Grandi testi, eccelse prove d’attore e la massima cura nelle scelte artistiche caratterizzano anche quest’anno il cartellone di prosa dello Stignani, appuntamento imprescindibile nella vita culturale della città. Di fianco alla stagione di prosa, troviamo la stagione Favole all’Osservanza, che conferma l’attenzione verso i nostri concittadini più piccoli, la stagione musicale in collaborazione con ERF, la rassegna Orizzonti di TILT e poi spazio alle filodrammatiche e dialettali. Dopo due anni di collaborazione con Accademia Perduta per la rassegna Favole all’Osservanza, sempre sold out, inauguriamo insieme un nuovo cartellone che abbiamo chiamato Altri percorsi dedicato alla drammaturgia contemporanea con quattro spettacoli che vedranno, tra gli altri, Simone Cristicchi solcare il palcoscenico dello Stignani. Infine a Capodanno accoglieremo assieme il nuovo anno con Il lago dei cigni, uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica. Proprio per dare visione e valore a tutte le rassegne che quest’anno vengono accolte nei nostri teatri e che rendono ricca e diversificata l’offerta, abbiamo voluto presentare con una conferenza stampa e una comunicazione unitaria, a fianco della stagione di prosa, anche tutte le altre rassegne. A teatro si respira la vita, non resta che scegliere. Di fianco al suo ruolo di tempio della prosa, come dimostrano i cinquant’anni di archivio appena digitalizzato per celebrare i nostri primi 50 anni (1974-2024), l’Ebe Stignani si offre come insostituibile punto di incontro. Perché lo Stignani, a Imola, è il Teatro.»

LA STAGIONE DI PROSA 2024/25

Il cartellone con otto grandi titoli – ciascuno con le consuete sei repliche, in scena a partire dal 20 novembre fino al 6 aprile – è caratterizzato da una trasversalità di generi e contenuti e raccoglie alcune delle proposte più interessanti della scena attuale con attrici e attori tra i più popolari della prosa italiana: Elio De Capitani, Angela Finocchiaro, Neri Marcorè, Serra Yilmaz, Lunetta Savino, Ambra Angiolini, Andrea Pennacchi e Gabriele Lavia. L’inaugurazione sarà affidata a un grande classico di Shakespeare, Re Lear, con Elio De Capitani nel ruolo del vecchio e tormentato re; durante le festività natalizie un inedito Neri Marcorè ci guiderà nelle fumose atmosfere della Londra di fine Ottocento con il nuovissimo musical su Sherlock Holmes; chiuderà la stagione una leggenda del teatro italiano come Gabriele Lavia, che sta ultimando la preparazione di questo suo ultimo lavoro (debutterà a febbraio 2025), Lungo viaggio verso la notte di O’Neill.
E poi ci sarà la comicità surreale di Angela Finocchiaro (Il calamaro gigante), quella destabilizzante di Andrea Pennacchi in un insolito Arlecchino? scritto con il punto di domanda, l’umorismo e il cinismo di Ferzan Ozpetek che riporta a teatro uno dei suoi successi cinematografici (Magnifica presenza), momenti di riflessione con Ambra Angiolini che in Oliva Denaro ci ricorderà la vicenda della prima ragazza che rifiutò il “matrimonio riparatore” nella Sicilia degli anni ‘60 e Lunetta Savino che con La madre chiuderà la trilogia di Zeller di cui allo Stignani abbiamo visto gli altri capitoli negli ultimi anni.
Insomma, la stagione per celebrare il 50° anniversario dalla riapertura del Teatro Stignani si prospetta come memorabile e imperdibile!

CAMPAGNA ABBONAMENTI

Da domenica 20 ottobre inizia la campagna abbonamenti secondo questo calendario: dal 20 al 27 ottobre per gli abbonati che intendono confermare il proprio posto, il 2 e il 3 novembre per gli abbonati che preferiscono cambiare posto o turno e dal 9 al 12 novembre per chi non era abbonato e vuole diventarlo (in particolare l’11 e il 12 novembre saranno le giornate dedicate ai nuovi abbonamenti giovanissimi under 20, che hanno diritto al prezzo speciale di 70 euro per otto spettacoli, in qualsiasi settore).
I prezzi degli abbonamenti rimangono invariati. L’abbonamento è sempre la formula più conveniente perché include tutti gli otto spettacoli in cartellone, anche quelli con prezzo d’ingresso speciale (quest’anno Sherlock Holmes – il musical con Neri Marcorè).

STAGIONE DI PROSA 2024/25

dal 20 al 24 novembre
Re Lear
di William Shakespeare
con Elio De Capitani, Elena Ghiaurov, Elena Russo Arman
regia Ferdinando Bruni, Francesco Frongia
La stagione di prosa dello Stignani debutta ufficialmente il 20 novembre con uno dei capolavori di Shekespeare, Re Lear, diretto da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia e intrepretato, tra gli altri, da Elio De Capitani nei panni del vecchio e tormentato re protagonista di un doloroso viaggio alla scoperta di sé, Elena Ghiaurov (la figlia maggiore Goneril), Elena Russo Arman (la figlia di mezzo Regan) e Viola Marietti (la figlia minore Cordelia).
Re Lear sovrano di Britannia, ormai anziano, deve decidere come suddividere il suo regno tra le tre figlie. Nello spettacolo tutta la vicenda viene accompagnata dalla scenografia; grandi tele disegnate circondano lo spazio con una danza macabra, una teoria di scheletri che indossano corone dorate per emergere dal buio della scena. Il trono del re che rinuncia al suo potere è un cumulo contorto di legno e metallo, che ingloba sedie, poltrone, lance e armi da fuoco. Sono macerie, così come gli altri elementi che scandiscono la scena, attraversata da divise minacciose ma anche da abiti da sera, dal nero dei quali si distaccano solo Cordelia e il matto.
Re Lear non è solo una parabola, è anche un capolavoro di potentissimo teatro: i suoi personaggi, oltre a essere figure esemplari di una moralità medioevale, hanno la tridimensionalità della vita. La caduta di Lear nella follia è la descrizione di una progressiva demenza senile e il realismo psicologico con cui viene descritta la reazione di chi con questa demenza deve fare i conti è di una precisione quasi scientifica. L’inadeguatezza delle due sorelle maggiori, la concretezza di Cordelia, l’energia positiva di Kent, il sadismo di Cornwall e la straziante condizione dei due infelici figli di Gloucester. L’uomo è solo con la sua arroganza, la sua crudeltà e il suo dolore. La fragile speranza di una qualche consolazione sta solo nella consapevolezza del male che si è fatto e nell’accettazione del proprio destino.

dal 4 all’8 dicembre
Il calamaro gigante
dal romanzo omonimo di Fabio Genovesi
con Angela Finocchiaro, Bruno Stori
regia Carlo Sciaccaluga
Protagonista del secondo appuntamento della stagione sarà Angela Finocchiaro.
La vita di Angela è assurda e incomprensibile: da ragazza tanti sogni e passioni le facevano battere il cuore, ma i binari rigidi della famiglia e della società l’hanno portata a una situazione che è come un boccone amaro incastrato in gola. Mentre sta tornando a Milano per la cena dell’ufficio, il rientro dei vacanzieri dal mare la blocca in coda. Angela maledice tutta quella gente e pure il mare da cui tornano. Ha ancora la bocca aperta, quando un’onda impossibile la porta via, travolgendo e stravolgendo la sua vita. Si ritrova in un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, dove gira insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort (Bruno Stori), che arriva da un’altra nazione e un altro secolo.
Inizia così il loro viaggio, che onda dopo onda li sbatterà a vivere le avventure di donne e uomini che hanno avuto il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un’unica, strabiliante meraviglia.
Angela Finocchiaro e Bruno Stori ci accompagnano a scoprire vite sconosciute ma fondamentali, incredibili ma verissime, legate dall’aver creduto con tutto il cuore all’esistenza di un animale così enorme che per millenni è stato considerato una leggenda: il Calamaro Gigante. Perché se nel mondo esiste il Calamaro Gigante, allora non c’è più un sogno che sia irrealizzabile, una battaglia inaffrontabile, un amore impossibile. Per Angela e Montfort. E per chiunque salga a bordo di questo spettacolo, che ci spinge ad andare avanti o dovunque ci portino i venti e le correnti e le passioni, alla sorprendente, divertente, commovente scoperta delle meraviglie della Natura e, quindi, di noi stessi. Perché la storia più incredibile di tutte è proprio la realtà.
Il Calamaro Gigante presenta un approccio vitalistico, appassionato e coraggioso alla vita, la nostra e quella del pianeta intorno a noi. È un’ode al tuffarsi, al credere nei nostri sogni, alle scelte coraggiose e originali, quelle in cui si rischia qualcosa. Proprio in questo modo rischiamo di essere felici.

dal 3 al 7 gennaio
Sherlock Holmes – il musical
con Neri Marcorè
testi Andrea Cecchi, Alessio Fusi, Enrico Solito
musiche Andrea Sardi
liriche Alessio Fusi
regia Andrea Cecchi

Neri Marcorè – attore, regista, musicista, comico, cantante, doppiatore e conduttore – debutta nel mondo del musical nei panni Sherlock Holmes, il più celebre detective di tutti i tempi, creato dalla penna di Arthur Conan Doyle nel 1887.
Un’epica avventura ambientata nella violenta e cupa Londra di fine Ottocento. Tutto ha inizio il 17 giugno 1897, a soli cinque giorni dai festeggiamenti del 60° anno del regno della Regina Vittoria. Il leggendario detective vive ormai da tempo immerso nella totale apatia a causa della presa di coscienza che non esistono più criminali al suo livello. In città non mancano furti e omicidi ma, dalla morte del suo acerrimo nemico Moriarty, nessun criminale si è più dimostrato un degno avversario per Holmes né ha saputo destare il suo interesse. Tuttavia, quella notte, un uomo viene ucciso ed è proprio la vittima, con una serie di brillanti messaggi cifrati che solo una mente geniale avrebbe potuto decriptare, a chiedere con urgenza l’intervento del detective. Sherlock si rende conto che una minaccia assai più grave incombe su Londra: un attentato, proprio il giorno del Giubileo della Regina, che potrebbe causare centinaia di vittime, compresa sua Maestà.

La colonna sonora orchestrale trascinerà lo spettatore in un vortice di emozioni. Le imponenti scenografie, le dinamiche e travolgenti coreografie riprodurranno un’ambientazione perfetta per coinvolgere lo spettatore nell’atmosfera della Londra di fine Ottocento con le sue ingiustizie, i suoi vicoli fumosi e le tensioni sociali. I costumi evocheranno l’epoca vittoriana con grande attenzione ai dettagli, mentre i contrasti tra luci soffuse e ombre profonde esalteranno le tensioni e i misteri della storia.
Holmes e il suo fedele amico Watson seguiranno le tracce lasciate dai nemici in una lotta contro il tempo, rivelando segreti, tradimenti e insidie mortali in un entusiasmante musical inedito ricco d’ironia e forti emozioni.

dal 15 al 19 gennaio
Magnifica presenza
di Ferzan Ozpetek
con Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino,
Erik Tonelli
regia Ferzan Ozpetek

Ferzan Ozpetek torna a teatro con il nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici. Il regista, tra i più amati del nostro cinema, prosegue così il percorso inaugurato con Mine vaganti e fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult portando con sé in questa avventura una compagnia di attori esplosivi che saranno i grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto.
Pietro ha un grande sogno, vuole diventare un attore. Con la speranza di incontrare l’occasione della vita, il giovane si trasferisce a Roma e comincia a lavorare in un panificio. Dopo aver passato un breve periodo in casa della cugina Maria, il ragazzo affitta un appartamento da solo e presto si rende conto di essere finito in una casa infestata dai fantasmi. La sua esistenza nella nuova abitazione viene infatti turbata da strane presenze, che solo lui può vedere; si tratta di una bizzarra compagnia teatrale. Compatito dalla cugina Maria, che cerca di guarirlo da queste continue allucinazioni, Pietro tenterà di andare a fondo nella storia, cercando di capire le ragioni che trattengono nel presente questi insoliti fantasmi.
Nel cast Serra Yilmaz, attrice icona dei film di Ferzan Ozpetek, e Tosca D’Aquino.

dal 29 gennaio al 2 febbraio
La madre
di Florian Zeller
con Lunetta Savino
regia Marcello Cotugno

La madre chiude la trilogia dello sceneggiatore Florian Zeller, iniziata allo Stignani nel 2018 con l’indimenticabile Il Padre con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere e proseguita nella scorsa stagione con l’applauditissimo Il figlio interpretato da Giulio Pranno affiancato da Cesare Bocci e Galatea Ranzi, entrambi diretti da Piero Maccarinelli. In questo capitolo conclusivo della trilogia – che nel progetto di Zeller era il primo, anche se i testi non sono collegati se non dal tema della famiglia – la protagonista è Lunetta Savino, diretta da Marcello Cotugno.
Anna è sposata con Pierre ma sembra non provare più alcun sentimento per il marito. Il suo vero amore è il figlio Nicholas che convive con la fidanzata: da quando se n’è andato Anna è precipitata in un vortice di dolore e solitudine che l’ha portata ad assumere psicofarmaci i quali, assieme all’alcool, alterano il suo comportamento.

Con La Madre Zeller indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le sue possibili derive patologiche. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale. Nella mente della madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche che, alla fine, non sembrano essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile. Ma la responsabilità della solitudine di Anna non sta forse nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione?

dal 19 al 23 febbraio
Oliva Denaro
dal romanzo omonimo di Viola Ardone
con Ambra Angiolini
regia Giorgio Gallione

La trama prende spunto dalla storia di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni ‘60 fu la prima a rifiutare il “matrimonio riparatore”: evoca la vicenda e la ricostruisce, reinventando il reale nell’ordine magico del racconto. Oliva – interpretata da Ambra Angiolini – è una quindicenne che cerca il suo posto nel mondo, in un’Italia e in un’epoca in cui la legge stabiliva che, se l’autore del reato di violenza carnale avesse poi sposato la parte offesa, avrebbe automaticamente estinto la condanna, anche se ai danni di una minorenne. In un universo che sostiene che “la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia”, Oliva ormai adulta ci narra la sua storia a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo e stupore perché inedita e rivoluzionaria, rifiuta la “paciata” (la pacificazione fra famiglie) e dice no alla violenza e al sopruso. Oliva decide di essere protagonista delle proprie scelte, circondata da una famiglia che impara grazie a lei a superare ricatti, stereotipi e convenzioni.
Grazie alla scrittura limpida, poetica, teatralissima e immaginifica di Viola Ardone, Oliva Denaro diventa la storia di tutte le donne che ancora oggi pensano e temono di non aver scelta, costrette ad accettare un aguzzino e un violentatore tra le mura di casa. Una storia di ieri e di oggi, che parla di libertà, civiltà e riscatto.

dal 5 al 9 marzo
Arlecchino?
di Marco Baliani
con Andrea Pennacchi
regia Marco Baliani

Protagonista del penultimo spettacolo in cartellone è Andrea Pennacchi, per il quale Marco Baliani scrive questo Arlecchino su misura. Sarà un Arlecchino mai visto, che riunisce stilemi diversi, frammenti di cabaret, burlesque, avanspettacolo, commedia e dramma in un gran calderone ultra postmoderno che raccoglie pezzi di memoria della storia del teatro. Sul palco un cast di attori capaci di interpretare contemporaneamente più ruoli, passando dalle proteste borbottanti degli attori sottopagati, alle vorticose azioni dei personaggi della commedia che devono rappresentare. Il tutto amalgamato con le musiche, eseguite dal vivo da Matteo e Riccardo Nicolin e una scenografia semovente, semplice e che si lascia andare al gioco infantile, grazie agli stessi attori che si fanno operai macchinisti modificando la scena di continuo, come se ci fossero improvvise folate di vento.
L’Arlecchino che questo spettacolo porta in scena farà sussultare i tanti Arlecchini che nel tempo hanno fatto grande questa maschera. La grande commedia goldoniana, in una forma non prevista dirompente e straniante, ricostruisce la tradizione dopo averla intelligentemente tradita perché, citando Walter Benjamin, «in ogni epoca bisogna lottare per strappare la tradizione al conformismo che cerca di sopraffarla».

dall’1 al 6 aprile
Lungo viaggio verso la notte
di Eugene O’Neill
con Gabriele Lavia, Federica Di Martino
regia Gabriele Lavia

Chiuderà la stagione Gabriele Lavia, attore, regista, scrittore, sceneggiatore e doppiatore italiano, tra le figure più rappresentative del teatro italiano.
L’intera vicenda si svolge tra le pareti di una casa borghese e nell’arco di una sola notte. I membri di una famiglia, in particolare il padre e la madre, si accusano, si tormentano e precipitano se stessi oltre ogni canone di umanità, mentre il figlio minore tubercolotico presagisce la fine e il maggiore, l’unico che vede lucidamente la situazione, sa solo rifugiarsi nella scrittura.
Long day’s journey into night è il titolo che Eugene O’Neill dà alla sua opera-confessione. Il padre era stato un attore di grande successo, come il protagonista della sua opera teatrale. La casa-prigione della “famigliaccia” che O’Neill ci racconta è proprio casa sua. E qui sta il cammino tortuoso di una possibile messa-in-scena-viaggio di quest’opera amara, scritta poco prima della morte per fare un viaggio all’indietro nella vita. Un viaggio impietoso dentro l’amarezza di un fallimento senza riscatto. Le vite degli uomini sono fatte di tenerezza e violenza. Amore e disprezzo. Comprensione e rigetto. Di famiglia e della sua rovina.

Fuori abbonamento

È fuori abbonamento lo spettacolo Samusà di Virginia Raffaele, attrice, imitatrice, conduttrice televisiva, radiofonica e doppiatrice che racconterà la sua infanzia nel lunapark in cui è cresciuta.
Per le tre recite, dal 12 al 14 dicembre tutte alle ore 21, i biglietti sono in vendita su Vivaticket. Le sere di spettacolo, dalle ore 19 alle 21, alla biglietteria del teatro saranno messi in vendita gli ultimi posti rimasti.

LE ALTRE RASSEGNE

LA NOVITÀ “ALTRI PERCORSI ALLO STIGNANI”, TEATRO RAGAZZI, ERF, TILT, DIALETTALI

L’offerta culturale e d’intrattenimento dei nostri teatri, grazie alla collaborazione con associazioni e gruppi teatrali, si arricchisce di proposte diversificate per un pubblico eterogeneo.

Altri percorsi allo Stignani

Rassegna di drammaturgia contemporanea

«Con vero entusiasmo e orgoglio inauguriamo insieme il nuovo cartellone Altri percorsi allo Stignani, dedicato alla drammaturgia contemporanea: quattro appuntamenti, volti noti e spettacoli notevoli che si confrontano – con rigore e in alcuni casi con ironia – con spiritualità universale, memoria storica, impegno civile e sociale, “materie” del presente. Temi urgenti e profondamente umani che tradotti per il palcoscenico diventano ancora più vividi, invitando a riflessioni e aprendo a confronti. Ed è in questi confronti, in questo scambio collettivo tra gli Artisti e i diversi “pubblici” che, in fondo, risiede il senso più vero e importante del teatro.» Con queste parole Claudio Casadio e Ruggero Sintoni, direttori artistici di Accademia Perduta / Romagna Teatri, introducono la nuova rassegna che hanno realizzato in collaborazione con il Servizio Teatri del Comune di Imola.
La nuova rassegna inizierà giovedì 6 febbraio con lo spettacolo di e con Simone Cristicchi Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli in cui l’artista romano indaga e racconta San Francesco d’Assisi e il labile confine tra follia e santità, tema cardine della sua vita. Al centro di questo spettacolo anche la povertà, la ricerca della perfetta letizia, la spiritualità universale, l’utopia necessaria di una nuova umanità che riesca a vivere in armonia con il creato.
Il secondo dei quattro spettacoli della rassegna andrà in scena giovedì 27 febbraio: Davide Enia con Autoritratto ci trascinerà nel lato più nero della mafia partendo dal caso che segnò uno spartiacque nella coscienza collettiva: il rapimento e l’omicidio di Giuseppe Di Matteo, il bambino figlio di un collaboratore di giustizia, rapito, tenuto per 778 giorni in prigionia in condizioni spaventose e infine ucciso per strangolamento e sciolto nell’acido. Una storia disumana che si configura come l’apparizione del male, il sacro nella sua declinazione di tenebra.
Venerdì 14 marzo sarà la volta di Arianna Porcelli Safonov in Fiabafobia: la risata è il linguaggio che serve ad affrontare il tema della paura come timone sociale. Siamo passati dal “Non abbiate paura” di Giovanni Paolo II al “Restate a casa”, da “Andrà tutto bene” alla vigile attesa. Ogni anno viene prodotto un nuovo soggetto che dovrà farci paura: Chernobyl, la mucca pazza, l’arsenico nell’acqua, i testimoni di Geova, i musulmani. Uno spettacolo per ridere e per pensare.
La rassegna si chiuderà venerdì 11 aprile con La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, commedia nera scritta da Alberto Fumagalli per raccontare disagio, voglia di libertà e di non arrendersi, non importa quanto i propri sogni siano malconci e bistrattati.
Il prezzo del biglietto per ciascuno spettacolo è lo stesso per qualsiasi settore (18 euro, eccetto il primo spettacolo di Simone Cristicchi a 25 euro), con la possibilità di abbonarsi a tutte e quattro le date (65 euro intero, 45 euro ridotto under 20). Campagna abbonamenti sabato 11 e domenica 12 gennaio, dal 15 gennaio biglietti in vendita su Vivaticket.

Favole all’Osservanza

Rassegna di teatro per le famiglie

Sempre in collaborazione con Accademia Perduta / Romagna Teatri, confermata per il terzo anno consecutivo la fortunata rassegna di teatro per famiglie Favole all’Osservanza. Commentano Casadio e Sintoni, direttori artistici di Accademia Perduta / Romagna Teatri: «Questa proposta artistica, in pochi anni e grazie all’attenzione e curiosità di bambini, bambine e famiglie, ha trovato la sua vivace e partecipata collocazione nell’offerta culturale della città. Gli otto spettacoli che ne compongono l’edizione 2024/25 condurranno il pubblico lungo un cammino fatto di scoperte e sguardi, poetiche e linguaggi differenti: dal teatro d’attore a quello di figura, da quello di narrazione a quello d’immagini. Un “teatro artigianale” che guarda anche alle possibilità offerte dalla multimedialità, ma soprattutto un “teatro d’arte e popolare”, accessibile a tutti e tutte perché, in fondo, tutti e tutte, senza limiti d’età, abbiamo ancora bisogno e capacità di meravigliarci, emozionarci, sorprenderci.»
Gli otto spettacoli per tutte le età andranno in scena sempre la domenica pomeriggio alle ore 17, dal 17 novembre fino al 16 marzo, al Teatro dell’Osservanza: biglietto unico 5 euro, con prevendita online su Vivaticket già dal 26 ottobre.

#ERFStignaniMusica

Stagione concertistica invernale

Anche quest’anno ERF Emilia Romagna Festival cura la stagione concertistica invernale #ERFStignaniMusica con dieci concerti sul palco dello Stignani. Confermato anche il ciclo “L’Opera nel Ridotto”, con quattro visioni guidate gratuite in HD di Opere proiettate nel Ridotto, di venerdì alle ore 20 (La fanciulla del West 29 novembre, Aida 10 gennaio, Le nozze di Figaro 28 febbraio e Carmen 21 marzo).
Per la programmazione dettagliata si rinvia al libretto di stagione.

Orizzonti

Rassegna teatrale 2024/25

Grazie alla collaborazione con T.I.L.T. (Trasgressivo Imola Laboratorio Teatro) il teatro dell’Osservanza ospita anche quest’anno la rassegna teatrale Orizzonti, il cui cartellone include cinque spettacoli, dal 21 dicembre al 12 aprile. Tra gli altri, segnaliamo lo Sbum! Yes we cake, spettacolo fanta-demografico, una storia dove dati di realtà e fantasie sul futuro si incrociano per una riflessione su questioni chiave dell’attuale condizione umana: l’ineguale distribuzione delle risorse, il fragile equilibrio tra uomo e natura, la complessa sostenibilità dei sistemi di welfare.
T.I.L.T. è un’associazione culturale attiva a Imola dal 1996. Da oltre 25 anni organizza corsi e laboratori teatrali rivolti agli adulti, ai giovani e ai bambini. Produce performance e spettacoli.
Raccoglie idee artistiche, collabora con altre realtà del territorio e con alcune fra le più interessanti personalità del teatro contemporaneo.
Per la programmazione dettagliata si rinvia al libretto di stagione.
Rassegna Filodrammatiche C.A.R.S.
Un appuntamento storico che quest’anno si rinnova grazie alla collaborazione con Cooperativa Assistenza Ricreazione Sociale è quello con le Filodrammatiche C.A.R.S., che giungono alla 48^ edizione. A partire dall’8 febbraio fino al 22 marzo, saranno cinque gli spettacoli al Teatro dell’Osservanza, cui si aggiunge lo spettacolo natalizio del 21 dicembre al Teatro Stignani. Gli obiettivi della rassegna sono la valorizzazione del teatro amatoriale e popolare, la conservazione e salvaguardia del dialetto come patrimonio culturale e sociale e il sostegno alle compagnie amatoriali del territorio.

Rassegna Dialettale Avis

“Tina Anconelli”

Anche la 46^ edizione della Rassegna Dialettale AVIS “Tina Anconelli” si svolgerà presso il Teatro dell’Osservanza, a partire dal 26 ottobre fino al 23 novembre. Tre spettacoli per valorizzare la tradizione del teatro popolare in dialetto romagnolo, frutto della collaborazione con Avis Comunale Imola. Partecipano alla rassegna le compagnie La compagine di San Tomè, GAD Città di Lugo e La cumpagnì dla zercia di Forlì.

Galà di Capodanno in danza Il balletto Il lago dei cigni il 31 dicembre allo Stignani

Per la serata di San Silvestro, un grande classico del balletto: Il lago dei cigni sarà interpretato sul palcoscenico del Teatro Stignani dal corpo di ballo del Teatro Nazionale dell’Opera Rumena di Iasi in doppia replica: alle ore 17 e alle ore 21.30, con brindisi per festeggiare il nuovo anno al termine dello spettacolo. A cura della Fondazione Teatro Lirico Siciliano.

LO STIGNANI E IL SUO PUBBLICO

Il numero di abbonati della stagione di prosa 2023/24 era cresciuto del 14% rispetto alla stagione precedente arrivando a 1.440 abbonamenti. Un dato da sottolineare è la crescita di interesse da parte del pubblico giovane, con un +20% degli abbonati under 20.

LE SCUOLE INCONTRANO IL TEATRO

Dal 2015 il Teatro Stignani formula per le scuole attività didattiche gratuite dedicate allo spettacolo dal vivo, declinate in base all’età e alle caratteristiche degli studenti, con l’obiettivo di formare il pubblico del futuro e di illustrare le opportunità professionali che il teatro può offrire: incontri e visite guidate oppure laboratori interattivi dall’ultimo anno scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado. Gli insegnanti interessati possono approfondire nella sezione Scuole del sito teatrostignani.it o contattare il teatro con un’email a teatro@comune.imola.bo.it o telefonando al 0542 602614.

https://www.raiplay.it/video/2024/01/Colpo-di-luna—Puntata-del-26012024-ab973a65-9a7b-443e-a9d6-974c37c60f00.html

https://www.raiplay.it/video/2024/01/Colpo-di-luna—Puntata-del-12012024-9c2128a6-31bd-4122-9fa5-c3a0074651bb.html

Virginia Raffaele ospite de La Stagione dei Teatri

Lo spettacolo, dal titolo Samusà, è stato scritto dalla stessa Raffaele e le è valso il Premio Duse ’22. In programma dal 19 al 22 gennaio al Teatro Alighieri

Da giovedì 19 a sabato 21 gennaio, ore 21:00, e domenica 22 gennaio, ore 15:30, al Teatro Alighieri di Ravenna, nell’ambito de La Stagione dei Teatri, andrà in scena Virginia Raffaele con lo spettacolo Samusà.

Il vissuto personale di un’infanzia ambientata tra le giostre del luna park di Roma è l’universo narrativo nel quale Virginia Raffaele sviluppa quel suo modo unico di divertire e commuovere, di stupire e interpretare, facendo ridere a crepapelle. Qui le memorie dell’artista si confondono con la sua fantasia visionaria lasciando emergere personaggi di un repertorio sfrenato e dando vita al popolo sghembo di una surreale commedia umana. A concertare i ritmi e i toni di questo vortice dell’immaginario interviene il tocco registico di un maestro della scena contemporanea, Federico Tiezzi. «Sono nata e cresciuta dentro un luna park – racconta di sè Virginia Raffaele-: facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro al bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti».

Il testo è scritto da Raffaele insieme a Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato e allo stesso Tiezzi. Produzione ITC2000, distribuzione Terry Chegia.

Lo spettacolo è valso a Virginia Raffaele il Premio Eleonora Duse, che le è stato assegnato il 14 dicembre scorso.

Si ricorda che il tradizionale incontro del sabato con il pubblico non potrà essere organizzato a causa dei molti impegni teatrali, cinematografici e televisivi dell’artista.

Con questo spettacolo continua la collaborazione con il Centro Diego Fabbri che promuove un teatro accessibile e inclusivo. Grazie a Teatro No Limits la replica di domenica 22 gennaio sarà audiodescritta per non vedenti e ipovedenti. Per informazioni centrodiegofabbri.it

A proseguire è anche il progetto In viaggio verso il teatro, che nelle serate del 19 e 20 gennaio porterà abbonati e abbonate a teatro percorrendo le circoscrizioni Nord e Sud, compreso il comune di Alfonsine. A bordo, un esperto racconterà aneddoti legati allo spettacolo.

La Stagione dei Teatri è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Apt Emilia-Romagna, Bcc ravennate, forlivese e imolese.

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