Con la voce del silenzio di Avner l?Eccentrico si conclude il tour italiano
Lo spettacolo scorre velocemente senza che venga pronunciata una parola n? risuoni una nota. Al centro della scena c?? una sola persona, Avner Eisenberg, scarpe e bretelle rosse, pantaloni dalla vita altissima, bombetta alla Charlie Chaplin calata in testa e intorno varia oggettistica, scope, scale, mazze da giocoliere, fazzoletti e bicchieri di carta e un arredo essenziale. Sono oggetti inanimati che nelle sue mani prendono vita e diventano subito altro. Spesso ci? che ha sul palcoscenico non gli basta e va a procurarsi oggetti fra il pubblico. Strappa la locandina di mano a uno spettatore e se la pone in equilibrio sul viso. Poi, preso da un impulso creativo, la piega e la ripiega per ritagliare striscie che la fanno somigliare a una pianta o a un fiore. Ma pu? anche trasformarla in delicati origami oppure inghiottirla, deglutirla e poi, con mossa rapida, fare fuoriuscire dalla bocca metri e metri di filamenti di carta. L?uomo sul palco ha tic e piccole manie e un ossessione per la sua bombetta. Charlot viene evocato pi? volte nella gestualit?, nella mimica e nelle gag di questo ?animale da palcoscenico?. Avner, creatura aliena capace di muovere al sorriso, cerca continuamente il contatto con il pubblico e la comunicazione passa senza bisogno di parole. L?eccentrico? diverte, emoziona e sorprende e. Il pubblico, dapprima perplesso, si lascia accalappiare, sta al gioco, interagisce..Basta un cenno di Avner e il pubblico fischia, applaude, acclama a gran voce. Le scenette comiche, i numeri di prestigio, le invasioni in platea si susseguono senza tregua, estemporanee come un concerto jazz con immagini a tratti liriche, a tratti grottesche, sempre un po? surreali. Maestro di arte circense, fantasioso mimo, provetto prestigiatore, burattinaio di se stesso? Avner sfugge alle catalogazioni, ? tutto questo e altro ancora. La sua biografia ci racconta che ? nato ad Atlanta in Georgia, che ha intrapreso studi universitari scientifici prima di dedicarsi allo spettacolo e che ha avuto due grandi maestri: Jacques Lecoq e Carlo Mazzone Clementi. E? stato attore di cinema (Il gioiello del Nilo), di teatro (Aspettando Godot) e della tv (Webster), Il suo nome ? nella International Clown Hall of Fame. Fa questo mestiere da 35 anni, quindi si tratta di un consumato professionista, anche se ha sempre l?aria di essere capitato in palcoscenico per un caso fortuito. Con ?Gravit? fuori legge?, partito dai grandi teatri statunitensi e approdato prima a Faenza poi a Cervia, traccia una sintesi delle sue specialit? in uno spettacolo anti-convenzionale che rompe i confini fra linguaggi diversi strappando il sorriso e la risata, ma anche qualche riflessione laddove le sue manie rispecchiano quelle della maggior parte del genere umano. Con il linguaggio del corpo si pu? esprimere quanto e pi? che con la parola, Avner Eisenberg l?eccentrico lo dimostra. La serata del 21.12.2010 a Cervia ? stata l?ultima applauditissima tappa della sua tourn?e italiana prima di affrontare il tour di sei settimane della Spagna.
Attilia Tartagni 22.12.2010
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Con la voce del silenzio di Avner l?Eccentrico si conclude il tour italiano
Lo spettacolo scorre velocemente senza che venga pronunciata una parola n? risuoni una nota. Al centro della scena c?? una sola persona, Avner Eisenberg, scarpe e bretelle rosse, pantaloni dalla vita altissima, bombetta alla Charlie Chaplin calata in testa e intorno varia oggettistica, scope, scale, mazze da giocoliere, fazzoletti e bicchieri di carta e un arredo essenziale. Sono oggetti inanimati che nelle sue mani prendono vita e diventano subito altro. Spesso ci? che ha sul palcoscenico non gli basta e va a procurarsi oggetti fra il pubblico. Strappa la locandina di mano a uno spettatore e se la pone in equilibrio sul viso. Poi, preso da un impulso creativo, la piega e la ripiega per ritagliare striscie che la fanno somigliare a una pianta o a un fiore. Ma pu? anche trasformarla in delicati origami oppure inghiottirla, deglutirla e poi, con mossa rapida, fare fuoriuscire dalla bocca metri e metri di filamenti di carta. L?uomo sul palco ha tic e piccole manie e un ossessione per la sua bombetta. Charlot viene evocato pi? volte nella gestualit?, nella mimica e nelle gag di questo ?animale da palcoscenico?. Avner, creatura aliena capace di muovere al sorriso, cerca continuamente il contatto con il pubblico e la comunicazione passa senza bisogno di parole. L?eccentrico? diverte, emoziona e sorprende e. Il pubblico, dapprima perplesso, si lascia accalappiare, sta al gioco, interagisce..Basta un cenno di Avner e il pubblico fischia, applaude, acclama a gran voce. Le scenette comiche, i numeri di prestigio, le invasioni in platea si susseguono senza tregua, estemporanee come un concerto jazz con immagini a tratti liriche, a tratti grottesche, sempre un po? surreali. Maestro di arte circense, fantasioso mimo, provetto prestigiatore, burattinaio di se stesso? Avner sfugge alle catalogazioni, ? tutto questo e altro ancora. La sua biografia ci racconta che ? nato ad Atlanta in Georgia, che ha intrapreso studi universitari scientifici prima di dedicarsi allo spettacolo e che ha avuto due grandi maestri: Jacques Lecoq e Carlo Mazzone Clementi. E? stato attore di cinema (Il gioiello del Nilo), di teatro (Aspettando Godot) e della tv (Webster), Il suo nome ? nella International Clown Hall of Fame. Fa questo mestiere da 35 anni, quindi si tratta di un consumato professionista, anche se ha sempre l?aria di essere capitato in palcoscenico per un caso fortuito. Con ?Gravit? fuori legge?, partito dai grandi teatri statunitensi e approdato prima a Faenza poi a Cervia, traccia una sintesi delle sue specialit? in uno spettacolo anti-convenzionale che rompe i confini fra linguaggi diversi strappando il sorriso e la risata, ma anche qualche riflessione laddove le sue manie rispecchiano quelle della maggior parte del genere umano. Con il linguaggio del corpo si pu? esprimere quanto e pi? che con la parola, Avner Eisenberg l?eccentrico lo dimostra. La serata del 21.12.2010 a Cervia ? stata l?ultima applauditissima tappa della sua tourn?e italiana prima di affrontare il tour di sei settimane della Spagna.
Attilia Tartagni 22.12.2010