Domenica 6 LUGLIO
Sarsina, Piazza Lucio Pisone
CASINARIA di Aureliano Delisi, liberamente tratta da Casina, Pseudolo e Asinaria di Plauto, regia di Michele Pagliaroni, produzione Associazione Culturale “Centro Teatrale Universitario Cesare Questa” dell’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino.
Una nuova commedia di Plauto è stata ritrovata! Possibile?
Dopo il successo della sua Aulularia, il CTU torna a lavorare sul teatro plautino viaggiando tra il rigore scientifico e la libertà dell’invenzione scenica: amori contrastati, generazioni che si scontrano tra scherzi e trappole per scatenare tutto il Comico che si può. In scena una compagnia unica nel suo genere, formata da teatranti di mestiere e studenti universitari.
Plauto vive!
Sabato 12 LUGLIO
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
NON FUI GENTILE, FUI GENTILESCHI di Roberto D’Alessandro e Federico Valdi, regia di Roberto D’Alessandro, con Debora Caprioglio, produzione Quadrifoglio srls.
La vita di Artemisia Gentileschi narrata da sé medesima.
Una pièce che racconta i trionfi, le sconfitte e la lotta dell’artista contro un sistema che la vorrebbe a casa ai fornelli, ad accudire la figlia, e che narra la sua ribellione al sistema attraverso la pittura, andando oltre ogni abisso di violenza subita per salire nel paradiso dell’Arte. Una risposta che risplende della vittoria femminile in un mondo governato da uomini.
Siamo nello studio di pittura di Artemisia, e lei è intenta a fare quello che di più ha amato fare nella vita, dipingere. Ci parla e ci racconta di sé, della sua vita a partire dall’infanzia. La perdita della madre, la vita di una bambina in una Roma del seicento. Artemisia capisce da subito quanto è difficile vivere in un mondo di uomini. Eppure in un mondo di uomini il padre, Orazio Gentileschi, la avvia subito ad un mestiere in cui le donne non erano nemmeno contemplate, la pittura. Lei si distingue rispetto ai fratelli ed ha una passione che la tiene ore ed ore a disegnare un viso fino a quando non ne coglie la somiglianza. Grazie al padre conosce i più grandi pittori, addirittura Caravaggio. Ed il padre la affida ad un suo amico perché impari e migliori nell’arte della pittura, Agostino Tassi…
Domenica 20 LUGLIO
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
EDIPO TRAGEDIA CIECA di Giampiero Pizzol, regia di Daniela Piccari, produzione Centro Diego Fabbri ETS di Forlì.
Lo spettacolo – messo in scena da persone non vedenti che, in passato, avevano usufruito dell’audiodescrizione degli spettacoli grazie al progetto “Teatro No Limits” – nasce dall’incontro di Luca Lepri, divenuto a 45 anni completamente non vedente a causa di un melanoma, e Paolo De Lorenzi, direttore del Centro Diego Fabbri.
Inizialmente pensato per descrivere la sua storia, drammatica ed emblematica, sono via via affiorate storie personali e storie antiche e, tra queste, la tragedia più greca e più “cieca” che esista: Edipo.
Una vicenda che fa calare il buio sui misfatti, dove il protagonista si acceca e due fratelli si fan guerra accecati dall’odio, mentre l’unico a vederci chiaro è Tiresia, il veggente cieco.
Il destino oscuro incombe su ciascuno, non solo in teatro ma nella vita. Crediamo di tenere in pugno il passato, consumiamo in fretta il presente, ma sul futuro siamo tutti ugualmente ciechi. Ci sarà un domani? E noi ci saremo? Andrà davvero tutto bene?
Dunque, salire sul palco è cercare una luce seguendo una voce, ascoltare un coro di voci e tante storie in una. Non necessariamente con i pesanti coturni antichi, ma col passo leggero di questa tragica e comica commedia umana che tutti ferisce e consola, smarrisce e sorprende, rattrista e rallegra. E alla fine si può anche trovare la strada seguendo i passi di una donna: Antigone, l’accompagnatrice che ci guida verso l’uscita.
Quando si resta nell’oscurità conviene fermarsi e tendere l’orecchio per ascoltare solo ciò che di più autentico rimane.
Martedì 22 LUGLIO – Prima nazionale
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
AMLETO – Un granello nell’occhio della mente dall’Amleto di William Shakespeare, adattamento di Jared McNeill e Manuele Morgese, regia di Jared McNeill, produzione TeatroZeta Aps.
In che misura la vendetta è giustizia? È una domanda senza tempo, purtroppo più attuale che mai.
Ambientato nella notte infinita di un incubo ricorrente, questo adattamento di Amleto riduce la storia all’essenziale, esplorando la discesa nella paranoia di un principe negato mentre segue il fantasma di suo padre nel decadimento.
L’adattamento si addentra nella psiche di Amleto mentre naviga in un paesaggio di rovina nella sua mente morente, confondendo i confini tra realtà e allucinazione attraverso il linguaggio visivo del sogno e dell’ombra, ed esaminando la sua complicità in atti orribili come guidata da un’ossessione senza prove concrete di alcun crimine.
Mercoledì 23 LUGLIO
Sarsina, Arena Plautina
ANFITRIONE di Plauto, regia di Emilio Solfrizzi, con Emilio Solfrizzi, produzione Compagnia Moliere.
La trama ruota attorno a un soldato di nome Anfitrione e al suo servo Sosia, che tornano a casa dopo una lunga campagna militare. Tuttavia Giove, affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena, decide di assumerne l’aspetto per conquistarla. Nel frattempo il vero Anfitrione ignaro, si scontra con Sosia e si sviluppano una serie di equivoci, situazioni buffe e colpi di scena. Inganni che creano una girandola di situazioni esilaranti in cui i personaggi si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte offrendo al pubblico uno spettacolo spassoso e leggero. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico linguistico che può essere usata come lente attraverso cui analizzare e commentare la contemporaneità.
Insomma, un Plauto modernissimo: quante volte pensiamo di aver di fronte qualcuno ed invece abbiamo di fronte qualcun altro sbagliando le nostre valutazioni? O viceversa: quanto spesso non siamo all’altezza dei ruoli che gli altri ci danno?
Questo ormai accade tanto nella vita vera, quella di tutti i giorni, quanto (se non soprattutto) in quella digitale, quella dei social.
Venerdì 25 LUGLIO – Prima assoluta Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
BIGLIETTO DA VISITA (Carte de visite), un insieme di racconti visuali e sonori messi in scena dagli allievi dell’ultimo ciclo della EIMCD – Ècole Internationale de Mime Corporel Dramatique di Parigi, diretta da Natalie Stadelmann e Ivan Bacciocchi.
Lo spettacolo propone, attraverso un percorso evocativo e narrativo, di far conoscere le figure classiche della nostra arte come La Lavandaia di Etienne Decroux e di rivisitare le figure mitiche della nostra letteratura, come il Don Chisciotte.
Nell’esplorazione costante dei limiti di un teatro del corpo, i nostri attori Mimi proporranno i frutti delle loro ricerche dove la parola non sempre esclusa.
Lo spettacolo è allestito a conclusione della quarta edizione della “Summer School Sarsina-Italie” di formazione al teatro burlesco e al mimo corporeo di Etienne Decroux, che si svolgerà a Sarsina nel prossimo mese di luglio. I formatori della summer school, rivolta sia a professionisti che ad appassionati, sono Natalie Stadelmann, Ivan Bacciocchi e Jean-Claude Cottilard.
Martedì 29 LUGLIO
Sarsina, Arena Plautina
LA BISBETICA DOMATA di William Shakespeare, adattamento e drammaturgia di Francesco Niccolini, regia di Roberto Aldorasi, con Amanda Sandrelli, produzione Arca Azzurra.
Caterina della Bisbetica domata è un personaggio ambiguo e questo lo rende affascinante: è antipatica, intransigente, pure sboccata e integralista, qualcuno dice pure pazza. Ma libera. Adolescenziale e romantica, altro che bisbetica: sogna un mondo in cui ci si sposa per amore. Ma nella Pisa della Bisbetica tutti i protagonisti sono ambigui e macchiati da colpe. In una società profondamente maschilista, una Caterina addomesticata era un bel personaggio comico; la Bisbetica era una edificante commedia a lieto fine, la commedia della “selvaggia addomesticata”.
Solo che non è edificante e non è a lieto fine. Caterina vorrebbe riscrivere le regole, dire di no a madre e sposo canaglia: gliela fanno pagare. L’umiliazione è totale, la violenza che subisce disgustosa e pianificata fin dalla prima battuta di Petruccio: lui punta solo a dominare la bella e ricca Caterina, e sa come fare a piegarla, con le buone o con le cattive.
Da un lato della scena si ride, ci si traveste, ci si manda baci e dichiarazione d’amore, dall’altro si esercita la violenza a livelli da incubo. Ma il peggio accade quando la porta si chiude e noi non vediamo né sentiamo più. Là dietro non arriva nessun principe azzurro che ti salva. Caterina piega la testa, ridotta peggio di un cagnolino: di Caterina, quella ragazza tutto pepe e rivolta, che sognava di innamorarsi, non c’è più traccia. Obbligata all’umiliazione totale, tutti le voltano le spalle: cosa la attende tra le mura di casa, è un problema tutto suo. Noi qui, dall’altro lato della scena, possiamo soltanto fingere di essere felici.
Venerdì 1° agosto – Prima nazionale
Sarsina, Arena Plautina
TRAPULÒN di Aldo Spallicci dallo Pseudolo di Plauto, regia di Gigi Palla, con Barbara Abbondanza e Camillo Grassi, musiche di Francesco Balilla Pratella eseguite dal vivo dagli allievi del Conservatorio Maderna-Lettimi.
Lo spettacolo, prodotto dal Plautus Festival, è realizzato da “La bottega del Teatro Franco Mescolini” di Cesena.
Con questo spettacolo la Bottega del Teatro FM prosegue il suo percorso di rilettura della commedia classica greco/latina portando in scena lo Pseudolus di Plauto nella traduzione in versi romagnoli di Aldo Spallici (1886-1973).
Trapulòn è una commedia che s’intreccia in modo solido, pur senza gravità, indagando la lingua volgare dei luoghi nei quali Plauto nacque, grazie anche al supporto delle musiche di scena composte da Francesco Balilla Pratella nel 1947.
Il progetto proposto e realizzato dalla Bottega del Teatro è, quindi, un evento unico e di importanza nazionale.
La Compagnia e il regista, con questa proposta, non intendono operare un recupero filologico frutto della collaborazione tra Spallicci e Pratella, ma considerano fondamentale sottolineare la freschezza della proposta plautina nella rilettura linguistica e della tradizione romagnola…
Domenica 3 AGOSTO
Sarsina, Arena Plautina
COMMEDIA INCOMPIUTA scritto e diretto da Luca Cairati, produzione Centro Teatro dei Navigli.
La storia narra di un amore impossibile tra Isabella e Flaminio, osteggiato dal vecchio Pantalone, che nella commedia impersonificherà il male assoluto dal quale fuggire.
Arlecchino e Smeraldina andranno in soccorso dei loro padroni e, attraverso agnizioni e travestimenti di ogni sorta, li condurranno in un viaggio surreale e caleidoscopico nel quale l’amore trionferà.
Come scenografia un vecchio carro, emblema delle antiche compagnie dei comici dell’arte, capace di trasformarsi di volta in volta, seguendo lo sviluppo drammaturgico della storia: da teatro dei burattini a casa di Isabella, da palcoscenico a carro volante, che trasporterà le maschere nello spazio, per poi arrivare sulla luna.
La commedia è una metafora perfetta del viaggio iniziatico alla ricerca di se stessi e della relazione che si interpone tra la maschera, simbolo di finzione, e la ricerca della verità.
Valore aggiunto dello spettacolo è l’inserimento della LIS, la lingua dei segni italiana.
L’intenzione registica è quella di amalgamare la LIS con la gestualità teatrale e con la multidisciplinarietà già protagonista di “Commedia Incompiuta”, confezionando un prodotto unico e inclusivo. L’ambizione di Teatro dei Navigli è quella di intraprendere il percorso della produzione di spettacoli fruibili sia da un pubblico udente, quanto da un pubblico non udente. Per l’inserimento della LIS all’interno il Centro Teatro dei Navigli si è avvalso della collaborazione dell’interprete LIS Cesare Benedetti.
Mercoledì 6 AGOSTO – Prima nazionale
Sarsina, Arena Plautina
L’ODISSEA DELLE DONNE di Marilù Oliva, un progetto a cura di Federica Di Martino, regia di Cinzia Maccagnano, produzione Effimera.
“L’odissea delle donne” è uno spettacolo tratto dal romanzo di Marilù Oliva “L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre” (2020), una riscrittura del celebre poema omerico divenuta best-seller, narrato dal punto di vista delle donne che si imbatterono nell’eroe.
L’Odissea è raccontata, non solo come viaggio di un uomo, ma anche come storia d’amore di molte donne.
C’é Calipso che, avvinta dalle sue stesse reti di seduzione, si innamora di Ulisse ma deve lasciarlo andare. C’è Euriclea, la nutrice che lo ha cresciuto e ci sono le Sirene, ciecamente decise a distruggerlo. C’è Nausicaa, seduttrice immatura ma potente, che non osa nemmeno toccarlo. C’è Circe dominatrice che disprezza i maschi finché non ne incontra una diverso da tutti gli altri. E naturalmente c’è lei, Penelope, la sposa che non si limita ad attendere il marito, ma gli è pari in astuzia e caparbietà. Alle loro voci fa da controcanto quella di Atena, “dea ex machina”, che sprona sia Telemaco che Ulisse a fare ciò che
devono.
In un curioso e riuscito alternarsi di punti di vista torna in vita e vibra di nuovi significati un classico immortale, in una narrazione che vola alta sulla varietà e sulla verità dei sentimenti umani. Uno spettacolo nel quale saranno le donne a cantare le peregrinazioni dell’eroe inquieto, ciascuna protagonista di una tappa della grande avventura, ribaltando la prospettiva unica del maschile, nella polifonia del femminile che conquista, risolve,
combatte.
Sabato 9 AGOSTO
Sarsina, Arena Plautina
VOLPONE, di Ben Jonson, regia di Carlo Emilio Lerici, con Edoardo Siravo e Francesca Bianco, coproduzione Teatro Belli e Làros di Gino Caudai.
Scritta da Ben Jonson nel 1606, e portata in scena lo stesso anno al Globe Theatre di Londra, la commedia è un grande classico del teatro inglese e rappresenta il capolavoro di un autore che insieme a Shakespeare e a Marlowe ha dato vita al periodo di maggiore splendore del teatro britannico: il teatro elisabettiano.
Protagonisti assoluti sono il denaro e la menzogna, in un parallelo sconvolgente con i nostri tempi, in cui sembra più importante avere ed apparire che essere. Da questi due elementi nasce il senso ultimo della commedia: una visione cinica della natura umana.
Un’accusa violenta e feroce dove la satira si stempera in un ghigno. I due protagonisti sono Volpone e Mosca. Il primo, un’autentica canaglia votata al male, che ha una sua ”grandezza” nel perseguire con entusiasmo e con inesauribile fantasia la sua discesa agli inferi, il secondo, il suo parassita, il grande architetto, che ha la furbizia dei servi del teatro latino e della commedia italiana del 500, e probabilmente la più grande raffigurazione del personaggio machiavellico nel teatro inglese.
Entrambi agiscono con fredda determinazione non curandosi delle ”vittime” che cadono davanti a loro.
Martedì 12 AGOSTO
Sarsina, Arena Plautina
ORESTE di Euripide, adattamento e regia di Alessandro Machìa, con Pino Quartullo, produzione Làros di Gino Caudai e Compagnia Zerkalo.
Rappresentato per la prima volta nel 408 a.C. in un’Atene logorata dalla guerra e ormai vicina alla sconfitta definitiva, l’Oreste di Euripide è la libera e corrosiva rilettura di uno dei miti più rappresentati nel teatro tragico.
Oreste, braccato dalle Erinni e preda dei rimorsi per il matricidio commesso, viene condannato a morte dall’assemblea degli Argivi. Abbandonato al suo destino dal dio Apollo, che l’aveva spinto al delitto, e dal pavido zio Menelao, che ritorna vanesio e trionfatore fingendosi estraneo a ogni responsabilità; perseguitato dalle Erinni e in preda al deliquio, in uno stato di profonda prostrazione psichica, Oreste medita una sanguinaria vendetta suElena e Menelao – questa sì totalmente libera e pienamente cosciente. Un piano che non porterà a termine per il bizzarro ed estremo intervento di Apollo, che imporrà la tregua tra il giovane matricida e Menelao, divinizzando Elena.
Vicenda cupa e angosciosa dal finale solo apparentemente lieto, questa tragedia è una delle più riuscite prove drammaturgiche di Euripide. Qui, ancor più che nell’Ifigenia in Aulide, emerge in maniera potente la convenzionalità del deus ex machina euripideo, l’insufficienza degli dèi olimpici e la solitudine dell’uomo, abbandonato alle sue scelte e alla sua coscienza.
Sabato 16 AGOSTO
Sarsina, Arena Plautina
ARLECCHINO MUTO PER SPAVENTO, soggetto originale e regia di Marco Zoppello, produzione StivalaccioTeatro.
Arlecchino muto per spavento è un gioiello riscoperto della Commedia dell’Arte, che torna a brillare grazie alla sensibilità e all’estro della compagnia Stivalaccio Teatro.
Siamo nel 1716, quando Luigi Riccoboni, anima e mente del teatro italiano in esilio, inventa un canovaccio ingegnoso per dare voce – o meglio, silenzio – al nuovo Arlecchino, Tommaso Visentini, muto “per spavento”. Nasce così una farsa di amori contrastati, intrighi, travestimenti e lazzi, in cui la parola cede spesso il passo al gesto, alla maschera, alla poesia del corpo. Stivalaccio Teatro, erede moderno di quella tradizione secolare, porta in scena uno spettacolo che è gioco, invenzione e memoria viva del teatro popolare. Con maestria, canto, danza e improvvisazione, la compagnia intreccia il linguaggio del passato
con lo sguardo del presente, creando un “teatro d’arte per tutti”, capace di emozionare e divertire. Un omaggio sentito e vibrante al potere evocativo del palcoscenico.
Domenica 17 AGOSTO
Sarsina, Arena Plautina
FRA’ – San Francesco la superstar del medioevo
Spettacolo di beneficenza organizzato dalle Scuole del Sacro cuore Fuori abbonamento – biglietti disponibili online
Un monologo intenso, ironico e visionario, in cui Giovanni Scifoni reinterpreta la figura di San Francesco d’Assisi come un’autentica pop star medievale. Con il supporto di strumenti antichi eseguiti da Luciano Di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, lo spettacolo ripercorre la straordinaria parabola umana e spirituale del poverello di Assisi, artista rivoluzionario, performer ante litteram, capace di parlare di Dio con una forza scenica e poetica unica nella storia.
Tra la predica ai porci, le laudi medievali e il Cantico delle creature, Scifoni ci guida in un viaggio teatrale che è al tempo stesso biografia, riflessione e provocazione. Un’opera che esplora l’enigma del carisma francescano e ci accompagna verso l’ultimo atto della vita del santo: il confronto lucido e poetico con la morte. Un finale che non lascia scampo nemmeno al pubblico, costretto a guardare in faccia il grande tabù contemporaneo: la nostra mortalità.
Un racconto originale e travolgente, tra sacro e profano, comicità e struggimento.
Sabato 3 Agosto
ore 21,30
Arena Plautina
Calbano
TEATRO BELLI DI ANTONIO SALINES
presenta
Gigi Savoia e Francesca Bianco
in
L’AVARO DI PLAUTO
versione di Roberto Lerici da Aulularia di Plauto
Regia Carlo Emilio Lerici
scene e costumi Annalisa Di Piero
musiche Francesco Verdinelli
Durata 120 minuti
senza intervallo
Catenaccio il vecchio avaro Gigi Savoia
Vinaccia sua vecchia serva Francesca Bianco
Lucia figlia di Catenaccio Francesca Buttarazzi
Cicorione ricco vecchio Tonino Tosto
Saetta servo di Cicorione Roberto Tesconi
Lupo nipote di Cicorione Fabrizio Bordignon
Antracite cuoco Giuseppe Cattani
Tegame cuoco Germano Rubbi
Cocuzza musicista e cantatrice Susy Sergiacomo
Sellera musicista Alessandra Santilli
Il Teatro Belli torna a presentare un testo di Plauto dopo il grande successo ottenuto due stagioni or sono con la “Casina”. Questa volta è “Aulularia” (La pentola d’oro), che ritroviamo nel celebre adattamento che Roberto Lerici curò per Mario Carotenuto nel 1988. Un testo fedele all’originale plautino pur se parzialmente reinventato. D’altra parte, mancando completamente del V° ed ultimo atto, se si vuole affrontare questo testo bisogna necessariamente prepararsi a riscriverne almeno lo scioglimento e, avere l’opportunità di utilizzare questa versione curata da un grande drammaturgo come Lerici, era un’occasione da non perdere.
Protagonisti dello spettacolo sono Gigi Savoia (attore napoletano che ha lavorato nella compagnia di Eduardo De Filippo e poi con Giorgio Albertazzi, Gigi Proietti, Maurizio Scaparro, Luca De Filippo, Mariano Rigillo) e Francesca Bianco (da 40 anni protagonista in tutte le principali produzioni del Teatro Belli).
I due sono stati protagonisti alcuni anni fa di una fortunatissima edizione de “Le nozze di Figaro”, prodotta dal grande Mico Galdieri.
Accanto a loro otto attori della compagnia del Teatro Belli già presenti in tutti gli ultimi successi del gruppo (Faust, Casina, Falstaff e le allegre comari di Windsor, Il diario di Anna Frank).
Cistellaria
Tito Maccio Plauto
mercoledì 31 luglio
ore 21,30
Arena Plautina
Calbano
La giovane meretrice Ginnasia e sua madre, Lena, una vecchia ubriacona anche lei meretrice finché ha potuto, sono state invitate a pranzo da Selene, amica di Ginnasia, per far loro una confidenza: deve lasciare Alcesimarco e la casa in cui vivono perché, essendo lei senza dote, il padre di lui lo ha destinato ad una ragazza più “adatta” alla sua condizione – con somma offesa della madre di Selene.
A partire da questo pranzo scaturiscono gli sproloqui ebbri e goliardici della vecchia Lena che presenta al pubblico le vicende precedenti con l’intento di chiarire ma con il risultato di generare altro caos. E in un divertente disordine prosegue il susseguirsi di scene e azioni, tra gags e situazioni comiche, personaggi strabordanti e giochi metateatrali.
Ricorrono colori e motivi tipici del mondo plautino che mirano a rimpolpare la comicità a volte anche a scapito della struttura drammaturgica. Come spesso accade in Plauto, le trame si intrecciano e sovrappongono al punto da rischiare di perdere il filo della vicenda. E come spesso accade questo non ha alcuna ripercussione sull’efficacia della commedia.
Così, l’esigenza del riso va oltre la storia e la maschera la vince sul testo.
Sabato 27 luglio
ore 21,30
“Cetra… una volta” scritto da Toni Fornari e per la regia di Augusto Fornari è un concerto spettacolo che vuole essere un tributo al quartetto più celebre del palcoscenico e della televisione italiana dagli anni ’40 agli anni ’80: il “Quartetto Cetra”.
La musica, le canzoni, le parodie memorabili dell’indimenticabile “Quartetto Cetra” sono riproposti in questo spettacolo da tre interpreti eccezionali che costituiscono un concentrato esplosivo di bravura, simpatia, bel canto e trascinano il pubblico nell’epoca splendente dei grandi varietà televisivi.
Un omaggio al mitico quartetto che, dopo la morte di Lucia Mannucci, chiude la meravigliosa parentesi di un gruppo che ha fatto veramente la storia della televisione e del teatro italiano.
Per questo ancora una volta si sono riuniti i Favete Linguis, il trio vocale composto da Stefano Fresi, Toni Fornari ed Emanuela Fresi i quali, fin dall’inizio della loro carriera, si sono ispirati al “Quartetto Cetra”, ricalcando il loro peculiare stile comico-parodistico.
In questo spettacolo interpretano tutte le canzoni di maggior successo dei Cetra e si esibiscono altresì in esilaranti parodie musicali, sempre ricalcando lo stile raffinato ed elegante del quartetto.
Con “Cetra… una volta” si assiste ad uno show in cui si alternano e mescolano divertimento scenico e virtuosismo vocale.
Il trio si costituisce nel 1995. Partecipa a numerose trasmissioni televisive.
Sono nel cast fisso delle trasmissioni “Domenica In…”, Rai Uno, condotta da Magalli e Solenghi nel 1998; “Casa, amore e …fantasia” condotta da Ilaria Moscato su TMC.
In Radio nel 1996 fanno parte del cast fisso della trasmissione “Oggi è Domenica” condotta da Paolo Bonolis.
PLAUTUS FESTIVAL 2024
64° EDIZIONE
Direzione artistica EDOARDO SIRAVO
« …il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro,
dell’ignoto, della vita, della morte»
Leo De Berardinis
Siamo giunti alla sessantaquattresima edizione del Plautus Festival, che ogni estate, da oltre sessant’anni, ci regala l’arte del Teatro nella Città di Sarsina.
Il programma di questa edizione 2024 è costituito da quindici appuntamenti, sei dei quali al di fuori dell’Arena Plautina e due di questi dedicati alle famiglie e ai bambini, all’interno di Fabulinus, il “Festival di Teatro Ragazzi a Sarsina”, un progetto di Valentina Donati, Antonio Salerno e Valentina Santi.
Una scelta, quest’ultima, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale e dal Direttore Artistico Edoardo Siravo, non solo per avvicinare i giovani al teatro ma per creare un momento di cultura e bellezza che possa essere vissuto insieme da genitori e figli.
La Piazzetta Lucio Pisone, adiacente alla famosa Piazza Plauto, si trasformerà per l’occasione in un teatro all’aperto, offrendo agli spettatori l’opportunità di visitare il Centro Storico.
Non cambia l’impegno di questo Festival, che continuerà a privilegiare il repertorio del Dramma antico e del Teatro classico.
Protagonisti del cartellone sono Calvino, Macchiavelli, Aristofane, Euripide, Sofocle, Goldoni, Ionesco, Petrolini e “il padrone di casa”: Tito Maccio Plauto.
A questi si affiancano linguaggi teatrali che molto devono alla drammaturgia antica, come la commedia, l’Arte del Mimo e gli spettacoli di Fabulinus, a cura di Trame – Teatro e Musica,
dedicati ai più piccoli.
Martedì 9 LUGLIO ore 21,30
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
IL MERCANTE DI STORIE regia di Valentina Donati con Antonio Salerno
Questo strano mercante ha una bizzarra mania: quella di collezionare tessuti, merceria, oggetti singolari, con cui gli piace mettere in scena storie, così come può, sul momento.
Un girovago cantastorie, che ha viaggiato ogni angolo di mondo, alla scoperta di racconti che oggi gli piace donare ai bambini e alle bambine che incontra in ogni luogo con una speranza:
rinsaldare il sentimento di bellezza e amicizia nel loro cuore. Liberamente tratto da “Il racconto dei racconti” di Giambattista Basile, un grande classico del XVII secolo.
Venerdì 12 LUGLIO ore 21,30
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
BUFFONI ALL’INFERNO di Marco Zoppello con Matteo Cremon, Michele Mori e Stefano Rota
L’Associazione Culturale Stivalaccio Teatro, sempre più riconosciuta a livello nazionale, presenterà un decamerone buffo e tragico.
A narrare questi episodi sono tre attori o meglio buffoni, comici, reietti, gente disposta a tutto per scatenare l’ilarità. Lo faranno servendosi dell’arte buffonesca, quella maestria quattrocentesca
che partorì poi la grande tradizione dei comici dell’Arte.
Domenica 14 LUGLIO ore 21,30
Sarsina, Arena Plautina
SIBYLLA TALES di Zaches Teatro
Lo spettatore osserva l’azione ai margini di uno spazio scenico misterioso e suggestivo per seguire nella sua opera una bizzarra ricercatrice, ispirata alla figura dell’appassionata naturalista, avventuriera e pittrice Marie Sibylla Merian. Grazie alla forza immaginifica del teatro di figura (ombre, marionette, pupazzi) e a un suggestivo universo vocale e sonoro, prende vita poco a poco la fiaba di Cappuccetto Rosso.
Età: dai 5 anni
Mercoledì 17 LUGLIO ore 21,30
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
Giuseppe Cederna racconta MARCOVALDO di Italo Calvino, con Giuseppe Cederna, Nicola Fanucchi e Cataldo Russo
Uno spettacolo per tutta la famiglia tratto dalla celebre opera di Italo Calvino, che farà ridere, appassionare, riflettere grandi e piccoli, ideato e prodotto da Arca Azzurra. Sul palco, a
raccontarci il “suo” Marcovaldo, Giuseppe Cederna, nel centenario della nascita del grande autore.
Venerdì 19 LUGLIO ore 21,30
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
MANDRAGOLA di Niccolò Machiavelli, regia di Cristiano Roccamo con Cristiano Roccamo
Cristiano Roccamo mette in scena un capolavoro del Teatro Comico italiano del 500.
Un’opera che fa da tramite tra il genio di Plauto e la nascita di quel Teatro che ci ha reso famosi nel mondo. Questa “messa in scena” rimane fortemente legata all’originale, e ancora una volta
ridiamo dei vizi e degli inganni umani.
Domenica 21 LUGLIO ore 21,30
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
PLUTO di Aristofane, adattamento e regia di Alessandro di Murro con Matteo Baronchelli, Alessio Esposito, Amedeo Monda e Laura PanniaCosa succederebbe se tutti fossimo ricchi? È su questa utopia che si gioca l’opera di Aristofane “Pluto”, che prende il nome da un Dio tanto poco spirituale, quanto assai utile e concreto. Il cieco Pluto viene rapito da Cremilo, contadino ateniese, affinché smetta di elargire ricompense ai malvagi e sofferenze agli onesti. Succederà nella vicenda, che, curata la cecità di Pluto, i soldi saranno bulimicamente distribuiti a tutti e che quindi lavorare diverrà inutile.
Mercoledì 24 LUGLIO ore 21,30
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
L’ARTE DEL MIMO NELLE SUE DIVERSITA’ di Natalie Stadelmann, con Ivan Bacciocchi
accompagnato dagli allievi della scuola EIMCD di Parigi
Uno spettacolo composto da classici del repertorio d’Etienne Decroux, come il “duetto Amoroso”, interpretati da un gruppo di undici allievi, oltre a crezioni originali, che faranno conoscere al pubblico la diversità del Mimo e del teatro gestuale.
Sabato 27 LUGLIO ore 21,30
Sarsina, Arena Plautina
CETRA UNA VOLTA di Toni Fornari, Regia di Augusto Fornari con Stefano Fresi, Emanuela Fresi e Toni Fornari
Un concerto spettacolo che vuole essere un tributo al quartetto più celebre del palcoscenico e della televisione italiana dagli anni ’40 agli anni ’80: il quartetto Cetra.
La musica, le canzoni, le parodie memorabili dell’indimenticabile Quartetto Cetra sono riproposti in questo spettacolo da tre interpreti eccezionali che costituiscono un concentrato esplosivo di bravura, simpatia, bel canto e trascinano il pubblico nell’epoca splendente dei grandi varietà televisivi.
Mercoledì 31 LUGLIO ore 21,30 in prima nazionale
Sarsina, Arena Plautina
CISTELLARIA la commedia degli innamorati di Tito Maccio Plauto, regia Cinzia Maccagnano e adattamento di Filippo Amoroso, con gli allievi del Laboratorio teatrale del Plautus Festival in collaborazione con il Teatro Biondo stabile di Palermo.
Come spesso accade in Plauto, le trame si intrecciano e sovrappongono al punto da rischiare di perdere il filo della vicenda Così, l’esigenza del riso va oltre la storia e la maschera la vince sul testo.
Sabato 3 AGOSTO ore 21,30
Sarsina, Arena Plautina
L’AVARO di Tito Maccio Plauto con regia di Carlo Emilio Lerici, con Gigi Savoia, Francesca Bianco e Tonino Tosto
Un grande classico della drammaturgia latina. Una briosa commedia liberamente tratta dalla plautina Aulularia lo stesso testo su cui Molière forgiò L’Avaro. Un fantastico lavoro di tessitura: arguzie, doppi sensi e tante risate. Una delle grandi commedie del commediografo latino, dove l’equivoco è il detonatore principale della comicità.
Martedì 6 AGOSTO ore 21,30
Sarsina, Arena Plautina
IL RE MUORE di Eugène Ionesco, regia di Maurizio Scaparro con Edoardo Siravo, Isabel
Russinova e Gabriella Casali
Il Re muore è una commedia grottesca che, nelle intenzioni di Scaparro, vuole farci riflettere in un momento storico complicato come il nostro, che ha lasciato segni profondi nelle nostre coscienze. Un inno alla vita cantato a squarciagola, una favola metafisica alla Lewis Carroll, una danza macabra frenetica, incontenibile e contagiosa, dentro un microcosmo grottesco, ma spietatamente vero, dai sentimenti tanto esagerati quanto profondamente umani. Le musiche sono del M° Nicola Piovani e i costumi di Santuzza Calì, due grandi artisti riconosciuti a livello internazionale.
Giovedì 8 AGOSTO ore 21,30 in prima nazionale
Sarsina, Arena Plautina
CHICCHIGNOLA di Ettore Petrolini, Regia Massimo Venturiello con Maria Letizia Gorga, Franco
Mannella, Claudia Portale e Carlotta Proietti
Chicchignola, un uomo qualunque che tira avanti vendendo giocattoli da lui stesso costruiti, su un carretto, lungo le strade di Roma, è oggetto di comune derisione. Con estrema facilità dunque sua moglie lo tradisce col suo migliore amico, nella convinzione che il marito non riuscirà mai a scoprirlo. Un finale a sorpresa però ribalta completamente la situazione e i cosiddetti furbi che ronzano attorno al poetico protagonista dovranno ricredersi e confrontarsi con la loro squallida superficialità. Ettore Petrolini è uno dei grandi eredi della comicità plautina.
Sabato 10 AGOSTO ore 21,30 in prima nazionale
Sarsina, Arena Plautina
ELENA di Euripide, regia Nicasio Anzelmo con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini
Elena è un’opera di Euripide, rappresentata per la prima volta nel 412 a. C. Il testo è un esempio di tragicommedia che ruota intorno al gioco degli equivoci e in cui l’elemento più propriamente tragico è meno importante.
Martedì 13 AGOSTO ore 21,30
Sarsina, Arena Plautina
EDIPO A COLONO di Sofocle, Regia di Giuseppe Agirò, con Giuseppe Pambieri, Micol
Pambieri e Gianluigi Fogacci
Giuseppe Pambieri infonde a Edipo tutta la sua autorevolezza di grande interprete del teatro italiano. Quando l’Edipo si incammina verso il celeste del fondale, il dramma si scioglie e il protagonista può finalmente salutare la vita: “il suo odio sta per partorire un puro, disperato amore”.
Sabato 17 AGOSTO ore 21,30
Sarsina, Arena Plautina
LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni, regia di Enrico Fasella con Miriam Mesturino, Luciano
Caratto e Alessandro Marrapodi
La Locandiera è considerata dalla critica la più bella e nota commedia di Carlo Goldoni”, nonché una delle più divertenti. Narra l’avventura di Mirandolina, attorno alla quale girano personaggi
spassosissimi: il Conte spendaccione; il Marchese spocchioso e visionario il Cavaliere ingenuo e Fabrizio, sinceramente innamorato.
«Il teatro non è il paese della realtà:
ci sono alberi di cartone, palazzi di tela,
un cielo di cartapesta, diamanti di vetro,
oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia,
un sole che esce da sotto terra.
Ma è il paese del vero:
ci sono cuori umani dietro le quinte,
cuori umani nella sala,
cuori umani sul palco.»
Victor Hugo
Il Plautus Festival ritorna ogni anno, ogni estate, da oltre sessant’anni, per ricordarci che il teatro, come scriveva Paolo Grassi nel 1946, “è una necessità collettiva, un bisogno dei cittadini, un pubblico servizio, alla stregua della metropolitana e dei vigili del fuoco, un preziosissimo pubblico servizio nato per la collettività”.
Oggi, come in quel lontano 1946, non mancano motivi di preoccupazione, bisogni impellenti di cittadini singoli e di intere comunità.
La grave emergenza ambientale che si è accanita, con particolare “ferocia”, sul nostro territorio e lo ha ferito in profondità, ha messo in discussione il nostro modello di sviluppo.
Dobbiamo ripensare i presupposti sui quali abbiamo costruito la nostra economia, i nostri valori, le nostre priorità.
In questo cammino di conversione il teatro c’azzecca, eccome se c’azzecca, perché il teatro ci insegna la caducità dei nostri ragionamenti, la fragilità delle nostre opere, l’insensatezza della nostra presunzione.
Oggi, e come è sempre stato e sempre sarà, abbiamo bisogno del teatro, abbiamo bisogno della cultura, abbiamo bisogno della bellezza.
Parafrasando ciò che diceva il grande Dostoevskij, l’umanità può fare a meno degli Inglesi, può fare a meno della Germania, niente è più facile per lei che fare a meno di noi Italiani, per vivere non ha bisogno né di scienza né di pane; soltanto la bellezza le è indispensabile, perché senza bellezza non ci sarà più niente da fare in questo mondo!
E allora si apra anche quest’anno il sipario del Plautus Festival: lo dobbiamo al nostro pubblico ed alla nostra terra; lo dobbiamo ai nostri concittadini ed alle nostre comunità; lo dobbiamo alla Romagna Mia che è nostra, ma che è anche tua e di tutti noi!
Il programma del Festival è costituito da quattordici appuntamenti, cinque dei quali al di fuori dell’Arena Plautina: una scelta legata alla volontà di appassionare anche le nuove generazioni all’antica arte del teatro.
Si allestiranno quindi spettacoli anche in spazi “informali” coma la Piazzetta Lucio Pisone.
Non cambierà però la mission della kermesse, che continuerà a privilegiare il repertorio del Dramma antico e del Teatro definito “classico”.
Protagonisti del cartellone sono pertanto autori quali Eschilo, Euripide, Aristofane, Omero e “il padrone di casa”, Tito Maccio Plauto.
A questi si affiancano autori e linguaggi teatrali che molto devono alla drammaturgia antica, dalla quale hanno saputo trarre modelli e ispirazione: ci riferiamo a William Shakespeare, a Carlo Goldoni e, più in generale, alla Commedia dell’Arte ed al Mimo.
Da non perdere, in ultimo, la performance di Frida Bollani Magoni abilmente tessuta fra musica e parole.
Venerdì 14 LUGLIO
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
OH! DISS’EA
di e con Roberto Ciufoli
Lo spettacolo propone una personale e intrigante riscrittura del famoso poema di Omero, ad opera di un istrionico Ciufoli. Ulisse e il suo viaggio senza fine, un esempio per tutti: la curiosità, la voglia di conoscere e di esplorare che c’è o ci dovrebbe essere in ognuno di noi. Un’occasione irrinunciabile per un’approfondita analisi comica, da non perdere, anche per i non curiosi.
Sabato 15 LUGLIO in Prima nazionale
Sarsina, Arena Plautina
CURCULIO
di Tito Maccio Plauto
Dopo il successo riscosso lo scorso anno con l’”Epidicus”, è stata confermata anche quest’anno a Cinzia Maccagnano la direzione del Laboratorio Teatrale del Plautus Festival.
I giovani attori del Laboratorio, affiancati da Edoardo Siravo, si cimenteranno quest’anno nel “Curculio” di Plauto: una delle commedie più brevi del drammaturgo sarsinate, che prende il titolo da uno dei suoi personaggi principali, per l’appunto: Curculio, grazie alla cui opera il giovane Fedromo riuscirà a sottrarre la fanciulla Planesio al lenone che ne è il proprietario ed al soldato al quale era stata promessa.
Sabato 22 LUGLIO
Sarsina, Arena Plautina
I PERSIANI di Eschilo
regia di Patrick Rossi Gastaldi
con
Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Silvia Siravo, Alessio Caruso, Alessandro D’Ambrosi e Stefano De Maio
I Persiani di Eschilo è la tragedia più antica che ci sia stata tramandata e l’unica fra le trentadue pervenutaci che abbia come trama un fatto storico: la battaglia di Salamina nella quale i Greci, con pochissime navi, sconfissero e costrinsero alla ritirata il potentissimo esercito di Serse nel 480 a.C. ovvero solo otto anni prima della rappresentazione del dramma.
Ma la tragedia trasfigura i fatti della storia: Eschilo fa dello scontro con i Persiani un ‟mito”, rappresentabile in dramma alla stregua degli altri ‟miti”: il ‟ciclo persiano” come il ‟ciclo degli Atridi”, o il ‟ciclo troiano”. Lo scontro con Serse diventa un capitolo dello scontro che da sempre oppone Oriente a Occidente: anche gli dei sono schierati come a Troia, gli uni a fianco dell’Asia, gli altri degli Achei.
Mercoledì 26 LUGLIO in Prima nazionale
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
DA CAPO e DAL MIMO CORPOREO DI ÉTIENNE DECROUX AL TEATRO GESTUALE
messa in scena di Natalie Stadelmann, con Ivan Bacciocchi accompagnato da cinque studenti del terzo anno della scuola EIMCD – Saison 2023, di Parigi
Immersi in un mondo immaginario nel quale un autore, in cerca d’ispirazione, ed accompagnato dal suo corvo fedele, ci farà entrare in una casa lunare nella quale prenderanno vita personaggi fantastici e reali; personaggi all’apparenza innocenti che faranno di tutto per prendere le redini della sua opera.
Da Capo è uno spettacolo onirico, dove fantasmi, desideri e chimere si confondono, si organizzano. Il nostro eroe riuscirà a domarli solo per un corto istante, per poi dover tutto ricominciare, altrove, ancora una volta, per l’appunto: “da capo”.
Giovedì 27 LUGLIO
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
ROMEO E GIULIETTA – l’amore è saltimbanco
un soggetto originale di Marco Zoppello, che ne cura anche la regia, dalla famosa opera di William Shakespeare. Con Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello della compagnia StivalaccioTeatro di Vicenza
«Teatro e metateatro, ricerca sui linguaggi e sui dialetti, commedia dell’arte (tanta), piena padronanza dei registri tragico e comico, in un gioco delle parti che sa abbattere la «quarta parete» e far diventare il pubblico parte integrante e integrata dello spettacolo», così recensito da Mara Pedrabissi per la La Gazzetta di Parma.
Venerdì 28 LUGLIO in Prima nazionale
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
PROMETEO
di Antonio Salerno, da Eschilo e Platone
regia di Antonio Salerno
con
Massimo Boncompagni e Antonio Salerno
Con un racconto audace e schietto, semplice ed evocativo, la compagnia propone una visione dirompente dei miti greci destinata ad un pubblico di giovanissimi e non. In scena, la narrazione è affidata alla voce di un narratore e scandita da una originale ed accattivante interpretazione video e audio del testo classico, così da cercare di portare all’oggi storie universali e senza tempo per riscoprirne l’eredità poetica e simbolica.
Sabato 29 LUGLIO
Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone
ALICHIN DI MALEBOLGE
di e con Enrico Bonavera
In questo spettacolo, creato per il Festival Dante 2021, nell’ambito delle celebrazioni dantesche a Ravenna, Bonavera indosserà le vesti di un “povero diavolo”, furioso, ingenuo, stralunato e pasticcione; si divertirà a giocare con la fantasia nel mondo della Commedia
dantesca, in un viaggio esistenziale pieno di avventure paradossali, comicità e tanta poesia. Un’ora e mezza di scoppiettante comicità espressa in un dialetto faldo/lombardo-veneto.
Domenica 30 LUGLIO
Sarsina, Arena Plautina
ECUBA
di Euripide
versione e regia di Livio Galassi
con Paola Quattrini e Domenico Pantano
Grande prova di attrice, quella di Paola Quattrini, per uno dei testi più alti della drammaturgia di ogni tempo. La tragedia di Ecuba, il suo inconsolabile strazio per la perdita dei suoi cari, della patria, della propria dignità, non è relegata in un mito lontano ma echeggia, purtroppo, di sconsiderata attualità. Caduta Troia, e divenuta schiava, oltre ai precedenti lutti, Ecuba dovrà affrontare il sacrificio dell’amatissima figlia Polissena, che lo spettro di Achille esige sulla propria tomba per placare i venti contrari che hanno costretto la flotta achea a un forzato approdo in Tracia.
Martedì 1° AGOSTO in Prima assoluta
Sarsina, Arena Plautina
Frida Bollani Magoni
in
CONCERTO TRA PAROLE, NOTE E INVISIBILI EMOZIONI
con letture interpretate da Maria Letizia Gorga e Giampiero Bartolini, testi di Loredana Lipperini; produzione Centro Diego Fabbri di Forlì
Un concerto di voce e piano, interpretato dalla talentuosa Frida Bollani Magoni
La giovane artista ci guiderà in un viaggio musicale che unisce suoi brani originali a cover nazionali e straniere, offrendoci un’esperienza unica nel suo genere.
Durante il concerto ci si potrà immergere in tre suggestivi quadri teatrali, interpretati dagli attori Maria Letizia Gorga e Giampiero Bartolini. I testi sono di Loredana Lipperini, scrittrice, giornalista e conduttrice del programma Fahrenheit di RAI Radio 3. Questi quadri teatrali si intrecceranno con la musica, creando un’interazione unica tra le due forme d’arte. Il pubblico sarà trasportato in un mondo di emozioni, passione e gioco, e catturato da una performance unica ed originale che esplora le profondità dell’animo umano.
Giovedì 3 AGOSTO
Sarsina, Arena Plautina
I MENECMI
di Tito Maccio Plauto
traduzione e adattamento di Nicasio Anzelmo
con
Antonio Grosso, Marco Simeoli, Debora Bernardi e Plinio Milazzo
I Menecmi è una delle commedie più note di Plauto, quella che ha dato al teatro posteriore il divertentissimo tema degli scambi di persona fra due gemelli. Numerosi i drammaturghi che hanno preso spunto dal modello plautino: Shakespeare e Goldoni i più noti.
Proprio dal piacere della “contaminazione” fra il testo plautino e quello shakespeariano nasce l’idea di questo spettacolo sul quale aleggerà un’intensa atmosfera di comicità.
Sabato 5 AGOSTO
Sarsina, Arena Plautina
IFIGENIA IN AULIDE
di Euripide
versione di Francesco Sinisi, per la regia di Alessandro Machìa, con Andrea Tidona e Alessandra Fallucchi
Ultima delle tragedie euripidee, Ifigenia in Aulide è una tragedia ambigua in cui, come nell’Alcesti, si mette in scena un sacrificio e una morte che poi si riveleranno apparenti. Gli dèi di fatto non ci sono più, il tragico sembra franare: gli eroi in Euripide sono solo uomini lacerati, deboli, mutevoli che agiscono in base ai loro desideri e alle loro paure, lontani anni luce sia dal modello omerico che da quello eschileo. A dominare è la ragione strumentale e il discorso del potere.
Martedì 8 AGOSTO
Sarsina, Arena Plautina
LE NUVOLE di Aristofane
adattamento e la regia di Vincenzo Zingaro
con
Fabrizio Passerini e Piero Sarpa
Questo allestimento de Le Nuvole di Aristofane, rappresenta un’occasione speciale per immergersi nel meraviglioso mondo della “Commedia attica antica”, la prima forma di commedia del teatro occidentale, della quale il regista ha recuperato lo spirito più autentico, avvalendosi di splendide maschere. Lo spettacolo, di grande impatto, divertente e suggestivo, avvolge gli spettatori proiettandoli nell’animato fermento culturale dell’Atene del V secolo a.C., tra satira graffiante e giocosa fantasia, offrendo motivi di riflessione su importanti temi sociali, ancora oggi fortemente attuali.
Sabato 12 AGOSTO
Sarsina, Arena Plautina
OTELLO
di William Shakespeare
diretto ed interpretato da Jurij Ferrini, con Rebecca Rossetti
Nella immaginazione del regista, la storia del nero Otello diventa la storia d’amore di un generale delle forze armate occidentali, di stanza con le sue truppe a presidiare una esotica e meravigliosa isola per difenderla da forze nemiche mediorientali, accompagnato al fronte dalla sua splendida moglie Desdemona, una donna bellissima, giovanissima, estremamente libera ed intelligente, che lo ama profondamente contro tutti i pregiudizi di una società ancora profondamente razzista, e dal suo ufficiale Iago votato, nel suo intimo, ad un oscuro nichilismo e alla distruzione di ogni istinto vitale.
Questo rapporto triangolare porterà le forze del puro amore e dell’odio più profondo a scontrarsi ferocemente nel cuore del protagonista fino a rapirgli la mente e a condurlo verso il baratro di una gelosia folle ed omicida.
Venerdì 18 AGOSTO
Sarsina, Arena Plautina
LA FINTA AMMALATA
di Carlo Goldoni, adattamento e regia di Giorgio Caprile, con Franco Oppini, Miriam Mesturino e Roberto D’Alessandro
Un allestimento fedele all’epoca goldoniana, sia nei costumi, come nel linguaggio, di un’opera poco rappresentata nei tempi moderni, se non in versione operistica, dove il mondo della medicina è oggetto di satira e viene rappresentato con poca fiducia, evidenziando l’approssimazione con cui i presunti luminari arrivano a diagnosi e terapie.
1° Agosto 2020
AULULARIA
da Tito Maccio Plauto
con Massimo Venturiello
Regia di Cristiano Roccamo
4 Agosto 2020
IL BORGHESE GENTILUOMO
da Molière
con Vito
Regia di Gabriele Tesauri
8 Agosto 2020
LISISTRATA
di Aristofane
con Marisa Laurito e Mario Scaletta
Regia di Nicasio Anzelmo
10 Agosto 2020
NERONE
di Massimo Boncompagni
con Massimo Boncompagni
Regia di Riccardo Bartoletti
12 Agosto 2020
PROMETEO
da Eschilo
con Edoardo Siravo
Regia di Patrick Rossi Gastaldi
18 Agosto 2020
LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
con Amanda Sandrelli, Alex Cendron,
Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali,
Massimo Salvianti, Lucia Socci
Regia di Paolo Valerio e Francesco Niccolini
Carnevale Rinascimentale
AULULARIA
Ovvero
La pentola del tesoro
Commedia di T.M. Plauto
Compagnia del Vado
Anfitrione
Opera di Plauto
Traduzione Renato Oniga
Regia Michele Mirabella
Musiche Matteo D’Amico
Scena Alessandro Chiti
Costumi Isabella Montani
Sosia Maurizio Micheli
Alcmena Brigitta Boccoli
Giove Stefano Lescovelli
Anfitrione Claudio Angelici