Cyrano de Bergerac

Posted by on April 5, 2023

https://www.raiplay.it/video/2021/03/Cirano-di-Bergerac-1636cfe7-c347-4639-a965-26b718f258ca.html 1982 Regia Maurizio Scaparro Pino Micol, Evelina Nazzari, Fernando Panullo. Massimo Bonetti scene Josep Svoboda e Roberto Francia costumi Vittorio Rossi musiche Giancarlo Chiaramello fotografia Ugo Piccone https://www.raiplay.it/video/2016/09/Cyrano-De-Bergerac-019fef84-d41e-42c2-9f4e-f96555e9b1f8.html

https://www.raiplay.it/video/2021/03/Cirano-di-Bergerac-1636cfe7-c347-4639-a965-26b718f258ca.html

1982

Regia Maurizio Scaparro

Pino Micol, Evelina Nazzari, Fernando Panullo. Massimo Bonetti

scene Josep Svoboda e Roberto Francia
costumi Vittorio Rossi
musiche Giancarlo Chiaramello
fotografia Ugo Piccone

https://www.raiplay.it/video/2016/09/Cyrano-De-Bergerac-019fef84-d41e-42c2-9f4e-f96555e9b1f8.html

3 thoughts on “Cyrano de Bergerac

  1. A FAENZA IL CAPOLAVORO DI EDMOND ROSTAND
    ALESSANDRO PREZIOSI IN CYRANO FA L?ELOGIO DELLA POESIA
    APPLAUDITISSIMA L?ORIGINALE LETTURA DELL?ATTORE NAPOLETANO

    Anno 1897. Vede la luce il ?Cyrano de Bergerac? di Edmond Rostand. Il periodo ? quello della Giovane Scuola italiana, i cui esponenti principali, Mascagni, Leoncavallo, Giordano, Cilea, sono rimasti famosi per un solo titolo del loro catalogo. Miglior sorte non tocc? a Rostand, del quale viene oggigiorno rappresentata esclusivamente la vicenda del poeta dal grande naso, capace per? di colpire ancora il pubblico per il romanticismo un po? lunare dei suoi versi. ?Cyrano?, come tutti i capolavori, ? un testo emblematico del proprio periodo, in esso convivono tutti gli elementi caratterizzanti le arti di fine dell?800 e l?inizio del 900: c?? il sentimento amoroso inesprimibile e lacerante, che appagava un pubblico borghese ormai non pi? attratto da tragedie ?pubbliche?, ma, e a mio avviso quasi morbosamente, incline all?osservazione di eventi privati. Ma c?? anche la fioritura delle rime e dei giochi poetici del testo, che pu? ricordare senza dubbio il liberty, e poi la luna, questo luogo fiabesco e di sapore romantico, non vista per? in maniera leopardiana, come interlocutrice sorda, forse nemmeno tale dunque, dell?uomo dubbioso, bens? come traguardo rasserenante. ?E? quello il mio paradiso?, dice l?ateo Cyrano poco prima di spirare, e forse intende un pacifico annichilimento, in un mondo senza gioie ma anche senza dolori. Tutti questi temi, assieme a numerosi altri, sono assai bene amalgamati nell?opera di Rostand. Ma nella lettura di Alessandro Preziosi, andato in scena in questi giorni al Teatro Masini di Faenza per l?inaugurazione della nuova stagione di prosa, si fa spazio un carattere molto interessante del testo francese. Il Cyrano di Preziosi (che, ricordiamo, oltre a vestire i panni del protagonista ha firmato anche la regia), non ? brutto, non avrebbe motivo di temere un rifiuto da parte di Rossana per via dell?aspetto fisico. Il problema ? davvero di natura psicologica, e non si pu? spiegare esclusivamente con la parola ?timidezza?, perch? Cyrano ? vittima di un ben pi? grave complesso di inferiorit?, da cui riesce a liberarsi solo attraverso la poesia. Naturalmente un complesso del genere non pu? avere ricadute positive sulla salute mentale dell?individuo, ed ecco che Preziosi sembra un folle, che si aggira sul palco parlando in rima, esibendo comportamenti anarchici e fastidiosi per salvarsi da un odio che colpisce s? stesso pi? che altri. Preziosi ci mostra cos? come la poesia (e, teniamo a mente, non solo quella sui libri, ma quella scritta nel mondo) divenga strumento di redenzione quasi curativo. Il finale della vicenda ? amaro, tragico, ma la Poesia si erge comunque a divinit? di un mondo ambiguo, come unica vera luce dell?anima.
    Tutti questi aspetti erano sottolineati dall?ottima prova attoriale di Preziosi, quanto alla regia, risultava sommariamente stilizzata negli ambienti scenici ma non nei gesti e nei movimenti, i quali erano di un certo effetto. L?impressione ? che una maggior essenzialit? dell?apparato scenico avrebbe reso ancora pi? intenso lo spettacolo, che comunque restava di grande impatto. Al fianco di Alessandro Preziosi, nei ruoli principali, Valentina Cenni (una Rossana forse un po? troppo enfatica), Emiliano Masala (De Guiche), Benjamin Stender (Cristiano), continueranno la loro tourn?e portando in tutta Italia il capolavoro di Rostand. Al termine dello spettacolo, il teatro, gremito in ogni ordine, ha tributato un?autentica ovazione a Preziosi.

    Michele Donati

  2. Fano ? Teatro della Fortuna

    CYRANO DE BERGERAC

    Approda a Fano lo spadaccino innamorato

    Di Giosetta Guerra

    Me lo ricordavo angelico, con due occhi azzurri su una faccia pulita e i capelli corti, me lo ritrovo davanti mefistofelico, coi capelli pi? lunghi, viso pi? scavato, pizzetto e baffetti alla D?Artagnan, sguardo azzurro bruciante, sciarpa azzurra come gli occhi: cos? si ? presentato all?uscita artisti del Teatro della Fortuna di Fano Alessandro Preziosi dopo la presentazione della sua versione, attoriale e registica, di Cyrano de Bergerac.
    Questo dramma post-romantico di Edmond Ronstand ha immortalato un personaggio caro all?immaginario femminile. Chi non ha mai desiderato quell? ?apostrofo rosa fra le parole t?amo?, o sognato di fronte a quelle frasi d?amore sotto il balcone di Rossana, o ammirato i giochi di parole, l?abilit? con la spada, il sarcasmo di Cyrano? (“ed al fin della licenza io tocco!”)
    Certo, se non avesse avuto quel brutto naso?????
    Ebbene, Alessandro Preziosi regista toglie il nasone a Cyrano (anche se le battute allusive rimangono) e si sofferma sulla potenzialit? espressiva della sfera dei sentimenti (amicizia in primis) e delle passioni umane: secondo Preziosi non ? la scarsa prestanza fisica a creare la reticenza di Cyrano, ma la sua insicurezza interiore, determinata dal tumulto dei sentimenti, dal sentirsi inadeguato alla bellezza della giovane cugina, dal timore di essere deriso, dalle mille paure che assalgono una persona innamorata.
    E, anche se il Cyrano classico alla fine riesce ad apparire piacente per la forza della parola, Alessandro Preziosi attore ce lo fa piacere fin dal primo impatto, perch? lui ne ? l?interprete e lui oltre che bravo ? anche bello. Finalmente un Cyrano amoroso e bello.
    Certo il costume ridondante, di Falstaffiana memoria, non fa emergere il fisico dell?attore. Forse il costumista Alessandro Lai voleva riportarci in mente che ?nel mondo tutto ? burla? e che noi siamo alla fine ?tutti gabbati?, ma, avendo un Preziosi a disposizione, non doveva dimenticare che Cyrano era uno spadaccino agile e scattante e quindi con un fisico atletico da non camuffare.
    Nel gesto e nella recitazione Preziosi ha la spavalda fierezza di un guascone e la nostalgica sensibilit? del poeta. In scena ? affiancato da quattordici bravi giovani attori, alcuni esordienti e alcuni formati alla scuola dell?accademia Link Accademy, diretta dallo stesso Preziosi. Cristiano ? egregiamente interpretato dal giovanissimo attore danese Benjamin Stender, che parla l’italiano con accento straniero, Rossana ? la bella ed elegante Valentina Cenni, tra gli altri attori menzioniamo Massimo Zordan, Emiliano Masala, Marco Canuto. Nell?allestimento di Khora teatro la scenografia costituita di impalcature in ferro, pedane, scale e soppalchi ? di Andrea Taddei, le luci ben circostanziate sono di Valerio Tiberi e le musiche di Andrea Farri.
    La produzione ? curata da Alessandro Preziosi, Aldo Allegrini e Tommaso Mattei. Traduzione e adattamento da Rostand di Tommaso Mattei.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *