ErosAntEros

Posted by on October 11, 2022

Debutta LIBIA la nuova produzione di ErosAntEros dal libro di Francesca Mannocchi e Gianluca Costantini (Mondadori) Come ha fatto l’artista-attivista Gianluca Costantini proponendo alla giornalista d’inchiesta Francesca Mannocchi di trasformare in un’opera di graphic journalism i suoi reportage, così ErosAntEros trasforma le potenti immagini e parole di Costantini-Mannocchi in uno spettacolo multidisciplinare, di forte impegno

Debutta LIBIA
la nuova produzione di ErosAntEros
dal libro di Francesca Mannocchi e Gianluca Costantini (Mondadori)

Come ha fatto l’artista-attivista Gianluca Costantini proponendo alla giornalista d’inchiesta Francesca Mannocchi di trasformare in un’opera di graphic journalism i suoi reportage, così ErosAntEros trasforma le potenti immagini e parole di Costantini-Mannocchi in uno spettacolo multidisciplinare, di forte impegno civile e di alto valore estetico, che crea l’occasione per confrontarsi con il poliedrico musicista Bruno Dorella.

Tre gli elementi fondamentali: voce, musica e disegni animati.
Il tema è la Libia dei nostri giorni, ma una Libia diversa da quella dei telegiornali e dei social media:

È la Libia dei libici, la Libia delle code fuori dalle banche per procurarsi una moneta che non ha più valore. La Libia dei ragazzi che hanno combattuto il regime di Gheddafi e ora lo rimpiangono perché almeno, “quando c’era lui”, si sentivano sicuri; e non mancavano soldi, corrente elettrica, benzina. La Libia delle madri ferme alla finestra in attesa di figli che non torneranno. La Libia degli anziani che hanno attraversato decenni di dittatura e si guardano sempre le spalle. La Libia della gente comune che subisce ogni giorno ricatti dei militari, abusi, rapimenti, e vive perennemente nel terrore.

ideazione e spazio Davide Sacco e Agata Tomšič / ErosAntEros
testo Francesca Mannocchi
disegni Gianluca Costantini
con Younes El Bouzari e Agata Tomšič
musiche ed esecuzione dal vivo Bruno Dorella
drammaturgia Agata Tomšič
regia Davide Sacco
animazioni video Majid Bita e Michele Febbraio
voce di Tewa Hanen Shushan

produzione ErosAntEros – POLIS Teatro Festival
in collaborazione con ARCI
con il supporto di Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatro Cantiere Florida e R.A.M.I. Residenza Artistica Multidisciplinare ILINXARIUM nell’ambito del progetto CURA 2021 e di Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), Comune di Castiglion Fiorentino (AR)
con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e Comune di Ravenna

progetto vincitore del bando di residenze del progetto CURA

durata 70 min

La stagione dei teatri / Polis Teatro Festival

ErosAntEros

Vogliamo tutto!

giovedì 23 maggio 2019
inizio ore 21

Teatro Rasi Ravenna

Nell’ambito di Polis Teatro Festival, la compagnia ErosAntEros presenta al Teatro Rasi il nuovo spettacolo Vogliamo tutto!, in collaborazione con La stagione dei teatri / Ravenna Teatro. Vogliamo tutto! è un intenso lavoro sul Sessantotto e le sue analogie e rotture con i movimenti di oggi, che vede in scena Agata Tomsic contrappuntata da immagini video d’archivio e d’attualità, in dialogo con le musiche e la regia di Davide Sacco. Lo spettacolo è stato coprodotto da TPE – Teatro Piemonte Europa e Polo del ‘900 di Torino, in collaborazione con ErosAntEros e approda ora a Ravenna, la città della compagnia, dopo il debutto al Polo del ‘900 di Torino per Stagione TPE e le repliche al Théâtre National du Luxemborug.

Così lo spettacolo nelle parole di ErosAntEros: «L’immaginazione al potere!», «Non è che un inizio!», «La bellezza è per strada!», «Diamo l’assalto al cielo!», «Prendete i vostri desideri per realtà!». Questi sono solo alcuni degli slogan che hanno invaso le strade delle città studentesche nel Sessantotto. Un fenomeno incendiario che in diversi paesi e con modalità differenti ha provocato rivoluzioni in tutti gli ambiti della società e che viene da ErosAntEros ripercorso all’interno di un flusso di testo interpretato da una sola figura in scena. È una giovane militante in abiti contemporanei che si trova nella situazione paradossale di voler trasmettere lo slancio e la dimensione collettiva delle lotte in completa solitudine, utilizzando le parole di ieri come fossero quelle di oggi, contrappuntata da un montaggio video in cui le immagini d’archivio si mescolano a quelle odierne per far emergere rotture e analogie. Per farlo la compagnia di Agata Tomsic e Davide Sacco ha raccolto le testimonianze dei protagonisti del ‘68 e intervistato i giovani attivi nei movimenti di oggi. Le voci dei militanti contemporanei, assieme alle canzoni di lotta del passato e del presente, concorrono alla creazione di un paesaggio sonoro che trae ispirazione dalle composizioni per voce e nastro di Luigi Nono.

ErosAntEros nasce dall’unione di Davide Sacco, regista e music designer, e Agata Tomsic, attrice e dramaturg, nel gennaio del 2010. Dopo i primi lavori concentrano le proprie indagini sul ruolo dell’artista all’interno della società contemporanea, perseguendo due principali linee di ricerca: una vicina al teatro musicale e focalizzata sul rapporto tra voce e suono (Sulla difficoltà di dire la verità, 1917), l’altra fondata sull’interrogazione drammaturgica del dispositivo teatrale e sulla relazione con lo spettatore (Come le lucciole, Allarmi!). Negli ultimi anni sono stati prodotti da importanti istituzioni teatrali, quali il teatro nazionale ERT – Emilia Romagna Teatro (Allarmi!), il Ravenna Festival (1917) e TPE – Teatro Piemonte Europa (Vogliamo tutto!), portando avanti un teatro impegnato che non rinuncia al valore estetico della forma, in forte relazione con la storia, il presente e i luoghi in cui viene creato, con l’obbiettivo di agganciare il teatro alla vita e fare dell’immaginazione un’arma per trasformare il reale. Di prossima produzione, Sconcerto per i diritti, affondo vocale-musicale con l’attrice Silvia Pasello e la consulenza musicale del centro di ricerca e produzione musicale Tempo Reale, che debutterà a ottobre 2019 al Teatro Studio di Scandicci in collaborazione con il Teatro della Toscana. Dal 2018 dirigono a Ravenna Polis Teatro Festival.

Vogliamo tutto!

ideazione e spazio Davide Sacco e Agata Tomsic / ErosAntEros
drammaturgia Agata Tomsic
regia e music design Davide Sacco
con Agata Tomsic
video Antropotopia
titoli animati Gianluca Sacco
costumi e oggetti Clara Aqua

In collaborazione La Stagione dei Teatri/ Ravenna Teatro

Produzione TPE – Teatro Piemonte Europa / Polo del ‘900
in collaborazione con ErosAntEros
in residenza presso Masque Teatro, Santarcangelo dei Teatri e Ravenna Teatro
con il sostegno di Comune di Ravenna e Regione Emilia-Romagna

1917: il tenace filo rosso di ErosAntEros in prima assoluta al Teatro Alighieri
Il concerto-spettacolo commissionato da Ravenna Festival in occasione del centenario della Rivoluzione Russa
Mercoledi 28 giugno, Teatro Alighieri ore 21

Cent’anni ci separano da quell’ottobre del 1917 che cambiò il corso della storia; i tradimenti e le disillusioni del totalitarismo ci allontano dalle speranze e dagli slanci che animarono la Rivoluzione Russa; il “rumore del tempo” – su cui si interroga la XXVIII edizione di Ravenna Festival – rischia di sommergere le parole e la musica di coloro che vissero la Rivoluzione. 1917 (prima assoluta mercoledì 28 maggio al Teatro Alighieri alle 21), una creazione di ErosAntEros commissionata da Ravenna Festival, restituisce voce al passato, ricostruisce la sorpresa e la gioia dell’avvento di un tempo nuovo, riaccende la speranza nel cambiamento e nella “giusta, allegra, bellissima vita” sognata dal grande poeta russo Aleksandr Blok.

Le dirompenti e commoventi parole di “pensatori sconfitti” quali Blok, Chlebnikov, Esenin, Gersenzon, Majakovskij e Pasternak, selezionate da un profondo conoscitore della cultura russa come il professor Fausto Malcovati, docente di letteratura russa all’Università Statale di Milano; il Quartetto n. 8 di Dmitrij Šostakovič, scritto dal compositore che fu ora celebrato come “amico del popolo” e ora bollato come “nemico del popolo”,  in ricordo delle vittime di tutti i totalitarismi; ma anche lo straordinario genio espressivo di El Lissitzky, Aleksandr Rodčenko, Dmitry Bisti, fra i protagonisti di quel gigantesco laboratorio della Rivoluzione dove tutte le arti figurative, musica, teatro, poesia e cinema vissero un’irripetibile stagione di trasformazione. A questa grammatica della modernità il duo ErosAntEros ha attinto per creare 1917, concerto-spettacolo commissionato nell’anno in cui il Festival esplora rivoluzioni musicali ed espressive, nonché il complesso rapporto fra artisti e potere.

“Non possiamo accettare il presente come immutabile – spiega Agata Tomsic, che accanto a Davide Sacco firma 1917come ErosAntEros – da Blok dobbiamo imparare a sognare una ‘giusta, allegra e bellissima vita’, di tutti e per tutti.” Un teatro impegnato quindi, ma che non rinuncia al valore estetico della forma attraverso la sperimentazione di linguaggi disparati. L’obiettivo? Invitare il pubblico a ripensare il presente attraverso la riflessione sul passato, facendo dell’immaginazione un’arma per trasformare il reale. “Sole, luna, stelle, notte, aurora, sono i compagni di questo viaggio; rosso, giallo-sole-laccato, azzurro-seta-cielo, la tavolozza con cui si colora il concerto; per rendere attraverso la scena quel frangente in cui lo scorrere del tempo quotidiano è parso fermarsi e lasciare spazio al sogno ideale fattosi realtà, quell’incredibile momento in cui ‘nostra alfine sarà’ è sembrato divenire ‘nostra alfine è’, e si è immaginato una nuova idea di Stato che ‘solo adolescente: crea, inventa, prova!’”.

In scena Agata Tomsic e il Quartetto Noûs (i violinisti Tiziano Baviera e Alberto Franchin, Sara Dambruoso alla viola e Tommaso Tesini al violoncello), che si misurerà dal vivo con Šostakovič manipolato e distorto dai live electronics di Davide Sacco, mentre Gianluca Sacco e Laura Dondoli firmano rispettivamente le animazioni e i costumi.

Fausto Malcovati sarà protagonista dell’incontro “Aspettando 1917” in programma il giorno stesso della prima alle 18 in Sala Corelli del Teatro Alighieri. Un’occasione per dialogare con i protagonisti sui materiali di riferimento dello spettacolo, ma anche per apprezzare in anteprima il Quartetto Noûs, che per l’incontro eseguirà in versione originale e integrale l’Ottavo quartetto di Šostakovič.

 

1917
Ideazione e spazio Davide Sacco e Agata Tomsic / ErosAntEros
montaggio drammaturgico Agata Tomsic
consulenza letteraria Fausto Malcovati
montaggio musicale, live electronics, luci e regia Davide Sacco
con Agata Tomsic e il Quartetto Noûs
 (Tiziano Baviera, Alberto Franchin violiniSara Dambruoso violaTommaso Tesini violoncello)
animazioni
 Gianluca Sacco
costumi Laura Dondoli

materiali testuali Aleksandr Blok, Velimir Chlebnikov, Sergej Esenin, Michail Geršenzon, Vladimir Majakovskij, Boris Pasternak
materiali musicali Dmitrij Šostakovič, Quartetto n. 8 in do minore, op. 110
materiali visivi Dmitry Bisti, El Lissitzky, Aleksandr Rodčenko

prima assoluta 28 giugno 2017, Teatro Dante Alighieri, Ravenna Festival

ErosAntEros nasce dall’unione di Davide Sacco e Agata Tomsic nel gennaio del 2010. La loro ricerca artistica manipola fonti di varia natura, sperimenta linguaggi espressivi disparati, con l’obiettivo di agganciare il teatro alla vita e fare dell’immaginazione un’arma per trasformare il reale. Si sono formati e hanno collaborato con diverse realtà teatrali, tra le quali Teatro delle Albe, Odin Teatret, Fanny & Alexander, Socìetas Raffaello Sanzio, Teatro Valdoca, Motus, Ateliersi. Si occupano di ideazione e produzione di spettacoli, organizzazione di laboratori e promozione della cultura teatrale. La compagnia da loro guidata è composta da tutte le persone che volta per volta partecipano alla realizzazione dei loro progetti. Dal 2013 concentrano le proprie ricerche sul ruolo dell’artista all’interno della società contemporanea e sull’interazione tra voce e suono, dando vita agli spettacoli Sulla difficoltà di dire la verità (2014) e Come le lucciole (2015), e al tracciato di laboratori Bagliori di r-esistenza.
Nel 2015 iniziano la relazione con ERT – Emilia Romagna Teatro e producono all’Arena del Sole di Bologna Allarmi!, uno spettacolo sul neofascismo contemporaneo, che si avvale della collaborazione con il drammaturgo Emanuele Aldrovandi, e debutta a VIE festival 2016.
Dal 2012 al 2014 sono stati soci di E-production, condividendo la direzione artistica del festival Fèsta e della stagione Ravenna viso-in-aria del Teatro delle Albe. Dal 2013 sono entrambi guide del progetto di laboratori teatrali non-scuola del Teatro delle Albe.
Dal 2016 sono resident coworker presso CRE.S.CO 
 (Creative Social Coworking) del Comune di Ravenna.

Davide Sacco si è formato attraverso un percorso musicale, che partendo da una base di studi classici è proseguito spaziando dall’elettroacustica alla musica alternativa più underground, e diversi workshop con artisti della scena teatrale contemporanea. Dal 2005 al 2010 si è legato al Teatro delle Albe come music designer e a Fanny & Alexander come performer. Dal 2009 il suo lavoro si è focalizzato sulla regia.

Agata Tomsic si è formata tra studi universitari in performing arts presso l’Università di Bologna ed esperienze laboratoriali con alcuni tra i più importanti artisti teatrali contemporanei. Attrice, dramaturg e studiosa, interseca da sempre il suo percorso artistico con una profonda riflessione teorica sul teatro, i metodi compositivi contemporanei e la visione, vincendo premi e pubblicando i suoi scritti in riviste e antologie.

Il Quartetto Noûs (Tiziano Baviera violino, Alberto Franchin violino, Sara Dambruoso viola, Tommaso Tesini violoncello) nasce nel 2011 all’interno del Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. Frequenta l’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona nella classe del Quartetto di Cremona, e la Musik Akademie di Basilea studiando con Rainer Schmidt (Hagen Quartett); si perfeziona presso l’Escuela Superior de Música “Reina Sofia” di Madrid e l’Accademia Musicale Chigiana di Siena con Günter Pichler (Alban Berg Quartett. Frequenta inoltre la Musikhochschule di Lubecca nella classe di Heime Müller (Artemis Quartett).
Noûs (nùs) è un antico termine greco il cui significato è mente e dunque razionalità, ma anche ispirazione e capacità creativa. Vincitore del primo premio al Concorso Internazionale “Luigi Nono” di Venaria Reale (2011), nel 2015 si aggiudica il Premio “Piero Farulli”, assegnato alla migliore formazione cameristica emergente nell’anno in corso, nell’ambito del XXXIV Premio “Franco Abbiati e riceve inoltre dal Teatro La Fenice di Venezia il Premio “Arthur Rubinstein – Una Vita nella Musica” 2015 per essersi rivelato una delle formazioni più promettenti della musica da camera. Si esibisce per importanti realtà musicali italiane, tra le quali la Società del Quartetto di Milano, l’Unione Musicale di Torino, gli Amici della Musica di Firenze, Bologna Festival e Musica Insieme di Bologna. All’estero si esibisce in Germania, Svizzera, Francia, Inghilterra, Spagna, Cina e Corea. Nel 2013 e nel 2017 è quartetto in residence al Festival Ticino Musica di Lugano.

La stagione dei teatri

ErosAntEros
Allarmi!

venerdì 28 ottobre 2016 – ore 21
Teatro Rasi – Ravenna
Spettacolo oltre l’abbonamento

Dopo il debutto all’Arena del Sole di Bologna in ambito VIE Festival 2016, va in scena a “La stagione dei teatri” Allarmi!, lo spettacolo ideato da Davide Sacco e Agata Tomsic della compagnia ravennate ErosAntEros e scritto da Emanuele Aldrovandi, uno dei più brillanti nuovi drammaturghi italiani. E prima dello spettacolo, alle 18, nella sala Mandiaye N’Diaye del Rasi, si terrà l’incontro di presentazione del numero 24 di Culture teatrali dal titolo La terza avanguardia. Ortografie dell’ultima scena italiana, a cura di Silvia Mei.

Allarmi! narra le vicende di un gruppo di terroristi che vuole sovvertire con la violenza il potere costituito: diffondono le proprie idee e cercano proseliti attraverso la rete, preparano fisicamente i corpi a fare la rivoluzione. Non credono nella democrazia, odiano gli immigrati e vogliono instaurare una nuova dittatura in Europa. Nella sua cameretta, un leader molto particolare, tesse un piano per fissare il proprio nome nella storia per l’eternità.

La messa in scena, in cui si giustappongono vari piani del racconto, affonda le proprie basi nella realtà quotidiana, negli eventi di cronaca e nella confusa situazione politica ed economica dell’oggi. Il testo, pungente e ironico, non ha la pretesa di schierarsi dalla parte della ragione, ma si mantiene neutrale per lasciare lo spettatore libero di riflettere e di decidere, in autonomia, chi condannare o chi salvare.
«A differenza dei nostri precedenti lavori – spiegano Davide Sacco e Agata Tomsic – abbiamo deciso di volerci confrontare questa volta con un autore vivente e creare assieme a lui una narrazione, sulla quale innescare i dispositivi performativi che sono propri del nostro fare teatrale. Per questo abbiamo chiesto a Emanuele Aldrovandi di scrivere un testo per noi. È stato un incontro fondamentale e la collaborazione che ne è nata ha sorpreso tutti e tre».

E poi gli attori-performer, che fluiscono in molteplici ruoli attraverso un gioco di scambi repentini, scavalcando i confini tra i piani del racconto, la finzione teatrale e i suoi retroscena. Gli artifici teatrali diventano così parte integrante della narrazione, a volte enfatizzando il pathos della recitazione fino a trasformarla in parodia.

Ideazione Davide Sacco e Agata Tomsic/ErosAntEros, testo Emanuele Aldrovandi, regia Davide Sacco, dramaturg Agata Tomsic, con Marco Cavicchioli, Giusto Cucchiarini, Luca Mammoli, Massimo Scola, Agata Tomsic, spazio Davide Sacco e Agata Tomsic, costumi Laura Dondoli, music design Davide Sacco, luci Vincenzo Bonaffini e Davide Sacco, video Francesco Tedde, disegni Gianluca Costantini, animazioni e foto di scena Gianluca Sacco, fonica Giampiero Berti e Davide Sacco
produzione ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione

Sala Mandiaye N’Diaye del Teatro Rasi
ore 18 – ingresso libero

Culture teatrali 24/2015
La terza avanguardia. Ortografie dell’ultima scena italiana
a cura di Silvia Mei

Ravenna Teatro ospita questo incontro sul teatro degli anni Dieci del nuovo millennio o, più comunemente, degli “anni Zero”. Uno sguardo su un panorama difficilmente classificabile, malgrado le etichette coniate per tentare di mettere ordine nel rutilante presente artistico. In questo senso, gli interventi e gli studi di caso raccolti in La terza avanguardia non si limitano a indagare le tendenze in atto, tanto meno enunciano dei meri orientamenti estetici, bensì articolano un percorso storico-critico in grado di restituire una rappresentazione plastica dei teatri presenti.

Intervengono Claudio Angelini/Città di Ebla, Lorenzo Donati, Laura Gemini, Graziano Graziani, Chiara Lagani/Fanny & Alexander, Agata Tomsic/ErosAntEros, Cristina Valenti e la curatrice. Coordina Marco De Marinis.

 

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