Gigì innamorarsi a Parigi

Posted by on February 18, 2018

 STAGIONE TEATRALE DIEGO FABBRI 2017/18 – OPERETTA In scena COMPAGNIA CORRADO ABBATI Gigì – Innamorarsi a Parigi di Alan J. Lerner e Frederick Loewe con Cristina Calisi, Luca Mazzamurro, Fabrizio Macciantelli, Antonella Degasperi, Lucia Antinori direzione musicale di Maria Galantino regia di Corrado Abbati 11 febbraio 2018 ore 16 Dagli stessi autori di My Fair

 STAGIONE TEATRALE DIEGO FABBRI 2017/18 – OPERETTA

In scena

COMPAGNIA CORRADO ABBATI

Gigì – Innamorarsi a Parigi

di Alan J. Lerner e Frederick Loewe

con Cristina Calisi, Luca Mazzamurro, Fabrizio Macciantelli, Antonella Degasperi, Lucia Antinori

direzione musicale di Maria Galantino

regia di Corrado Abbati

11 febbraio 2018 ore 16

Dagli stessi autori di My Fair Lady, premiato con 9 premi Oscar, ripreso trionfalmente a Broadway, arriva oranei teatri italiani: Gigì (innamorarsi a Parigi), il musical di Lerner e Loewe, tratto dal famoso racconto di Colette.

A sessant’anni dalla nascita di questo musical (1958) ho pensato di riportarlo in Italia (a Broadway il suo revival è un grande successo!) e per la prima volta nella sua versione originale valorizzando (finalmente!) lo spartito di Gigì: una partitura raffinata, gradevole, allegra e orecchiabile e mai banale: Loewe con poche pennellate musicali ci riporta con straordinaria arguzia alle atmosfere parigine di primo 900. Altro punto di forza di questo Musical è il lusso dell’ambientazione e lo sfarzo dei costumi che sicuramente non mancherà in questa edizione in una rielaborazione immaginifica e con quel tocco di classe che sottolinea da tempo lenostre produzioni. Ma il lavoro non si è fermato ad una elegante messa in scena, bensì a valorizzare quelli che sono i veri punti di forza di questo Musical: la già citata musica, lo sviluppo e l’evoluzione dei personaggi e le tante spettacolari scene di massa. Questa Gigì vorrei dunque che fosse, anche per voi, come bere unacoppa di champagne, come respirare l’aria effervescente, spensierata, piena d’allegria in una Parigi da innamorati.

(Corrado Abbati)

Nella Parigi del primo novecento vive e, nonostante qualche annetto, si diverte ancora il gentiluomo Honoré Lachaille fido consigliere del suo ricco e raffinato nipote Gaston che, annoiato dalla vita, dal lusso, dalle tante donne, passa molto del suo tempo a casa di madame Alvarez, da lui chiamata affettuosamente “Mamita”con la quale vive la nipote Gilberte soprannominata Gigì, una spensierata e precoce adolescente. Mamita è molto protettiva e attenta verso la ragazza perché l’ha cresciuta lei. Mamita, seguendo la tradizione di famiglia, manda Gigì dalla raffinata sorella Alicia per essere educata come cortigiana e farle imparare le buone maniere. Per zia Alicia l’amore e la ricchezza sono una sicurezza per il futuro della nipote Gigì. La ragazza inizialmente non capisce perché le viene fatto imparare tutto questo ed è impacciata e disinteressata. Le piace di più passare il suo tempo giocando a carte con Gaston che, battuto, deve mantenere la promessa di portare la ragazza e la nonna al mare. Una volta al mare Gigì e Gaston passano molto tempo insieme mentre Honoré e Mamita ricordano dolcemente i loro tempi passati quando erano fidanzati. Una volta ritornati dalla breve vacanza Gigì riprende la sua vita infelice dalla zia. Un giorno Gaston,vedendo Gigì elegantissima con un meraviglioso abito che ne fa una signora, la prende in giro dicendole che così vestita è solo ridicola e se ne va in malo modo, salvo poi ritornare e chiedere a Gigì di andare con lui apprendere un te per farsi perdonare, ma Mamita non è d’accordo. Infatti quell’atto potrebbe danneggiare lareputazione futura di Gigì. Gaston perciò vaga infuriato per le strade di Parigi e, rendendosi conto di essersi innamorato perdutamente di Gigì torna da lei e le chiede di sposarlo promettendole una vita piena di agi e di lusso. Gigì in un primo tempo rifiuta, ma poi, rendendosi conto che vivrebbe una vita infelice senza di lui, perché innamorata anch’essa, alla fine accetta. E qui forse la storia potrebbe essere finita, ma…

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