Premio Tiberini 2011

Posted by on June 30, 2011

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13 thoughts on “Premio Tiberini 2011

  1. Premio Tiberini 2011 super
    Grandi ospiti e alta qualit? al Premio Tiberini istituito fin dal 1989 e diretto artisticamente da Giosetta Guerra.
    di Anna Indipendente
    1. Il Coro del Teatro Regio di Parma al Premio lirico Internazionale Mario Tiberini

    Cattolica (RN). Quest’anno il Premio lirico Internazionale Mario Tiberini, si ? articolato in quattro appuntamenti di prestigio: 26-27-30 giugno e 16 luglio 2011. Per il primo appuntamento, una delle voci verdiane pi? rilevanti di quest’ultimo periodo: Dimitra Theodossiou nel concerto dal titolo Le eroine del melodramma, accompagnata al pianoforte dal M? Simone Savina; in concomitanza il Premio Tiberini d’argento ? stato assegnato al Coro lirico della regina di Cattolica, diretto dal M? Gilberto del Chierico; per l’appuntamento del 27 giugno 2011, l’elevata qualit? musicale del Coro regio di Parma, diretto al pianoforte dall’ottimo M? Martino Faggiani in un concerto in omaggio al 150? dell’Unit? d’Italia: i Cori del Risorgimento Italiano; per il 30 giugno una serata a met? tra il Barocco e il belcanto in cui nella prima parte la presenza del M? Claudio Scimone, in veste di maestro al cembalo e alla guida dei suoi Solisti Veneti, ha dato lustro al Premio Tiberini d’oro, mentre nella seconda parte il belcanto ha avuto come protagonista l’ineffabile voce del mazzosoprano Sonia Ganassi che si ? alternata al tenore in carriera Enrico Giovagnoli, rispettivamente Premio Tiberini d’oro alla prima e d’argento al secondo; la chiusura della manifestazione, il 16 luglio, non avverr? sul palco del Teatro della Regina di Cattolica (RN), come nel caso dei primi tre appuntamenti, ma al Teatro Mario Tiberini di San Lorenzo in Campo (PU): protagonisti della serata in un concerto tra il serio e il faceto i cantanti Simone e Nicola Alaimo che riceveranno il Premio Tiberini d’oro, mentre al soprano Silvia Tortolani andr? il Tiberini d’argento, tutti accompagnati al pianoforte dal M? Mirca Rosciani. Tutta la manifestazione ? presentata da colei che, guidata sempre da un’instancabile amore per il teatro d’opera, ne ? stata la creatrice, ben venti anni fa nel lontano 1989 e ne ? tuttora il Presidente e Direttore Artistico, la prof.ssa Giosetta Guerra, affiancata dalla giovane Chiara Gamurrini. ? importante inoltre precisare che l’intero festival ? in realt? anche un GALA DI BENEFICIENZA con lo scopo edificante di trovare i fondi per portare a termine la costruzione di una scuola secondaria in Tanzania a Karansi, ai piedi del Kilimanjaro e in questo l’associazione musicale Mario Tiberini ? stata coadiuvata dall’associazione cattolica per la Tanzania (onlus), coordinata dal dottor Maurizio Lugli, gi? da qualche anno impegnato a portare sollievo alle popolazioni di questi luoghi, grazie all’opera galvanizzante del sacerdote tanzaniano Padre Calistus Tarino.
    Veniamo alla serata del 27: Un suggestivo progetto di spettacolo ideato dal M? Martino Faggiani che inquadra storicamente i brani corali, dirige il coro e lo accompagna al pianoforte (cos? recita il programma di sala). Ma il pubblico, formato essenzialmente da melomani dalla chioma un po’ argentata, come ha reagito dinanzi a questa nuova formula, quasi una lezione-concerto? Ebbene, si ? letteralmente lasciato sedurre e coinvolgere dalla personalit? istrionica e appassionata del Faggiani che con abile intelligenza musicale lo ha saputo condurre, quasi prendendolo per mano, all’interno delle partiture verdiane (quelle pi? famose, scritte dal 1842 al 1853), facendogliele gustare una ad una, attraverso il suo personale stile, caratterizzato da una profonda e magistrale perizia tecnico-musicale. In questo modo il pubblico ? entrato direttamente a contatto con l’essenza della personalit? drammaturgico-musicale verdiana. Non ? stato un caso se il Maestro Faggiani ha espresso in maniera chiara e inequivocabile il suo pensiero su certe attualizzazioni registiche delle opere del compositore bussetano, oggi tanto in voga, ma che spesso finiscono per essere dei meri tradimenti della sua drammaturgia. Cosa voleva esprimere Verdi nelle sue opere? Semplicemente l’uomo, nella sua verace realt?: nel bene e nel male, scandagliato senza pregiudizi di sorta (vedi Violetta o Rigoletto) in tutte le sfumature: ? caro al cigno di Busseto il confronto dell?individuo con la propria coscienza e identit?, la presenza del male nella natura umana e la lotta con esso, il rapporto con il potere. Tutte tematiche presenti nel suo poeta prediletto, Shakespeare, verso il cui teatro Verdi nutr? un rapporto particolare, quasi una sorta di venerazione che dur? per tutta la sua vita: Macbeth, Otello, Falstaff, lo testimoniano, ma anche Amleto, Re Lear, sogni accarezzati e mai realizzati (Baldini). Uno dei mezzi privilegiati scelti dal compositore bussetano per mettere in pratica i propri convincimenti drammatici fu la cosiddetta “parola scenica”, una prosa concisa, forte, significante, in grado di tradurre precisamente la situazione drammatica, sul cui altare sacrific? il rapporto con fior fiore di librettisti. Ai cantanti Verdi non si stancava mai di raccomandare di studiare bene la posizione e le parole, la musica sarebbe venuta in maniera conseguenziale. Quella stessa parola che il Coro del Teatro Regio di Parma, pur nella sua formazione non completa, ha saputo ben mettere in evidenza, permettendo a noi del pubblico di immaginare la scena anche senza rappresentazione.
    Gli elevati standard qualitativi del Coro sono subito apparsi evidenti nell’accuratezza e precisione degli attacchi, nell’articolazione chiara, compatta e uniforme delle parole: sembrava di ascoltare una sola voce, piuttosto che soprani, tenori, contralti e bassi. La scaletta del programma di sala ? stata stravolta dal direttore che ha ritenuto opportuno aggiungere qualche brano, come ad esempio l’allegro, fortemente ritmato dall’atto I del Rigoletto (1851) Zitti, zitti moviamo a vendetta, in cui il Coro, rappresentato dai nobili cortigiani, rapisce Gilda, facendo credere a Rigoletto che si tratta del ratto della contessa di Ceprano e non della figlia; in questo brano il Coro ha mostrato un controllo e un addestramento certosino nell’esecuzione del sillabato a mezza voce, deliziando il pubblico; l’altro brano ? stato il famosissimo Noi siamo zingarelle e Di Madrid noi siam mattadori, dall’atto II della Traviata (marzo 1853), anch’esso dal ritmo rapido e staccato, in cui il M? Faggiani aggiungendo una nota di colore presenta gli zingari come degli hippies ante litteram o anarchici contestatori. Interessante ? stato poi il confronto impari, per diversit? di stile, tra le due opere patriottico-corali di Verdi, una il Nabucco (1842), unitaria e compatta, e l’altra La Battaglia di Legnano (1843), discontinua e frammentaria. Dal I Atto del Nabucco il Coro ha eseguito Gli arredi festivi, canto di disperazione degli ebrei oppressi dal re d’Assiria, Nabucco, che ha invaso la loro terra e allora i Leviti incitano le vergini ebree a pregare per la salvezza d’Israele; si tratta di un brano in cui il Coro del Teatro Regio di Parma ha rivelato nitidezza e duttilit? vocale tra le altre sue qualit?. Il brano O Signore dal tetto natio dal IV Atto, de La battaglia di Legnano, forse la pagina pi? celebre di tutta l’opera, ? un’accorata preghiera al Signore, che ha chiamato i crociati dalla terra natia per liberare Gerusalemme dal dominio dei musulmani, dal caratteristico ritmo giambico che fa da tessuto musicale: fra le sabbie infuocate ricordano l?aria fresca, i ruscelli, i laghi della terra lombarda, ma qui nella rimembranza il ritmo si stempera in un andamento pi? disteso ed elegiaco. A questo punto il riferimento alla celeberrima pagina di Va pensiero sulle ali dorate dal III Atto del Nabucco, ? d’obbligo in quanto ha in comune lo stesso sentimento di nostalgia dolorosa per la propria patria, ma mentre La battaglia di Legnano fu stroncata dai critici come opera tagliata con l’accetta (Baldini) e addirittura dal France musicale come opera che non valeva un soldo il Nabucco invece ebbe un grande successo con settanta repliche solo alla Scala. Vale la pena di ricordare qualche differenza tra le due versioni del brano Patria oppressa del IV Atto di Macbeth, quella del 1847 e del 1865, anche qui si tratta di una preghiera dolorosa e rassegnata dei deportati scozzesi che piangono la loro patria, insanguinata dal tiranno. Nella versione francese del 1865 questo Coro fu riscritto (compreso il testo) daccapo. Un ultimo cenno va a Vedi le fosche notturne spoglie dal II Atto del Trovatore (gennaio 1853): ai piedi di un monte in un accampamento di zingari, Azucena ricorda la morte della madre sul rogo, accusata di stregoneria dal Conte di Luna; il brano ? stato commentato dal M? Faggiani che ha evidenziato gli elementi descrittivi della scrittura operistica del cigno di Busseto. Alla fine il pubblico ha cantato con partecipazione entusiastica l’Inno di Mameli (1847).

    2. Serata elettrizzante per il 3? appuntamento del Premio Lirico Internazionale Mario Tiberini

    Cattolica (RN). Tenutosi a Cattolica al Teatro della Regina, gioved? 30 giugno, il concerto fa parte di un GALA DI BENEFICIENZA che ha lo scopo edificante di trovare i fondi per portare a termine la costruzione di una scuola secondaria in Tanzania a Karansi, ai piedi del Kilimanjaro e in questo l’associazione musicale Mario Tiberini, organizzatrice del festival ? stata coadiuvata dall’associazione cattolica per la Tanzania (onlus), coordinata dal dottor Maurizio Lugli, gi? da qualche anno impegnato a portare sollievo alle popolazioni di questi luoghi, grazie all’opera galvanizzante del sacerdote tanzaniano Padre Calistus Tarino.
    Si ? trattata di una serata pi? varia e meno omogenea rispetto alle due precedenti, ma pur sempre accattivante ed emozionante per la presenza sul palcoscenico di musicisti dal calibro internazionale quali Claudio Scimone, il quintetto de I Solisti Veneti e il mezzosoprano Sonia Ganassi che hanno portato letteralmente il pubblico in visibilio con le loro performances di alto profilo musicale, all’insegna del virtuosismo pi? sfrenato. La serata, presentata dal suo Direttore Artistico Giosetta Guerra, affiancata dalla giovane Chiara Gamurrini ? stata divisa in due parti: la prima, tutta destinata alla musica strumentale barocca quasi prevalentemente veneziana nella cui diffusione da oltre cinquant’anni ? impegnato l’ensemble de I solisti Veneti, fondati dal suo leader Claudio Scimone nel lontano 1959; la seconda parte invece ha visto come protagonista la vocalit? belcantistica ottocentesca dell’impareggiabile mezzosoprano Sonia Ganassi e del giovane emergente Enrico Giovagnoli, accompagnati al pianoforte dalla pianista Donatella Dorsi. Al tenore pesarese ? stato conferito il Premio Tiberini d’argento, mentre il Premio Tiberini d’oro ? stato assegnato sia al M? Scimone che alla mezzosoprano Sonia Ganassi. A dire la verit? avremmo preferito essere deliziati dal M? Scimone e dal suo gruppo barocco per la durata dell’intera serata, piuttosto che per mezzo concerto, idem per la Sonia Ganassi, ma il pubblico ha comunque mostrato di aderire entusiasticamente a questa diversa articolazione del concerto.
    Il M? Scimone ha diretto e accompagnato il quintetto al cembalo con la consueta perizia musicale che lo contraddistingue, nonostante fosse su una sedia a rotelle per un incidente in via di risoluzione. Nel concerto di questa serata i solisti veneti contavano al loro interno la presenza di alcuni fondatori, veri pilastri del gruppo, come il violino solista Lucio Degani, il secondo violino Chiara Parrini, il violoncellista Giuseppe Barutti, ma si sono distinti per l’alto magistero tecnico anche il violista Giancarlo di Vacri e la consorte del M? Scimone, Clementine, all’ottavino. Il gruppo ha saputo ben manipolare l’attenzione del pubblico dirigendolo verso un crescendo di emozioni, via via che i brani divenivano di sempre pi? impegnativa esecuzione. Di repertorio la sonata a tre (due violini e B.C. Con cello) di Vivaldi (1678-1741) op.1 n?12, sul tema celeberrimo de la Follia, danza contadina di origine portoghese, su cui si sono cimentati la maggior parte dei compositori del sei-settecento, da Frescobaldi (partite) a Lully (che la us? come Passacaglia) a Corelli; dopo l’oasi lirica dell’iper famoso Adagio in sol min. di Tommaso Albinoni (1671-1751) per archi e cembalo, comincia a crescere poco a poco la tensione virtuosistica, dapprima con le Variazioni su un tema della Cenerentola di Rossini, in particolare il tema ? quello dell’aria Non pi? mesta accanto al fuoco, composto da Chopin (1810-1849) per ottavino e archi, poi arriva all’acme con il famoso Trillo del diavolo, Sonata in sol min. G5 di Giuseppe Tartini (1692-1770) per violino solista e cembalo, fino alla Czarda di Vittorio Monti (1868-1922), composta nel 1904, su una famosa danza tzigana, di carattere rapsodico che ha strappato al pubblico un applauso entusiastico ed interminabile, anche perch? il violoncellista ad un certo punto della performance, mentre suonava recitava anche dei versi arrivando ad un grido impetuoso finale che sorprendendo il pubblico lo ha mandato in delirio. C’? stato anche un fuori programma con le Variazioni sul Carnevale di Nicol? Paganini (1782-1840), anch’esso molto applaudito. Nella seconda parte il mezzosoprano Sonia Ganassi si ? esibita in un repertorio raffinato, tutto francese che ha ben messo in risalto le sue qualit? vocali, da O mon Fernand da la Favorite di Gaetano Donizetti (1797-1849) a Ma lyre immortelle da Sapho di Charles Gounod (1818-1893), a Mon coeur s’ouvre a ta voix da Samson et Dalila di Camille Saint Saens (1835-1921), fino alla graditissima Habanera finale dalla Carmen di Georges Bizet (1838-1875). La cantante che ha rivelato qualche leggerissima difficolt? nelle zone alte, si ? alternata sul palcolscenico al tenore Enrico Giovagnoli, che si ? esibito in un repertorio quasi nazional-popolare, molto apprezzato dal pubblico con una tessitura da tenore lirico-leggero che ha spaziato da Pourquoi me reveiller dal Werther di Jules Massenet (1842-1912) a La donna ? mobile dal Rigoletto di Giuseppe Verdi (1813-1901) alla canzone napoletana Marechiare di F. Paolo Tosti, alla fine ha poi messo in risalto una discreta capacit? di padroneggiare la zona acuta con un brano poco eseguito, perch? pochissimo conosciuto: il Salve Regina di Mario Tiberini (1826-1880) che oltre ad essere un tenore era anche un buon compositore.

    (Anna Indipendente)

  2. XX edizione Premio Tiberini

    Le serate del Tiberini d?oro.

    ?Tra il serio e il faceto? ? il tema della serata conclusiva di ?Musicamare?, il festival in cui si ? articolata la XX^ edizione del Premio Lirico Internazionale intitolato a Mario Tiberini, il tenore laurentino riportato in auge da Giosetta Guerra, infaticabile organizzatrice di questa importante iniziativa a favore della solidariet? con la collaborazione dell?Associazione ?Cattolica per la Tanzania? facente capo al Dr. Maurizio Lugli e al Lions Club Valle del Conca per la costruzione di una scuola nella regione africana di cui ? attivista il Padre cattolico Calisto Tarimo. L?ambizioso programma, nato da un?idea del musicista Andrea Gamurrini e successivamente elaborato da Giosetta Guerra, dopo una kermesse al Teatro della Regina di Cattolica, si ? concluso nella cornice del Teatro Tiberini di San Lorenzo in Campo, protagonisti due grandi nomi della lirica internazionale, il basso-baritono Simone Alaimo e il baritono Nicola Alaimo, entrambi premiati col Tiberini d?oro, entrambi interpreti in un bellissimo intreccio di voci scure di un percorso musicale tra il serio e il faceto del melodramma italiano; dall?intenso ?Sogno di Attila? del Verdi giovane, espresso con classe interpretativa e grande musicalit? da Simone Alaimo, cos? espressivo negli acuti ben timbrati e facili uniti a un fraseggio articolato e sottile e a una padronanza scenica di forte impatto, alla linea vocale di straordinaria ampiezza e solidit? di Nicola Alaimo che colora con adeguata variet? d?accento l?aria di Ezio ?Dagli immortali vertici? fino al duetto ?Tardo per gli anni? raccontato da entrambi con autorevolezza d?accento, perizia tecnica e una timbrica piena e morbida che ritroviamo nel ?Piet?, rispetto, amore? del ?Macbeth? in cui Nicola Alaimo si rivela fraseggiatore sottile e ricco di forte introspezione psicologica nonostante la giovane et?, mentre Simone giganteggia nell?aria di Banquo ?Come dal ciel precipita? in una progressione ritmica efficacissima nel bel colore scuro implacabile. Entrambi splendidi nel duetto dei ?Puritani? belliniani ?Suoni la tromba e intrepido?, elettrizzante per il colore bellissimo che sfoggiano dando vita a una pagina particolarmente significativa per i festeggiamenti del 150? anniversario dell?Unit? d?Italia. Completano i due Alaimo una serata di grande successo riversando la loro versatilit? sul fronte faceto di un esilarante ?Barbiere? rossiniano in cui Nicola, nella cavatina di Figaro di comprovata eleganza e solidit? vocale unita a un fraseggio vivacissimo e di grande comunicativa, ? sempre sorretto da un gusto esemplare, come del resto la ?Calunnia? di Simone fa di Don Basilio un ritratto esilarante, ricco di doppi sensi, di piani e pianissimi intrecciati a un gioco di chiaroscuri sfumati in una fluidit? forte di una recitazione eccellente. E giocosi entrambi nel ?Cheti cheti immantinente? del ?Don Pasquale? donizettiano dove colorano la comicit? della vecchiaia in burla con una tinta pastello di raffinata umanit?. Da sottolineare ? la molteplicit? del Tiberini d?oro assegnato in questa edizione ad altri nomi di prestigio nel corso delle serate di Cattolica: alla mitica compagine del Coro del Teatro Regio di Parma e al loro maestro Martino Faggiani, splendido esempio di approfondimento nella lettura delle pagine corali raccontate con la sontuosit? di un suono trascinante e intenso, e per la sua arte affabulatoria nella veste direttoriale, di presentatore e maestro al piano di un percorso musicale interamente dedicato a Verdi in questo 150? centenario del Risorgimento italiano. E ancora Sonia Ganassi, raffinata interprete insieme a Claudio Scimone, Tiberini d?oro 2011, e ai Solisti Veneti di un repertorio tutto francese che prediligeva le arie di ?O mon Fernand? da ?La Favorite? di Donizetti, ?Mon coeur s?ouvre ? ta voix? dal ?Samson et Dalila? di Saint-Saens , e la deliziosa ?P?richole? di Offenbach, anche lei insignita del Tiberini d?oro per la personalit? interpretativa e le eccellenti doti vocali che le permettono di spaziare dal barocco al moderno. Infine Dimitra Theodossiou ? stata incoronata regina del melodramma per l?espressivit? lirica dei grandi temi affettivi e la lucentezza dello squillo che le consentono di affrontare un repertorio drammatico di agilit? che abbraccia in un unico gesto le eroine del melodramma, dall?impervia tessitura di Odabella di ?Attila?, biglietto da visita verdiano di grande vocalit?, all?introspezione psicologica di una grande Aida nel ?Ritorna vincitor? con accento nutrito di sfumata malinconia, alla suggestiva pagina della ?Vergine degli Angeli? della ?Forza? verdiana alla sontuosit? del timbro prorompente di Leonora con ?D?amor sull?ali rosee? del ?Trovatore?, fino all?eroina pucciniana per eccellenza, Mim? della ?Boh?me?per concludere con la delicatissima pagina del ?Salve Regina?, che nasconde qualche assonanza con la preghiera della ?Cavalleria? mascagnana. Infine una breve menzione ai Tiberini d?argento assegnati al soprano Silvia Tortolani, al tenore Enrico Giovagnoli, interprete fra l?altro di quella ?Salve Regina? composta dal tenore Mario Tiberini ed eseguita per la prima volta in tempi moderni, e inoltre Tiberini d?argento al M? Gilberto Del Chierico e al Coro lirico della Regina di Cattolica col tenore solista Ermanno Giovannini. Mirca Rosciani, Donatella Dorsi e Simone Savina sono stati i raffinati accompagnatori al piano delle serate musicali, mentre sul palcoscenico Chiara ed Edoardo Gamurrini hanno coadiuvato Giosetta Guerra.
    San Lorenzo in Campo, luglio 2011.
    Claudia Mambelli.

  3. Simone e Nicola Alaimo al ?Premio Tiberini?

    luglio 21, 2011
    Davide Oliviero

    San Lorenzo in Campo (PU), Teatro ?Tiberini?,
    XXa Edizione del Premio Lirico Internazionale Tiberini

    ?TRA IL SERIO E IL FACETO?

    Musiche di G.Verdi, G.Rossini, G.Donizetti, V.Bellini, E.De Capua.
    Simone Alaimo basso-baritono
    Nicola Alaimo, baritono
    Silvia Tortolani, soprano
    Mirca Rosciani, pianoforte
    Hanno presentato la serata, Giosetta Guerra, Chiara e Edoardo Gamurrini

    G.Verdi: ?Macbeth? ? Come dal ciel precipita ? Piet?, rispetto, amore.
    ?Attila? ? ?Mentre gonfiarsi l?anima? ? ?Dagli immortali vertici? ? ?Tardo per gli anni?.
    G.Rossini: ?Il Barbiere di Siviglia? – ?Largo al factotum? ? ?La calunnia, ? un venticello?.
    G.Donizetti: ?Don Pasquale? ? ?Cheti, cheti, immantinente?.
    V.Bellini: ?I Puritani? ? ?Suoni la tromba e intrepido?.
    E. Di Capua: ?O sole mior?

    San Lorenzo in Campo, 16 luglio 2011

    In una calda serata estiva, nella meravigliosa cornice dell?antico teatrino ?Tiberini? di San Lorenzo in Campo si ? celebrata l?ultima serata del Festival Musicamare 2011, titolata ?Tra il Serio e il Faceto?, che ha avuto il culmine con il conferimento dei ?Tiberini d?Oro? a Simone Alaimo e al nipote Nicola Alaimo, mentre i ?Tiberini d?Argento? sono stati assegnati al soprano Silvia Tortolani e alla pianista Mirca Rosciani.
    La serata ? stata vivacizzata dalla battagliera e simpaticissima Giosetta Guerra che ha saputo come sempre ormai da anni condurre la serata attraverso approfondimenti musicali e sagaci battute. La Guerra ? stata coaudiuvata in palcoscenico dai nipoti Chiara ed Edoardo Gamurrini, preparatissimi ed attenti ai tempi di presentazione ed assolutamente credibili nonostante la giovanissima et?.
    A causa di un’improvvisa indisposizione del soprano Silvia Tortolani l?intero programma ? stato affidato alle due voci maschili, Simone e Nicola Alaimo, due autentici mattatori.
    Maestro accompagnatore al pianoforte Mirca Rosciani, premio ?Tiberini d?argento?.
    Simone Alaimo, premiato con il Tiberini d?oro, ? un musicista di prim?ordine, mostrando la sua consueta e scrupolosa attenzione al fraseggio e all?interpretazione con quella indiscussa classe che lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo. Simone Alaimo ha cantato con sicurezza e accento elequente le pagine dal Macbeth e dall? Attila. Nel duetto con Nicola Alaimo ha mostrato tutta la sua vibrante e incisiva autorevolezza. Artista poliedrico ed istrionico, Simone Alaimo si ? poi trasformato in brillante ?comico? sfoderando il suo forte temperamento teatrale che trova la sua massima espressione nelle scene dal Barbiere di Siviglia e dal Don Pasquale. Alaimo ? un Don Basilio e un Don Pasquale fantasioso, disinvolto e impetuoso senza cadere nel caricaturale.
    Suo degno partner il baritono Nicola Alaimo, premiato anch?egli con il ?Tiberini d?oro?, un cantante in costante e decisa ascesa. La voce ? opoluneta e sempre sostenuta da una tecnica ineccepibile. Nicola Alaimo ? sempre nitido nella dizione, il suo fraseggio ? sempre incisivo e la sua linea di canto ? sempre adeguata allo stile: patetica e aristocratica, ma anche brillantemente esuberante.
    Sul finale della serata in occasione dei 150 anni dell?anniversario dell?unit? d?Italia i due cantanti siciliani si sono cimentati nel bellissimo e struggente duetto ?Suoni la tromba e intrepido? dai Puritani di V. Bellini che ha assolutamente infuocato il Teatro Tiberini ed ha natturalmente portato a un secondo ?bis?, la celeberrima ?O sole Mio? coronata da una pioggia di coloratissimi fiori lanciati dai loggioni.

  4. PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia
    Premio Tiberini d?argento
    al
    CORO LIRICO DELLA REGINA DI CATTOLICA

    per la generosit? e la compattezza dell?amalgama sonoro,
    per la professionalit? con cui esegue un repertorio vasto e variegato,
    per il calore con cui interpreta il fervore delle pagine corali
    che hanno accompagnato il Risorgimento Italiano.
    (Giosetta Guerra)

    Cattolica (RN) – Teatro della Regina – 26 giugno 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

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    PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia
    Premio Tiberini d?argento

    al maestro del coro
    GILBERTO DEL CHIERICO
    (artisti in carriera)

    per la professionalit? e le competenze musicali,
    per una lettura accurata e sentita delle pagine corali,
    per aver promosso e diffuso con passione e tenacia
    il linguaggio della musica nel territorio e altrove.
    (Giosetta Guerra)

    Cattolica (RN) – Teatro della Regina – 26 giugno 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

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    PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia
    Premio Tiberini d?argento
    (giovani artisti in carriera)

    al tenore
    ENRICO GIOVAGNOLI

    Per il felice connubio di doti vocali
    e versatilit? interpretativa nell?arte del belcanto,
    che, unite a sensibilit? artistica e padronanza scenica,
    lo promuovono erede di Tiberini,
    di cui ricalca repertorio e sembianze.
    (Giosetta Guerra)

    Cattolica (RN) – Teatro della Regina – 30 giugno 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

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    PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia
    Premio Tiberini d?argento
    (giovani artisti in carriera)

    al soprano
    SILVIA TORTOLANI

    Per il colore e la musicalit? della voce,
    per la freschezza del timbro,
    la pulizia del suono, la sensibilit? del fraseggio,
    che, unite a bella presenza e padronanza scenica,
    la rendono valida interprete delle giovani eroine del belcanto.
    (Giosetta Guerra)

    San Lorenzo in Campo (PU) – Teatro Tiberini – 16 luglio 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

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    PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia

    Premio Tiberini d?argento
    (giovani artisti in carriera)

    alla pianista
    MIRCA ROSCIANI

    Musicista raffinata e vivace,
    unisce sensibilit? artistica e perizia tecnica
    nell?interpretare e trasmettere i preziosi valori della musica.
    (Giosetta Guerra)

    San Lorenzo in Campo (PU) – Teatro Tiberini – 16 luglio 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

  5. PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia

    PREMIO TIBERINI D?ORO
    (artisti famosi)

    al basso/baritono
    SIMONE ALAIMO

    Per il felice connubio di pregevoli doti vocali,
    padronanza scenica e perizia tecnica,
    applicate sia al genere serio che al genere buffo,
    qualit? che gli permettono di spaziare dai ruoli di basso
    ai ruoli di basso/baritono del repertorio sette-ottocentesco.
    (Giosetta Guerra)

    San Lorenzo in Campo (PU) – Teatro Tiberini – 16 luglio 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

    PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia

    PREMIO TIBERINI D?ORO
    (artisti famosi)

    al baritono
    NICOLA ALAIMO

    Per la qualit? della voce, ampia, timbrata e di bel colore,
    per la generosit? del canto e la robustezza del suono,
    che, unite a perizia tecnica e autorevolezza scenica,
    lo rendono valido interprete dei personaggi seri del melodramma
    e dei ruoli di carattere dell?opera buffa e del dramma giocoso.
    (Giosetta Guerra)

    San Lorenzo in Campo (PU) – Teatro Tiberini – 16 luglio 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

  6. PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia

    TIBERINI D?ORO
    (artisti famosi)

    al Maestro
    CLAUDIO SCIMONE
    clavicembalista e direttore d?orchestra

    Musicista colto e creativo, versatile e raffinato,
    unisce sensibilit? artistica e rigore stilistico
    nell?interpretare e trasmettere i preziosi valori della musica.
    Artista dal multiforme ingegno,
    affianca al magistrale uso dello strumento
    una precisa gestione della bacchetta.
    (Giosetta Guerra)

    Cattolica (RN) – Teatro della Regina – 30 giugno 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

    PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia

    TIBERINI D?ORO
    (artisti famosi)

    al mezzosoprano
    SONIA GANASSI

    Per il felice connubio di eccellenti doti vocali e padronanza scenica,
    che, unite a perizia tecnica e sensibilit? interpretativa,
    le consentono di spaziare dal repertorio barocco a quello moderno,
    per il rigore e la professionalit? con cui ha costruito una brillante carriera,
    affermandosi apprezzata interprete nel panorama lirico mondiale.
    (Giosetta Guerra)

    Cattolica (RN) – Teatro della Regina – 30 giugno 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

  7. PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia

    PREMIO TIBERINI D?ORO
    (artisti famosi)

    al Maestro
    MARTINO FAGGIANI

    per la professionalit? e le competenze musicali,
    per la lettura approfondita e dinamica delle pagine corali,
    per il cesello nella restituzione fedele delle dinamiche vocali,
    per la calorosa arte affabulatoria nella triplice veste di direttore,
    presentatore e maestro accompagnatore al pianoforte.
    (Giosetta Guerra)

    Cattolica (RN) – Teatro della Regina – 27 giugno 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

    PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia

    TIBERINI D?ORO
    (artisti famosi)
    al
    CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

    Icona del melodramma italiano

    per l?eccellente qualit? dell?amalgama sonoro, pieno e trascinante,
    per la sontuosit? del suono nel vigore cadenzato della musica,
    per la morbidezza del canto nel cesello dei lunghi filati
    e nelle suggestive pennellate vocali a mezza voce,
    per la tinta verdiana che aleggia nel suo repertorio di stampo risorgimentale.
    (Giosetta Guerra)

    Cattolica (RN) – Teatro della Regina – 27 giugno 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

  8. PREMIO LIRICO INTERNAZIONALE MARIO TIBERINI
    XX edizione

    Nel 150? anniversario dell?unit? d?Italia

    CORONA DI REGINA DEL MELODRAMMA

    al famoso soprano
    DIMITRA THEODOSSIOU

    Per le rare doti vocali di soprano drammatico d?agilit?,
    per la generosit? del suono e la lucentezza dello squillo,
    per l?arte di rendere con lo scavo della parola scenica
    l?espressivit? lirica dei grandi temi affettivi
    e per la perizia di scolpire
    con l?intensit? del canto e la musicalit? della voce
    le grandi eroine del melodramma italiano.
    (Giosetta Guerra)

    Cattolica (RN) – Teatro della Regina – 26 giugno 2011
    Associazione Musicale Mario Tiberini

  9. Cattolica (Rn), Teatro della Regina ?
    XXa Edizione del Premio Lirico Internazionale Tiberini

    ?I CORI DEL RISORGIMENTO ITALIANO?
    Coro del Teatro Regio di Parma
    Direttore e pianista Martino Faggiani

    Il secondo appuntamento del Premio Lirico Internazionale Tiberini alla sua ventesima edizione luned? 27 giugno 2011 al Teatro della Regina di Cattolica (RN) ha visto protagonisti il Coro del Teatro Regio di Parma e al M? Martino Faggiani ai quali ? stato conferito il Premio Tiberini d?Oro nel concerto dal titolo I Cori del Risorgimento Italiano. Agli annali del Premio Tiberini, la cui prima edizione risale al 1989, viene aggiunto un concerto di vera qualit? e di altissimo livello che poteva definirsi anche suggestivo progetto di spettacolo ideato dal M? Martino Faggiani il quale ha condotto la serata insieme a Giosetta Guerra; il maestro ha inquadrato storicamente e musicalmente i brani corali e ha diretto il coro accompagnandolo al pianoforte. Esordendo con un preambolo e parlando diffusamente a braccio prima di ogni brano sulla concezione verdiana dell?opera, il M? Faggiani si ? espresso da interprete competente, sensibile ed entusiasta sulle incrostazioni della tradizione nella messa in scena delle opere di Verdi e ha denuciato le aberrazioni di certe regie attualizzanti che spesso parcellizzano il discorso drammatico e scenico.
    Il suo efficacissimo e personalissimo accompagnamento pianistico adeguava la giustezza del tocco e del colore alle esigenze di accentuazione dell?impulso ritmico, cos? importante nella musica verdiana, e allora ricorreva anche alla percussione del piede sul palcoscenico e al gesto direttoriale; tutto concorreva comunque a rendere l?atmosfera del concerto sempre pi? consona alla musica verdiana e trascinante per il pubblico. Si ? potuta apprezzare sin da subito la grandezza in senso qualitativo del Coro del Teatro Regio di Parma nel repertorio verdiano dove l?equilibrio dell?impostazione vocale e il livello tecnico di tutte le singole voci inquadrate nelle quattro sezioni ? essenziale. Precisione negli attacchi-stacchi, articolazione uniforme e omogenea della parola sono stati gli elementi di pi? immediato rilievo; i brani scelti, il cui ordine e titolo non rispecchiavano il programma di sala, hanno fatto apprezzare particolarmente la levatura tecnico-vocale delle sezioni maschili soprattutto quella tenorile che ? la pi? delicata, anche in questo caso, dove la formazione non al completo del coro ha lasciato emergere in alcuni punti singole voci di registro scuro che pure hanno contribuito alla bellezza e alla profondit? dell?insieme. Questo il programma: Gli arredi festivi da Nabucco, con cui a mo? di ?biglietto da visita? si sono messe in luce le singole sezioni del coro, poi il Vedi le fosche notturne spoglie dal Trovatore introdotto in modo illuminante dal M? Faggiani che ha illustrato il descrittivismo verdiano nella scrittura strumentale e vocale, indi il confronto tra la versione originale del coro del Macbeth (ed.1847) Patria oppressa e quella posteriore del 1865 dal carattere pi? uniforme e che risente dell?influsso rossiniano del brano Pro peccatis dello Stabat; pi? articolata e drammaticamente dinamica ? senza dubbio la prima versione che ha permesso al Coro del Teatro Regio di Parma di dare senz?altro il meglio di se stesso in termini di trasparenza vocale e di flessibilit?: uniforme nei pianissimi, soprattutto nelle note lunghe, ha dato prova di saper sostenere qualsiasi dinamica in senso espressivo. Di vera e propria ?orchestrazione vocale? si pu? parlare anche per il fatidico coro O Signore dal tetto natio da I Lombardi alla prima Crociata descritto da Faggiani come un brano che esula dal carattere risorgimentale che gli ? stato sempre attribuito pur collocandosi tra l?intimo e l?epico. Grande prova di disciplina e di preparazione capillare ha mostrato la parte maschile del coro nel sillabato a mezza voce Zitti zitti moviamo dal Rigoletto in cui sembrava proprio di percepire un?unica articolazione; lo stacco dei tempi rapidi, forse pi? dell?usuale ma con gusto, equilibrio e motivazione, in questo come per il coro delle zingarelle e mattadori dalla Traviata, ha dimostrato come un direttore attento e intelligente possa alleggerire la scansione ritmica di un brano senza snaturarne il carattere ed anzi accentuandolo. Immancabile il Va, pensiero dal Nabucco, ha concluso con il consueto entusiasmo da parte di tutti il concerto prima della premiazione del coro e del suo maestro con la targa Tiberini d?Oro; alla fine la partecipazione entusiastica del pubblico al ? Il canto degli Italiani? Fratelli d?Italia di Goffredo Mameli fa quasi pensare che il senso patriottico possa (e comprensibilmente) essere acuito da un?ottima e inaudita esecuzione musicale. Graditissimo bis Gli arredi festivi da Nabucco ha concluso in modo ciclico la serata tra gli applausi di un pubblico davvero partecipe e soddisfatto.

    Foto Michele Palumbo ? Cattolica

    da GBopera magazine

  10. Programma del 16 luglio ore 21 Teatro Tiberini San Lorenzo in Campo (PU)
    (3333416088)

    TRA IL SERIO

    Verdi: Macbeth Piet?, rispetto, amore baritono
    Donizetti: Lucia di Lammermoor Regnava nel silenzio soprano
    Verdi: Attila: Mentre gonfiarsi l’anima…. oltre quel limite basso
    Verdi: Rigoletto duetto Si, vendetta, tremenda vendetta! baritono e soprano
    Bellini: I Puritani duetto Suoni la tromba e intrepido basso e baritono

    E IL FACETO

    Rossini: Il Barbiere di Siviglia La Calunnia basso
    Rossini: Il Barbiere di Siviglia: Largo al Factotum baritono
    Donizetti: Don Pasquale Quel guardo il Cavaliere soprano
    Donizetti: Don Pasquale duetto Signorina, in tanta fretta basso e soprano
    Donizetti: Don Pasquale duetto Cheti, cheti, immantinente baritono e basso

    PREMIAZIONE

    Simone Alaimo basso/baritono
    Nicola Alaimo baritono
    Silvia Tortolani soprano
    Mirca Rosciani al pianoforte

    Presentano Giosetta Guerra, Chiara Gamurrini, Edoardo Gamurrini

    Ingresso gratuito per chi prende la tessera dell?associazione

  11. Programma 30 giugno ore 21 Teatro della Regina di Cattolica (3333416088)

    1? parte

    Vivaldi: Sonata op. 1 n.12 “La Follia ” per 2 violini , violoncello e basso continuo
    Albinoni: Adagio in sol min per archi e clavicembalo
    Tartini: Sonata in sol min g5 “Il Trillo del diavolo” per violino e clavicembalo
    Chopin: Variazioni su un tema della “Cenerentola” di Rossini per ottavino e archi
    Monti: Czarda per violino e archi

    Premiazione

    2? parte

    J. Massenet: Werther Pourquoi me r?veiller tenore
    Donizetti: La favorite O mon Fernand mezzosoprano
    G. Verdi: Rigoletto La donna ? mobile tenore
    Gounod: Sapho O ma lyre immortelle mezzosoprano
    Tiberini: Salve Regina tenore
    Tosti: L?ultima canzone tenore
    Saint Sa?ns: Samson et Dalila Mon coeur s? ouvre ? ta voix mezzosoprano
    Bis
    G. Puccini: Turandot Nessun dorma tenore
    Bizet: Carmen Habanera mezzosoprano

    Claudio Scimone maestro al cembalo e direttore del Quintetto
    Lucio Degani violino solista
    Chiara Parrini violino
    Giancarlo Di Vacri viola
    Giuseppe Barutti violoncello
    Clementine Hoogendoorn Scimone ottavino

    Sonia Ganassi mezzosoprano
    Enrico Giovagnoli tenore

    al pianoforte Donatella Dorsi

    Presentano Giosetta Guerra e Chiara Gamurrini

  12. PROGRAMMA
    del 27 giugno al teatro della regina di Cattolica

    Coro del Teatro Regio di Parma

    Giuseppe Verdi

    da Nabucco Gli arredi festivi
    da I Lombardi alla prima Crociata O Signore dal tetto nat?o
    da Macbeth (ed.1847) Patria oppressa
    da Macbeth (ed.1865) Patria oppressa
    da Nabucco Va, pensiero
    da Il Trovatore Vedi le fosche notturne spoglie
    da Ernani Si ridesti il leon di Castiglia

    PREMIAZIONE

    Goffredo Mameli: Il canto degli Italiani

    Un suggestivo progetto di spettacolo ideato dal M? Martino Faggiani, che inquadra storicamente i brani corali, dirige il coro e lo accompagna al pianoforte.

    Conducono la serata Giosetta Guerra e Martino Faggiani

  13. Programma del 26 giugno ore 21 al Teatro della Regina di Cattolica

    Le eroine del melodramma ottocentesco

    Verdi:Attila Santo di patria con cabaletta soprano

    Donizetti:Lucia di Lammermoor Per te d?immenso giubilo coro e tenore

    Verdi: Aida Ritorna vincitor soprano
    Verdi: La forza del destino La Vergine degli angeli soprano e coro

    Verdi: La Traviata Zingarelle e mattadori coro

    Verdi: La forza del destino Pace pace soprano
    Verdi: Il Trovatore D’amor sull’ali rosee soprano

    Verdi: Nabucco ? l?Assiria una regina coro

    Puccini: La Boh?me S?, mi chiamano Mim? soprano
    G. Puccini: Salve Regina soprano

    PREMIAZIONE

    Verdi: Macbeth Brindisi soprano
    Verdi: Macbeth La luce langue soprano

    Orff: Carmina burana Oh, fortuna coro

    Verdi: Nabucco Ben io t’inveni..anch’io dischiusi..salgo gi? del trono soprano

    Dimitra Theodossiou soprano
    al pianoforte Simone Savina

    Coro della Regina di Cattolica
    diretto da Gilberto Del Chierico
    tenore solista Ermanno Giovannini
    al pianoforte Donatella Dorsi
    al flauto Carla Perazzini
    alle percussioni Giusi Pagnini

    Presentano Giosetta Guerra e Chiara Gamurrini

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